sabato 16 dicembre 2023

Un giorno di notte cadente Samantha Shannon

 Ciao Lettor*,

Oggi su questi schermi trattiamo della nuova avventura scritta da Samantha Shannon già autrice de Il priorato dell'albero delle arance.

Un giorno di notte cadente ambienta le sue vicende nello stesso mondo del precedente libro, ma circa cinquecento anni prima degli avvenimenti trattati ne Il priorato dell'albero delle arance.

Come al solito vi lascio la trama del libro e subito dopo il mio commento:

Tunuva Melin è una sorella del Priorato: da cinquant'anni si allena a uccidere le creature draconiche, ma è dall'epoca del Senza Nome che non se ne vedono, e ormai la gente inizia a mettere in discussione l'importanza del suo ordine.

Intanto nel Settentrione la regina di Inys, Sabran l'Ambiziosa, ha sposato il nuovo sovrano di Hróth, allo scopo di rafforzare l'alleanza dei regni devoti alle Sei Virtù. Hanno una figlia, Glorian, che vive nascosta nella loro ombra, e non desidera uscirne.

A Oriente i draghi dormono da secoli; Dumai ha trascorso tutta la vita in un tempio tra le montagne di Seiiki, officiando i riti in onore del potente Kwiriki. Ma ora un uomo riemerge dal passato di sua madre Unora, e dà una svolta al destino della ragazza.

Una nuova era di terrore e violenza si avvicina: e quando il Monte dei Lamenti esploderà, spetterà a queste donne trovare la forza di proteggere l'intero genere umano dalla più terribile delle minacce.

Un giorno di notte cadente è collegato per ambientazione alla storia de Il priorato dell'albero delle arance, ma le vicende sono completamente avulse da quelle precedentemente trattate, pertanto è un libro che può essere letto anche individualmente. Chiaramente essendo storie che precedono quelle che si ritrovano nel Priorato dell'albero delle arance, in qualche modo si trovano dei rimandi che possono far intuire alcune situazioni che verranno poi a rendersi note nel primo libro, pertanto se avete un'ottima memoria e volete preservarvi da qualsiasi tipo di spoiler, vi consiglio di leggere i libri della Shannon in ordine di pubblicazione.

Personalmente ho trovato molto migliorato lo stile della scrittrice, molto più maturo anche nella gestione della stessa trama, nella caratterizzazione dei personaggi, e nella levatura del linguaggio scelto, che risulta essere poetico e scorrevole allo stesso tempo. C'è però una cattiva gestione del ritmo della storia, nella prima metà del libro si sofferma molto su dettagli che, a mio parere, poteva anche evitare, concentrando l'azione tutta nella seconda parte del libro.

E' stata una scelta che ho condiviso poco, anche perchè chi si approccia per la prima volta alla sua scrittura potrebbe essere tentato dal mollare la storia a metà, perdendosi davvero tutto il bello. Pertanto sarebbe stato perfetto se avesse sintetizzato alcune parti che sono rimaste fini a se stesse.

I personaggi sono davvero interessanti, ed è stata bravissima a dare un continuum tra trama e world building, assegnando ad ogni pov la voce di uno dei continenti tirati in ballo. Anche la caratterizzazione è davvero ben riuscita, finalmente troviamo delle rappresentazioni della figura della madre, degne.

Insomma in definitiva è un testo che personalmente ho apprezzato tanto, ma per il quale bisogna armarsi di tanta pazienza, facendosi trasportare dalla bellissima prosa per superare le 400 pagine iniziali, vi prometto che se sarete tenaci verrete ricompensat*.



martedì 14 novembre 2023

Renegades Identità segrete Marissa Meyer

 Ciao Lettor*,

oggi esce per mondadori Renegades, scritto da Marissa Meyer famosa per essere anche l'autrice delle Cronache lunari, una saga che in tanti amano ma che per un periodo è stato difficilissimo reperire sul mercato.

Renegades, è il primo libro di una saga che onestamente ho trovato un pò sottotono rispetto ad altre opere dell'autrice, ma non si può dire che non sia carino. 

E' una storia che parla di supererori e supercattivi che trova parecchie similitudini con molta letteratura young adult e anche qualche serie TV. 

Il sistema di cooperative woking suddiviso in squadre mi ha ricordato molto Aurora Rising di Kristoff, le ambientazioni richiamano un pò quelle della saga di TrueLife sempre di Kristoff, nel sistema di reclutamento ci sono elementi che riprendono My hero academia ed anche alcuni super poteri prendono spunto un pò da li, determinati richiami su cui non mi soffermo per evitare spoiler sono anche verso la serie TheBoys.

Renegades quindi non è un testo che brilla per originalità, ma non si può dire che la storia non sia accattivante.

Di seguito trovate la trama, e come sempre subito dopo il mio commento:

L'Era dell'Anarchia avrebbe potuto proseguire all'infinito. Poi, quasi all'improvviso… la speranza. La speranza che risplendeva luminosa, vestita con mantelli e maschere. La speranza, bellissima e piena di gioia, che prometteva di risolvere tutti i problemi, di trafiggere i nemici con la spada della giustizia. La speranza che prendeva il nome di Rinnegati. Sono passati ormai dieci anni da quando i Rinnegati, un gruppo di giovanissimi Prodigi, uomini e donne dotati di poteri straordinari, decisero di usare le loro capacità per contrastare il caos generato dal governo degli Anarchici su Gatlon City, e riportare ovunque pace e stabilità. Da quel momento i Rinnegati sono diventati per tutti i paladini della giustizia, un simbolo vivente di fiducia nel futuro e coraggio. Per tutti tranne ovviamente per gli Anarchici superstiti che, a loro volta dotati di poteri, sono fuggiti dalla città e per anni, di nascosto, hanno cercato di riorganizzarsi per portare a compimento il progetto originale del loro defunto leader Ace. Tra loro adesso c'è anche Nova, la nipote diciassettenne dell'uomo. Lei stessa un Prodigio, è affamata di vendetta e pronta a tutto pur di ottenerla. Anche a partecipare a un'operazione di infiltrazione tra le fila nemiche. L'incontro con Adrian, un Rinnegato dall'animo ribelle che crede fermamente nella giustizia, però, potrebbe rischiare di sconvolgere i suoi piani: a un passo dalla grande battaglia che attende Rinnegati e Anarchici, i sentimenti infatti possono diventare un nemico spietato...

Renegades nel complesso è una lettura abbastanza scorrevole, la storia più che la sua forma, ti invita alla lettura. I personaggi sono ben costruiti e credibili, ma c'è una sottilissima linea che divide i buoni dai cattivi che ogni tanto infastidisce, poichè non sono forniti sufficienti elementi per far si che l* lettor* possa formulare una propria opinione chiara su come i fatti siano effettivamente andati.

Editore: Mondadori

Data di Pubblicazione: 14 Novembre

Rilegatura: Copertina Rigida

Pagine: 432

Traduzione: Claudia Milani

Prezzo: 17,99€






Nova, la protagonista, è palesemente schierata con i "cattivi", non tanto perchè sposi la loro ideologia, ma perchè hanno un obiettivo comune: la vendetta.

In alcuni casi Nova risulta essere un pò troppo credulona, agisce con furbizia e si perde poi in un bicchier d'acqua. 

Poi c'è Adrian che fa parte della compagine dei supereroi "buoni" e ci fornisce l'altro punto di vista Ho trovato questo personaggio un pò insipido, il ragazzino che si ribella alla famiglia, combina guai e poi non sa come risolverli e li nasconde sotto il tappeto per non perdere l'approvazione dei genitori.

Però a dirla tutta sono personaggi dei quali mi è ugualmente piaciuto leggere l'evoluzione, mi hanno fatta sorridere ed a volte innervosire, ma anche questo è sintomo di un buon coinvolgimento del lettor* nella storia.

Due sono le cose che proprio non sono riuscita ad apprezzare di Renegades, la prima è la scrittura della Meyer che si è rivelata essere estremamente prolissa e soprattutto tanto ripetitiva, se avesse rivisto un pò le cose poteva dimezzare le pagine del testo, ma a parte questo si conferma essere una scrittrice molto coinvolgente, che nonostante queste pecche è riuscita a suscitare curiosità. 

Devo anche dire che non ci sono grandissimi colpi di scena, ma è proprio l'interesse per la stora che ti porta avanti nella lettura.

La seconda cosa che proprio non mi è piaciuta è la traduzione, ci sono passaggi che ho avuto modo di confrontare con l'originale e sono completamente fuori pista rispetto a quanto scritto dall'autrice. 

Anche la scelta di voler tradurre a tutti i costi i nomi da supereroi mi ha fatto storcere il naso, alcuni sono stati resi troppo letteralmente trovandoci con un supereroe che in inglese è Sketch e in italiano Schizzo, vi giuro che ogni volta che l'ho letto nella mia mente si è composta la domanda "schizzo...di cosa?".

Per concludere consiglio questo libro? Si, perchè nonostate qualche difetto nessuno è insormontabile e la storia tutto sommato merita. Sicuramente non è la lettura più brillante di questo 2023, ma per svagarsi è perfetto.


lunedì 13 novembre 2023

La lingua delle spine di Leigh Bardugo

 Ciao Lettor*,

è da un pò che manco su questi schermi, ma proprio non potevo esimermi dallo scrivere la recensione di uno dei libri che credo di aver atteso di più quest'anno.

La lingua delle spine di Leigh Bardugo è una raccolta di racconti del folklore del Grishaverse, storie che probabilmente i personaggi avranno sentito da piccoli, o che sono state citate nei testi della saga.

Come al solito vi lascio la trama e subito sotto il mio commento:

Un mondo di oscuri affari stipulati al chiaro di luna, città infestate da spiriti, foreste inquietanti e bestie parlanti. Qui la voce di una giovane sirena può evocare tempeste mortali e un fiume può eseguire gli ordini di un ragazzo innamorato, ma solo a un prezzo indicibile.

Ispirandosi a miti, folklore e fiabe, Bardugo ha scritto una raccolta di racconti straordinariamente ricchi di atmosfera, pieni di tradimenti, vendette, sacrifici e amore. Perfetti sia che siate suoi nuovi lettori sia che siate fan accaniti, questi racconti vi trasporteranno in terre familiari e misteriose, in una realtà pericolosamente intessuta di magia che milioni di persone hanno conosciuto e amato attraverso i romanzi del GrishaVerse.


Editore: Mondadori

Data prima pubblicazione: 21 Novembre 2023

Rilegatura: Copertina Rigida

Pagine: 296

Illustratrice: Sara Kipin

Traduttrice: Roberta Verde

Prezzo: 18,90€



La lingua delle spine è nato poichè era stato richiesto all'autrice se desiderava scrivere un prequel della fortunatissima saga, ma come ella stessa racconta, le è venuto in mente di raccontare delle fiabe che un pò rappresentassero quel mondo a lei tanto caro, senza dove tornare a parlare dei personaggi della saga.

E' una scelta che ho trovato davvero molto intelligente, perchè per quanto ci si affezioni ai protagonisti di una saga, non sempre prequel e sequel sono all'altezza delle aspettative de* lettor*, soprattutto quando ci si trova difronte a storie che hanno avuto un successo sfolgorante.

Per quanto riguarda nello specifico La lingua delle spine, trovo che sia una raccolta di racconti davvero bella da leggere al di là che siate o meno fan della saga. La scrittura della Bardugo è in grado di accendere e spegnere la magia nel giro di poche pagine, lasciando un senso di inquietudine che non tutti gli scrittori sono in grado di sollevare attraverso le poche parole a disposizione.

Una menzione speciale va assolutamente fatta alle illustrazioni di Sara Kipin che accompagnano e completano ogni storia. Per ogni racconto appaiono come una cornice di pagina e vanno man mano ampliandosi, ogni volta che alla storia vengono aggiunti maggiori dettagli, fino a culminare con delle magnifiche illustrazioni a pagina intera che raccontano i momenti salienti, in maniera strabiliante, dando un volto ai personaggi che abbiamo immaginato grazie alla penna dell'autrice.

Un connubio davvero magnifico ed inusuale, ma che funziona in maniera ineccepibile lasciando davvero a bocca aperta.

Il racconto che mi è piaciuto di più è stato Quando l'acqua cantò il fuoco, che prende ispirazione dalle ambientazioni de La Sirenetta, ma prende una strada completamente inaspettata. Così come per tutti gli altri racconti la linea di separazione tra il bene e il male è così sottile che ti lasciano con grandi riflessioni in carico.

In conclusione mi sento di consigliare questo libro agli amanti del Grishaverse, ma anche a coloro che di Bardugo sentono parlare per la prima volta, perchè è davvero una perla rara.


lunedì 26 giugno 2023

Davenport Krystal Marquis



Ciao Lettor3,

oggi parliamo di Davenport, una saga divisa in due volumi scritta da Krystal Marquis edita Mondadori, che ha suscitato il mio interesse in quanto racconta la storia di una famiglia di schiavi, che liberatasi, riesce a fare una grande fortuna con l'azienda di famiglia.

Pensavo di trovarmi difronte ad un punto di vista innovativo con il quale raccontare il periodo della ripresa economica americana, ma alla fine la parte centrale è sicuramente stata quella romance.

Non che mi sia dispiaciuto perchè infondo lo ammetto, sono fan dei drama storici, ma da questo libro mi aspettavo qualcosa in più.

Vi lascio la trama in modo che possiate farvi un'idea e subito dopo il mio commento:

Chicago, 1910: i Davenport sono una delle pochissime famiglie nere a godere di un'immensa ricchezza e di uno status sociale elevato. Una fortuna creata con coraggio e intraprendenza dal capostipite William, un ex schiavo che anni prima è fuggito al Nord e ha finito col fondare la Davenport Carriage Company determinando per sé e i suoi figli un destino ricco di opportunità. Immerse in un mondo sfavillante fatto di palazzi imponenti, vestiti magnifici, balli sfarzosi e pregiudizi duri a morire, le giovani della famiglia sono alla ostinata ricerca della propria strada.

C'è Olivia, la sorella maggiore, pronta a compiere il suo dovere sposando un uomo perbene e che tutto si aspetta tranne che un incontro imprevisto faccia vacillare le sue certezze. C'è Helen, la minore, più interessata a riparare automobili che a innamorarsi e mettere su famiglia. Poi, accanto a loro, c'è Amy-Rose, l'amica d'infanzia delle due ragazze e ora diventata la loro cameriera personale, che sogna di aprire un'attività in proprio e di sposare l'uomo di cui è innamorata da sempre. Infine Ruby, la migliore amica di Olivia, spinta dalla famiglia a conquistare il cuore di un ragazzo proprio mentre qualcun altro sta già iniziando a conquistare il suo.

Editore: Mondadori

Data Pubblicazione: 27 Giugno 2023

Formato: copertina flessibile

Pagine: 348

Prezzo: 18,05€

Traduzione: Carla Storti










In buona sostanza Davenport è un libro che accompagna queste pigre giornate estive, soprattutto per coloro a cui piacciono i drama alla Bridgerton o Downton Abbey, belli infarciti di romance di altri tempi, con qualche accenno ai principali eventi storici accaduti nel periodo in cui sono ambientati.

Marquis è stata brava a ricreare le ambientazioni del periodo in maniera abbastanza fedele, sia per quanto riguarda gli usi e i costumi, sia per ciò che concerne la descrizione degli ambienti e delle architetture.

Una nota di demerito però va alla traduzione, che non ha saputo riportare in maniera corretta l'utilizzo dei pronomi. Viene troppo spesso dato del "tu", nei dialoghi tra fidanzati, ed addirittura con membri della servitù, quando all'epoca veniva utilizzato solo in situazioni di estrema intimità. Questa colloquialità un pò spezza l'incantesimo, certo non pregiudica la comprensione del testo, ma infastidisce.

Inoltre, per quanto concerne le tematiche che vengono affrontate, restano sempre molto superficiali, e per certi versi un pochino improbabili per l'epoca, come ad esempio le vicende che riguardano Helen, i cui tratti della personalità risultano essere un pò troppo all'avanguardia per il periodo.

Prepotente è sicuramente la parte romance, ricca di intrecci, e dell'amore d'altri tempi che tanto fa palpitare il cuore. Qui non troviamo storie non convenzionali, la maggior parte delle relazioni è costruita sui classici triangoli amorosi molto sfruttati in questo tipo di letteratura.

Per cui la parte relativa all'ascesa delle famiglie di colore nell'alta borghesia che tanto mi aveva stuzzicata, purtroppo fa solo da scenografia, e inoltre ricorda vagamente le vicende di Lady Agatha Danbury, nell'ultimo spin-off di Bridgerton dedicato alla Regina Carlotta attualmente su visibile su Netflix.

Insomma, niente di nuovo sul fronte occidentale, se non altro è una lettura dal ritmo lento, godibile e senza troppe pretese, per chi ha voglia di un pò di romanticismo di altri tempi.


martedì 20 giugno 2023

I viaggiatori del binario 5 Clare Pooley

Ciao Lettorə,

Vi é mai capitato di osservare le persone che vi circondano, e cercare di intuire attraverso piccoli indizi la loro vita?
Io quando viaggio, o quando semplicemente sono in fila da qualche parte lo faccio sempre, esercito la mia fantasia e la mia immaginazione figurandomi gli scenari di vita degli estranei che mi circondano.
Per chi quando ho letto la trama de I viaggiatori del binario 5, mi sono sentita subito stuzzicata, e ho fatto bene, perché ho scoperto un libro coccola, di quelli che fanno passare qualche ora in pace con il mondo, non problematico e senza troppe pretese.

Vi lascio la trama e subito dopo il mio commento:
Ogni giorno alle 8.05 Iona Iverson prende il treno per andare al lavoro e percorre dieci fermate, da Hampton Court alla stazione di Waterloo, accompagnata dal suo cane, Lulu. Ogni giorno vede le stesse persone, su cui fa ipotesi e che conosce solo per i soprannomi che lei stessa gli ha affibbiato. Naturalmente, non parlano tra loro. Da pendolare esperta, infatti, Iona sa che sul treno ci sono regole precise che tutti dovrebbero seguire: - Avere un lavoro a cui recarsi. - Non consumare cibo caldo. - Essere pronti a ogni evenienza. - Non parlare mai con gli sconosciuti. Ma una mattina uno dei passeggeri, che Iona ha soprannominato "Chic ma Sessista", rischia di strozzarsi con un acino d'uva proprio davanti a lei. Sarebbe morto se non fosse stato per il tempestivo intervento di "Sospettosamente Simpatico", ossia Sanjay, un infermiere che gli pratica la manovra di Heimlich. Questo singolo evento dà il via a una reazione a catena, e un gruppo di persone che non hanno quasi nulla in comune se non i loro spostamenti quotidiani scopre che un incontro casuale può trasformarsi in molto di più e che parlare con gli sconosciuti può insegnarci qualcosa sul mondo che ci circonda e su noi stessi. Ma quando la vita di Iona inizierà a crollare, i suoi nuovi amici saranno presenti nel momento del bisogno?
La storia si ambienta a Londra dove l'etichetta prevede ci sia un certo distacco e una certa discrezione tra i pendolari che affollano i treni.
Iona quindi, seduta al suo posto insieme a Lulù la sua amata cagnolina, scruta, osserva, immagina e scopre che con lei ci sono dei viaggiatori fissi.
A seguito di un evento le loro vite si sfiorano dando vita ad una di quelle storie dal sapore dolceamaro.
Ognuno di loro la mattina prende quel treno, con i suoi dubbi, le sue paure, e man mano aprendosi ai consigli di Iona si vede come avviene il passaggio da sentimenti negativi, a sentimenti positivi come la speranza.
Ogni viaggiatore ha il suo bagaglio esperienziale che racconta ai compagni di viaggio grazie anche alle sollecitazioni di Iona che come un filo rosso, mette in relazione tutti loro. 
Lei é una donna sulla cinquantina lavora per un giornale dove tiene una rubrica di consigli, purtroppo però inizia a scontrarsi con le nuove generazioni, e quindi si sente dire che non va più bene per il suo ruolo. Poi c'è Martha una liceale che purtroppo a causa del suo fidanzato, è vittima di bullismo e body shaming. 
Emmie che è una donna molto bella e dolce che subisce mobbing sul lavoro, ed è vittima di una relazione tossica e abusiva. 
Piers, un agente di borsa di quelli un po' antipatici. Il classico pallone gonfiato pieno di sé perché fa un lavoro dove deve sempre dimostrare di sapere perfettamente cosa sta facendo, e ovviamente meglio di tutti. Purtroppo la vita lo porterà a fare i conti con i suoi aspetti più fragili, dovrà affrontare la sua "sindrome dell'impostore" per trovare un nuovo modo di vivere.
Infine forse il personaggio in cui mi sono rivista di più Sanjay, un infermiere del reparto oncologico, che tutti i giorni deve fare a pugni con il dolore, l'impotenza e il senso di colpa che deriva da un lavoro emotivamente provante, dal quale non riesce mai a staccare del tutto.

Come é possibile notare le tematiche trattate sono tante e di vario genere, ma la delicatezza con cui vengono affrontati i problemi dei vari protagonisti ed anche le soluzioni prospettate dall'autrice, sono sempre molto intelligenti e mai problematiche.
La scrittura é davvero semplice, m estremamente coinvolgente poiché é stata in grado di creare personaggi nei quali é difficile non identificarsi.
Il finale lieto dona speranza, è una coccola per tutti coloro che si trovano a vivere un momento difficile, perché apre la mente alla positività, a tutto c'è sempre rimedio.

sabato 17 giugno 2023

Le bugie della nostra vita Mikita Franko

Ciao Lettorə,

Oggi porto su questi schermi una lettura che mi é piaciuta davvero molto.
Perfetta, a mio parere, per il mese di giugno che si accende di tutti i colori del pride.

Mikita Franko é un autore di origine Kazakistana, trasferitosi poi in Russia, ha iniziato a scrivere il suo romanzo a puntate pubblicandolo online un po' alla volta sul suo blog. Successivamente é stato pubblicato da Popcorn Books, editore Russo, che si occupa principalmente di tematiche queer. Così Le bugie della nostra vita é diventato un caso editoriale molto discusso, che é stato poi tradotto in tantissime lingue.

Vi lascio la trama e successivamente troverete il mio commento:

Mikita ha solo cinque anni quando muore la sua mamma. Da quel momento, va a stare dallo zio Slava, nella casa in cui il giovane abita insieme al compagno, Lev. La convivenza non parte col piede giusto, ma piano piano i tre diventano una vera famiglia. I problemi cominciano con l'inizio delle scuole elementari, perché per nessun motivo Miki dovrà raccontare il loro segreto. Nessuno dovrà mai sapere che è stato cresciuto da una coppia gay. Nella Russia di Putin, infatti, la diffusione di questo dettaglio metterebbe a rischio il loro nucleo famigliare. A lungo andare, però, questa girandola di bugie travolge Miki portandogli via la spensieratezza. Crescendo, diventa un adolescente rabbioso, aggressivo, cade in depressione. Quando poi si rende conto di essere attratto dai ragazzi, gli sembra di vivere un incubo: sta diventando la prova vivente di quanto sostiene la propaganda del regime, ovvero che le coppie omosessuali crescono figli omosessuali. Ci vorrà tempo, e tanti fallimentari tentativi di innamorarsi delle ragazze, prima che Mikita faccia pace con se stesso e con la propria sessualità… "Le bugie della nostra vita" è un romanzo intenso che punta dritto al cuore raccontando senza ipocrisie una storia estremamente attuale con uno stile fresco e brillante che regalerà al lettore non poche risate.

La storia di Miki é tutta ambientata in Russia dove una forte propaganda omofoba da parte del governo, mette i bastoni tra le ruote alla felicità di Miki.

Figlio di due omogenitori, che lo amano alla follia, lo coccolano e lo seguono, deve fare i conti con la dura realtà in cui la sua famiglia risulta "sbagliata", "innaturale".
Per questo motivo Mika non può aprirsi con nessuno, perché rischierebbe che i servizi sociali lo allontanino. Dunque il ragazzo é costretto a mentire raccontando di essere figlio di un solo padre.

Questo lo porterà ad avere problemi a relazionarsi con gli amici e con le persone in generale, costretto a reprimere i propri problemi in quanto non può raccontare a chiunque la fonte dei suoi turbamenti.

Ciò lo condurrà a diventare un quattordicenne violento, depresso, devastato dall'odio per se stesso e per la propria famiglia.

Il tema centrale del libro sta proprio nel voler far emergere quanto in realtà sia l'atteggiamento omofobo della società a creare disturbi alle persone LGBTQ+.

Se Miki avesse potuto esprimere liberamente tutto l'amore di cui veniva investito dai suoi genitori, probabilmente non sarebbe diventato un ragazzo problematico. 

Non é infatti l'essere di per sé figlio di due omogenitori a generare una serie di problematiche, ma la violenza con la quale la politica Russa insegna a scagliarsi contro gli omosessuali che vengono bullizzati di continuo.

Il raccontare determinati eventi attraverso gli occhi di un bambino, ripulisce i concetti da tutte le sovrastrutture sociali, mostrando quanto l'amore sia privo di genere. Mika infatti vive benissimo la sua vita in 3 finché, nel momento in cui inizia la scuola iniziano i problemi, si scontra con il mondo reale e con la percezione che esso ha degli omosessuali, dando vita così ad una forte dicotomia fra la sua realtà domestica e la società in cui ha fatto il suo sciagurato debutto.

Questo fa anche riflettere su quanto il mondo sia ingiusto proprio nei confronti dei bambini, che tutti mirano a proteggere, ma che nessuno mai ascolta davvero.

Le bugie della nostra vita é un esordio davvero bellissimo, scritto in maniera semplice, ma diretta, e tanto tanto emozionale.

Fa ridere, piangere e tanto riflettere, su quanto ognuno di noi nel suo piccolo é in grado di poter cambiare le cose, aprendosi al cambiamento e accettando che l'inclusione é la strada giusta da percorrere per creare un circolo di amore infinito.

Ringrazio Franci di Coffee and Books per l'organizzazione del review party e Mondadori per la copia omaggio.

martedì 13 giugno 2023

Cardospina -La casa errante GennaRose Nethercott

Ciao Lettorə,

Non vedevo l'ora di potervi parlare di Cardospina scritto da GennaRose Nethercott pubblicato da Mondadori.

Finalmente una lettura interessante con una trama fresca e molto molto allettante.

L'autrice é riuscita a fare una mescolanza di fiabe, folklore, realismo magico e fatti storici davvero intrigante e complesso, tirando fuori una storia dal sapore dolceamaro, che sicuramente saprà ispirarvi se siete amanti del genere.

Vi lascio la trama e subito dopo, come al solito, troverete il mio commento:

Isaac e Bellatine Yaga sono cresciuti girovagando per l'America con il teatro di marionette di famiglia. Da quando Isaac ha mollato tutto e se n'è andato, i due fratelli hanno perso completamente i contatti. Lui è diventato un abile artista di strada, guadagnandosi il titolo di Re Camaleonte grazie alla strabiliante capacità di riprodurre le sembianze esatte di chiunque sia tra il pubblico, incantando - e talvolta derubando - i suoi spettatori. Bellatine, invece, aspira a una vita tranquilla e senza sorprese, e si dedica anima e corpo al suo lavoro di ebanista. Anche lei ha un dono straordinario che vuole tenere nascosto: le sue mani possono dar vita a oggetti inanimati.

Quando una lettera li avvisa che devono ritirare una grossa eredità al porto di New York, i due fratelli si riuniscono e non riescono a credere ai propri occhi. Ad attenderli, infatti, c'è Cardospina, una casetta di legno appena arrivata da un piccolo villaggio dell'Europa dell'Est. Al posto delle fondamenta ha due zampe di gallina, forti e irrequiete, e restare ferma proprio non le piace: guai a chi provi a trattenerla in un luogo contro la sua volontà. Cardospina si muove, parla, racconta storie e forse anche qualche bugia, e ricostruisce la vita di Baba Yaga, leggendaria antenata dei due fratelli, e il terribile destino che un secolo prima si è abbattuto sul suo villaggio.

A bordo della casa parlante, Isaac e Bellatine si mettono in viaggio per riportare un'ultima volta in scena lo spettacolo di famiglia, ma presto scopriranno di non essere soli: un oscuro nemico ha attraversato l'oceano per mettersi sulle loro tracce, un'ombra dal passato che non si fermerà finché non avrà cancellato tutti i ricordi di Cardospina. Ma si può uccidere un ricordo?

Ebbene, direi che questo libro vuole essere proprio un monito a non dimenticare gli eventi che hanno costellato la storia. 

Belli o brutti che siano, é importante tenerli a mente perché la nostra creatività e il pensiero divergente, dipendono proprio dalla rielaborazione delle esperienze pregresse. 

La creatività attinge al magazzino esperienziale, e crea nuove possibilità per poter cambiare le cose, perché non si ripetano e non diventino regole e costrutti dai quali é difficile tirarsi fuori.

Cardospina fa proprio questo, racconta la storia della famiglia di Baba Yaga, partendo da eventi che risalgono al 1919 momento in cui la Russia affronta la guerra civile, affinché nessuno possa dimenticare, o ricadere nell'errore.

Questo fa sì che si venga a creare un'ambientazione che si alterna tra passato e presente in un mondo pregno di realismo magico molto simile a quello reale della nostra epoca, e con il quale condividiamo gli eventi storici.

L'autrice dà voce alla casa riprendendo il concetto che la memoria dei luoghi é più persistente ma anche più ricca e precisa di quella umana.

La caratterizzazione di Cardospina é fatta in maniera magistrale, mettendo dei limiti persino al suo modo di raccontare gli eventi, che diventano imprecisi e falsati laddove lei non é stata presente durante i fatti.

Elemento di novità é dato anche dal fatto che viene descritto un rapporto fratello-sorella non idilliaco, al limite dell'opportunistico, ma sicuramente molto più realistico di quelli che ci vengono continuamente propinati.

Bellatine e Isaac sono due soggetti agli antipodi: lei alla ricerca costante della stabilità, lui attore errante che non riesce a stare fermo un un posto solo. Dopo un braccio di ferro, dove Bellatine soccombe alle richieste del fratello, decidono di mettersi in viaggio con Cardospina così che la prima possa avere un tetto fisso sulla testa e il secondo possa continuare a viaggiare, con l'accordo di mettere in scena degli spettacoli i cui proventi vadano solo ad Isaac. 

Chiaramente l'accordo risulta capestre e i due non saranno mai davvero un armonia. Anche alla fine della storia la loro relazione non trova un lieto fine mielenso.

Cardospina- la casa errante é un libro forte, che però presenta il difetto di avere un ritmo un po' troppo lento e discontinuo, motivo per il quale può diventare pesante.

Ad ogni modo é una lettura che risveglia l'animo e apre la mente ai ricordi, e all'importanza di manterli vivi.


martedì 6 giugno 2023

My killer vacation Tessa Bailey

 


Ciao Lettor3,

SORPRESA! 

No, non sono caduta con la testa a terra e non ho preso come si dice in quel di Napoli "la botta alla cabina".

Semplicemente anche io ogni tanto ho bisogno di divagare, soprattutto in questo periodo, dove gli impegni mi subissano, avevo voglia di una lettura che fosse 1- fuori dalla mia solita area di lettura 2-senza impegno 3-Qualcosa che potesse andar bene da portare sotto l'ombrellone (non che io ne abbia diritto, ma magari, chissà, una vana speranza mi ha solleticato).

Vi lascio la trama e qualche info generale e come sempre subito dopo troverete il mio commeto:

Tutto quello che desidera Taylor, una giovane insegnante annoiata da giornate sempre uguali e senza sorprese, è trascorrere una vacanza esclusiva nella soleggiata Cape Cod insieme al fratello Jude, con in testa un unico pensiero: l'abbronzatura. Certo, non può immaginare che a pochi minuti dal suo arrivo nella villa da sogno che ha affittato (e che, nota bene, le è costata anni di faticosi risparmi) incapperà in un cadavere con un proiettile conficcato in fronte. No, questo non è decisamente nei piani. Né lo è ritrovarsi tra i piedi Myles, un rozzo ex detective e ora cacciatore di taglie, assoldato dalla sorella del morto per fare luce sull'omicidio e possibilmente catturare l'assassino. Uno talmente pieno di sé da rifiutare, con aria infastidita, la gentile offerta di Taylor di dare una mano a risolvere il caso. Un atteggiamento inaccettabile, perché prima di tutto lei non è disposta a ricevere un no come risposta, inoltre ne sa a bizzeffe di omicidi visto che ha passato un'infinità di ore ad ascoltare podcast true crime. E poi, chi meglio di una maestra di seconda elementare sopravvissuta all'insegnamento in tempi di pandemia può districare situazioni complesse al limite dell'impossibile? Dopotutto, forse, la vacanza di Taylor non è rovinata come sembra. Anzi, chissà?, questa piccola deviazione rispetto ai programmi potrebbe portarle persino qualcosa di più interessante (ed eccitante?) del previsto, quel brivido che le manca da molto, troppo tempo nella vita.


Editore: Mondadori

Data pubblicazione: 6 giugno 2023

Formato: copertina flessibile

Pagine: 252

Traduttrice: Valentina Chioma

Prezzo: 17,10€




Ed eccoci qui finalmente al sodo della questione, anche se non ci sono molte cose da dire: My Killer Vacation è un libro scritto per intrattenere, è solo da verificare se può rientrare nei vostri gusti o meno.

E' la classica storia d'amore da colpo di fulmine, come se ne vedono tante, la componente crime si può dire che faccia solo da contorno.

Non troverete un'indagine vera e propria, in quanto gli indizi verranno messi qui e li per dare un pò di movimento alla trama, che altrimenti sarebbe solo una sorta di soft porn in cui i protagonisti si accoppiano, in tutti i luoghi e in tutti i laghi, chiese incluse.

Quello che forse un pò infastidisce è il ricorso continuo a termini ed espressioni volgari, trogloditiche oserei dire. Non che mi aspetti maniere alla Bridgerton, questo è certo, però manco Er Monnezza. Si, se ve lo state chiedendo, mi sono immaginata Myles come un uomo piacente ma con i modi del personaggio sopra citato.

Insomma che dire, una lettura scorrevole, sicuramente poco impegnativa direi perfetta da fare sotto l'ombrellone per chi apprezza il romance spicy e si distrae facilmente, qui non c'è nulla da tenere a mente se non giusto il nome dei personaggi principali.

L'ambientazione vacanziera, e un pò frivola lo rendono ideale per il periodo estivo, per chi ha voglia di evadere e che apprezzi il genere.

Ringrazio Beatrice per l'organizzazione del review party e Mondadori per la copia.


martedì 30 maggio 2023

La figlia della dea della luna Sue Lynn Tan


 Ciao Lettor3,

se siete qui a leggere questo articolo è sicuramente perchè La figlia della dea della luna di Sue Lynn Tan, vi ha incuriositi tanto quanto me. 

Chi mi conosce sa che la letteratura orientale ha sempre un fascino al quale io proprio non riesco a negarmi, per cui ho iniziato questa lettura con curiosità ma senza eccedere nelle aspettative, ed in effetti il primo libro di questa dilogia non mi è dispiaciuto.

E dunque Tan ci propone un retelling che attinge alla mitologia Cinese nello specifico dalla storia di Chang'e la dea della luna, vi lascio alla trama e ad alcune info generiche e subito dopo troverete il mio commento:

Cresciuta sulla Luna, Xingyin non sa che la stanno nascondendo dal temibile imperatore del Regno Celeste, che ha esiliato sua madre per aver rubato l'Elisir di Lunga Vita. Quando però, utilizzando inconsapevolmente la magia di cui è dotata, rivela la propria esistenza, è costretta a fuggire abbandonando la sua casa. Sola, incapace di controllare i propri poteri e piena di paura, si dirige verso il Regno Celeste, terra di meraviglie e di segreti. Qui, sotto mentite spoglie, impara l'arte dell'arco e della magia insieme al figlio dell'imperatore, cercando di ignorare la passione che presto inizia a divampare tra di loro. Per salvare la madre, Xingyin sarà costretta a intraprendere un viaggio avventuroso e ad affrontare creature leggendarie e pericolosi nemici. Ma quando la magia proibita minaccia il regno e Xingyin si ritrova a sfidare nientemeno che il feroce imperatore, dovrà scegliere se rischiare di perdere tutto ciò che ama o lasciare che il reame sprofondi nel caos…


Editore: Mondadori

Data di pubblicazione Italiana: 30 Maggio 2023

Formato: Copertina rigida 

Prezzo: 24,70€

Traduzione: Laura Miccoli

Titolo originale: Daughter of the Moon Goddess





Come anticipato poco fa La figlia della dea della luna, è un libro scritto molto bene, ma che purtroppo ha una trama non molto articolata.

Il world building è una cosa sulla quale Tan la lavorato tantissimo, è davvero ricco e grazie alla sua scrittura immersiva riesce a renderlo così vivido e scintillante da restare a bocca aperta.

L'ambientazione della storia deve tanto al folklore cinese, per darvi un'idea immaginate una fusione tra Mulan e il mondo dell'aldilà di dragon ball: vi lascio questa immagine di lei che per spostarsi vola su una nuvoletta come quella di Goku...ho adorato!

Le descrizioni dettagliate ma mai pesanti dell'autrice accompagnano la storia senza mai diventare invasive, meravigliando laddove purtroppo lo stupore non arriva attraverso una trama interessante.

La volontà manifestata era quella di raccontare una versione "woman power" della leggenda cinese della dea della luna, ma purtroppo il modello narrativo applicato non è stato dei più geniali.

Ritroviamo infatti in classico instant love, una protagonista con uno scopo che purtroppo perde di vista per inseguire i suoi problemi d'amore, un triangolo, e tutta una serie di situazioni estremamente prevedibili.

Altro problema è che l'autrice mette davvero troppa carne a cuocere, ci sono tutta una serie di storie parallele che vengono esaurite troppo velocemente e che non sono assolutamente propedeutiche allo svolgimento della trama principale, sembrano messe li solo per allungare il brodo e confondere i* lettor* che dopo un pò perdono di vista la strada principale.

Per quanto concerne la caratterizzazione dei personaggi, l'ho trovata un pò superficiale. La protagonista, Xingyin, ha un arco di crescita un pò anomalo, è come se la psicologia del personaggio non andasse al passo con le sue azioni. Oltretutto alcuni eventi per far si che lei acquisisca grandi poteri sono molto forzati, come ad esempio il fatto che impari ad essere una eccezionale tiratrice con l'arco solo perchè figlia di uno dei migliori arcieri del tempo.

Insomma ci sono delle incongruenze non da poco, e in alcuni passaggi non mi è piaciuto neppure come è stata gestita la love story, in quanto spesso e volentieri la gelosia ed i silenzi punitivi sono passati per azioni legittimate, che Xingyin subisce in maniera passiva quasi colpevolizzando se stessa.

Mi è molto piaciuto invece come è stato affrontato il tema del bullismo, Tan ci ha mostrato delle situazioni limite, che Xingyin ha superato egregiamente, mostrando sia il lato negativo del subire del bullismo, ma anche a suo modo dando l'esempio positivo per superare determinate situazioni senza necessariamente dover soccombere.

La figlia della dea della luna non è un libro eccezionale, ma sicuramente in grado di ammaliare con una bella scrittura, e con delle ambientazioni fresche e scintillanti. Non lo annovererò sicuramente tra i migliori libri letti fin ora, ma neppure nei peggiori. Va più che bene per intrattenersi in un sogno ad occhi aperti, soprattutto per gli amanti della cultura orientale.

Ringrazio Francesca di Coffee and books per aver organizzato l'evento e Mondadori per la copia digitale.

Alla prossima!

martedì 23 maggio 2023

Fable Adrienne Young

 


Ciao Lettor3,

per la rubrica libri belli fuori e brutti dentro oggi parliamo di Fable di Adrienne Young che ho letto nell'ambito di un review party organizzato da Francesca di Coffee & Books.

Che dire, il libro è bellissimo, ammaliante ma ahimè questi aggettivi positivi si fermano solo alla forma esteriore, perchè purtroppo la storia non è altrettanto interessante.
 
Vi lascio la trama e qualche info utile e dopo troverete il mio commento:

Figlia del più potente trafficante dello Stretto, la giovane Fable ha conosciuto un solo luogo che possa chiamare "casa": una nave ormai colata a picco. Quattro anni prima ha visto la madre annegare durante una terribile tempesta; il giorno seguente il padre l'ha abbandonata su un'isola covo di furfanti. Per sopravvivere Fable ha dovuto imparare a badare a se stessa, senza fidarsi di nessuno e contando solo su ciò che sua madre le ha insegnato. A tenerla viva è il desiderio di lasciare l'isola, ritrovare il padre e rivendicare il proprio posto al suo fianco. Ad aiutarla nell'intento c'è West, un giovane mercante. Fable però si accorge presto che durante la sua permanenza sull'isola i nemici del padre e i rischi connessi alla sua attività si sono moltiplicati; e, come se non bastasse, West non è chi dice di essere. Ma la ragazza non ha scelta: se vuole rimanere viva, dovrà lottare insieme a lui contro pericoli ben peggiori degli uragani che flagellano lo Stretto.



Editore: Mondadori

Data di uscita italiana: 23 Maggio 2023

Cpertina rigida: 390 pagine

ISBN-13: 978-8804769798

Traduzione: Maria Concetta Scotto di Santillo








Che dire? Fable lascia disarmati persino di parole per la sua proverbiale inconsistenza. 

Partirei dal world building, se solo vi fosse qualcosa da poter raccontare. 

La prima parte del testo è tutto ambientato su una nave sgangherata di cui, in realtà, viene mostrato poco e nulla. L'autrice infarcisce il testo di molti tecnicismi nautici che, sono difficili da comprendere per chi non è del campo, annoiano, e non forniscono nessun valore aggiunto alla storia.
Non c'è una descrizione neppure a pagarla, per cui tutto il lavoro immaginativo compete a* lettor*.

La caratterizzazione dei personaggi è davvero molto basic, Fable è la classica protagonista dai capelli rossi dal carattere indomito e ribelle, over powered all'inverosimile, che tutto può e mai nulla stringe, chiaramente super mega bella, e altrettanto tutti gli altri personaggi sono un'agglomerato di clichè triti e ritriti che non vale neppure la pena elencare.

La trama non è altro che una serie di eventi estremamente prevedibili, basta arrivare al capitolo 3 per intuire come andrà avanti la storia, e vi assicuro che non c'è un colpo di scena neppure a pagarlo.

Per quanto riguarda lo stile, posso affermare con estrema lucidità che i temi dei ragazzi di scuola media sono scritti meglio e sono anche più interessanti. E' tutto molto confusionario, gli eventi non sono pianificati e descritti, i dialoghi sono a dir poco imbarazzanti e soprattutto inverosimili.

Insomma per me è un disastro su tutta la linea, non mi viene in mente un solo motivo per cui mi verrebbe da consigliare questo libro, se non per il semplice fatto che si legge in maniera estremamente rapida.

Non sono solita dare votazioni, e chi mi segue lo sa, ma questo su una scala da 1 a 10 sarebbe un 2.


mercoledì 17 maggio 2023

Sole Nero Vol.1 Rebecca Roanhorse


Carə lettorə bentrovatə,

Ero entusiasta quando mi è stata proposta la lettura di Sole nero per questo review party organizzato da Francesca di Coffee & books per Mondadori.

Finalmente un libro che si facesse portatore di inclusività ambientato in America in epoca precolombiana, insomma tanta roba, per chi come me è sempre alla ricerca di qualcosa di nuovo.

Purtroppo però questa è stata una lettura amarissima, perché poco curata sotto troppi aspetti.

Una delusione davvero cocente, anche se l'autrice è partita con tutte le migliori intenzioni purtroppo non è riuscita a comunicare nel modo giusto ciò che avrebbe voluto.

Intanto vi lascio la trama e qualche informazione generica e subito dopo trovate come sempre il mio commento:

Nella città sacra di Tova, il solstizio d'inverno è un momento di celebrazioni e rinnovamento, ma quest'anno coincide con un'eclissi di sole, un evento astronomico raro che i Sacerdoti del Sole vedono come una rottura dell'equilibrio globale. Nel frattempo, una nave proveniente da una città lontana sta per arrivare a Tova proprio per il solstizio. La sua capitana, Xiala, una Teek caduta in disgrazia, ha il dono di un Canto in grado di placare le acque e sconvolgere le menti; trasporta un passeggero, Serapio, un giovane cieco, sfregiato, totalmente innocuo. Ma Xiala sa fin troppo bene che, di solito, quando un uomo è definito "innocuo", finisce per diventare il malvagio della storia. Animata da una serie di personaggi indimenticabili, l'avventura narrata da Rebecca Roanhorse esplora temi come la decadenza del potere, il peso della storia, la lotta degli individui contro le convenzioni sociali e le ferite del loro passato.

Editore: Mondadori (16 Maggio 23)

Copertina Flessibile: 588 pagine

Traduttore: Andrea Cassini

Prezzo: 17€

Titolo originale: Black sun

Partiamo dal fatto che personalmente non avevo assolutamente compreso, almeno inizialmente, che l'ambientazione fosse collocata nell'America Precolombiana, pensavo si trattasse di un mondo inventato, questo perché l'autrice non fornisce molti elementi identificativi del luogo e del periodo storico, lasciando libera interpretazione a* lettorə.

La tecnica dello show don't tell, è purtroppo relegata solo all'ambito del world building che lo rende sciapo e senza colore, un vero peccato perché di materiale a disposizione per creare qualcosa di bello ne aveva tanto. Tutto il resto del libro invece, è costellato di spiegoni e digressioni lunghe ed inutili, spesso utilizzate male e decontestualizzate che in molti casi spezzano il pathos che crea con tanta fatica, poiché i momenti salienti sono pochi e appunto poco enfatizzati.

Purtroppo questo stile farraginoso accompagnato da una scrittura poco curata,  e troppo sempliciotta, rendono la narrazione noiosa.

La costruzione dei personaggi è forse la cosa più deludente. L'intenzione era quella di creare situazioni inclusive, inserendo personaggi bisessuali, agender, disabili. Il problema è che la rappresentazione non é stata assolutamente studiata in modo da non ricadere nei soliti troope, rovinando non poco il suo lavoro.

Un merito le va dato ed é quello di essersi documentata prima di trattare il tema della cecità, anche se davvero non basta a smontare i tanti cliché messi in campo, come ad esempio il fatto che una persona disabile debba per forza avere delle "super capacità" che compensino ciò che le manca.

Insomma é una lettura da cui mi aspettavo tanto, ma che mi ha lasciato nulla e mi dispiace tantissimo perché di potenziale ne aveva davvero davvero molto.


giovedì 11 maggio 2023

Lady Smoke Laura Sebastian


Ciao lettorə,

Benritrovati su questi schermi per parlare ancora della trilogia della Proncipessa delle ceneri di Laura Sebastian, questa volta in occasione dell'uscita del secondo volume sempre di produzione Fanucci che ringrazio per la copia omaggio.

Qui eventualmente vi interessasse potete riprendere la recensione del primo volume della saga, che per me é stato tiepidino, non un libro entusiasmante, ma sicuramente non problematico, godibile, senza pretese.

Lady Smoke, il secondo volume, sarà stato altrettanto interessante?

Lo scoprirete subito dopo aver letto la trama:

Il kaiser uccise la madre di Theodosia, la Regina del Fuoco, quando lei aveva solo sei anni. Conquistò il suo Paese e la tenne prigioniera per un decennio, incoronandola Principessa delle Ceneri. Ora non più. Il kaiser pensava che la sua prigioniera fosse debole e indifesa; non aveva intuito che una mente acuta è l’arma più letale. Theo non indossa più una corona di cenere, si è ripresa il titolo che le spetta e ha in ostaggio il principe Søren. Ma il suo popolo rimane schiavo sotto il dominio del kaiser e lei si trova a migliaia di chilometri dai suoi sudditi e dal suo trono. Per riconquistarli avrà bisogno di un esercito e l’unico modo per ottenerlo secondo sua zia, la pirata Dragonsbane, è prendere marito, cosa che una regina astreana non ha mai fatto prima d’ora. Theo sa che la libertà ha un prezzo, ma è determinata a trovare il modo per salvare il suo Paese senza rinunciare a sé stessa.


Editore: Fanucci (31 marzo 2023)

Copertina rigida: 408 pagine

ISBN-13: 978-8834743348

Prezzo: 16,05€

Traduzione: Francesca Bellacicco









Che dire, purtroppo anche Lady Smoke, come tanti altri, soffre della "crisi del libro di mezzo".

In questo caso specifico ci troviamo difronte ad una involuzione globale, che tocca lo stile, la trama ed anche i personaggi.

Sebastian aveva esordito con una protagonista che seppur inizialmente molto sottomessa, non ha mai peccato di stupidità, anzi ha sempre affrontato le varie situazioni con arguzia e lungimiranza. La sua caratterizzazione é sempre stata congruente, adesso invece ci troviamo difronte ad una Theo molto instabile, spesso sciocca, involuzione che non ci si aspetta per l'arco narrativo che la storia intraprende.
Anche la trama é poco movimentata, sospinta da motivazioni che richiedono da parte del lettore una sospensione dell'incredulità che non sempre si é sufficientemente inclini a concedere, perché spesso gli escamotage sono poco attendibili ed incongruenti.
Anche l'ambientazione é abbastanza noiosa, la prima parte si svolge su una nave per cui é molto poco accattivante e rende il tutto ancora più noioso. La seconda parte invece prende forma il world building vero e proprio con intrighi politici e caratterizzazione della società.

Nel complesso, sono soprattutto lo stile e le scelte narrative ad aver reso la prosa noiosa, la scelta dei ritmi non é confacente alla quantità di eventi rilevanti, lasciando così lunghi capitoli vuoti, dove si avvicendano i pensieri incerti di Theo, senza che accada nulla di interessante.

Insomma se La principessa delle ceneri é stato tiepido, Lady Smoke lascia completamente indifferenti. Giusto sul finale ci lascia lo spunto affinché sorga in minimo di interesse per gli eventi futuri che verranno raccontati nel terzo ed ultimo capitolo.

martedì 9 maggio 2023

L'erede rapito di Holly Black

 Ciao Lettor3,

Oggi parliamo della nuova uscita di Holly Black, L'erede rapito, che si colloca temporalmente qualche anno dopo gli eventi descritti ne La Regina del Nulla, terzo ed ultimo libro della trilogia del Principe Crudele.

Devo ammettere che quest'ultima mi è piaciuta tanto, è stato un bel viaggio leggero ma mai scontato, la Black insomma ci sa fare, i problemi iniziano quando si vuol sfruttare un suolo già sufficientemente battuto. 

L'agricoltura insegna che i terreni per mantenersi fertili devono variare le colture, e così dovrebbe essere anche per la scrittura. Ritornare ad ambientare i libri negli stessi luoghi shakerando un pò i personaggi che li hanno abitati, pur raccontando nuove storie, può risultare deludente. 

In qualche modo ritrovarsi ad Elfhame è stato piacevole, ma le aspettative erano alte e sono rimaste un pò disattese. E' comunque difficile ricreare delle atmosfere che fanno sognare, senza paragonarle a quelle già lette e per questo non mi sono sentita soddisfatta, per quanto io l'abbia reputata una lettura carina.

Di seguito trovate la trama e come sempre successivamente il mio commento:

Sono ormai trascorsi otto anni dalla Battaglia del Serpente. Nel gelido Nord, la spietata Lady Nore ha reclamato per sé la Cittadella dell'Ago di Ghiaccio. Suren, regina bambina della Corte dei Denti e unica creatura ad avere potere su di lei, sua madre, è fuggita nel mondo umano, dove vive come una selvaggia nei boschi, in completa solitudine e perseguitata dal ricordo dei supplizi subiti per mano dei suoi genitori. Si crede dimenticata da tutti fino a quando non si accorge che la hag della tempesta, Bogdana, è sulle sue tracce. Ad aiutarla è nientemeno che il principe Oak, erede di Elfhame, al quale un tempo Suren era stata promessa in sposa. Di lui, ora diciassettenne, affascinante e bello, dicono che sia viziato e ribelle. Troppo scapestrato per sedere sul trono. E soprattutto un abile manipolatore. Il ragazzo sta compiendo una missione che lo condurrà al Nord per la quale ha bisogno dell'aiuto di Suren. Ma se la ragazza accetterà, sa che non solo dovrà proteggere il suo cuore dal ragazzo che conosceva un tempo e di cui ora non può più fidarsi, ma dovrà affrontare nuovamente gli orrori che pensava di essersi lasciata alle spalle. Con questo romanzo, primo di una dilogia, Holly Black ci riaccompagna nel mondo magico e opulento di Elfhame, tra intrighi, tradimenti e desideri che possono diventare anche molto pericolosi.


Editore‏:‎ Mondadori 

Data di Pubblicazione: 9 maggio 2023

Lingua‏: ‎Italiano

Copertina rigida‏:‎ 300pagine

ISBN-13‏: ‎978-8804772446

Traduttrice: Francesca Novajra

Titolo originale: The stolen Heir



Dunque come anticipavo pocanzi l'ambientazione creata da Black è sempre bella, ricca, doviziosa di particolari. I colori, i cibi, le situazioni politico-sociali, nulla viene lasciato al caso ed attraverso la tecnica dello show don't tell, non vi sono mai digressioni lunghe e sofisticate che rischiano di rendere la lettura poco scorrevole.

E' questo il contesto in cui si svolge la storia di Oak ( tradotto nella trilogia principale con Farnia) erede al trono e fratello di Jude e Soren/Wren, la bambina erede dei regnanti della corte dei denti, che era stata data in sposa ad Oak ed era portatrice delle famose briglie.

La trama si dipana in maniera molto semplicistica, è una classica quest in cui per raggiungere uno scopo superiore i protagonisti si mettono alla ricerca di oggetti e persone che possano aiutarli. Senza dubbio gli episodi di interferimento che i personaggi si trovano ad affrontare non sono mai banali, anche se comunque il lettore si aspetta il problema durante il cammino, per cui la prima metà del libro, per quanto ben scritta e sufficientemente ritmata, risulta un pò piatta.

La seconda parte diventa un pochino più interessante anche se la caratterizzazione di Wren non è sempre congruente, per cui talvolta non sono resi sufficientemente chiari i suoi scopi, e per questo motivo si resta in balia dei suoi pensieri e delle sue azioni, per poi scoprire troppo tardi a cosa erano mirate. 

Anche Oak da il suo bel da fare perchè come personaggio si discosta molto dall'imprinting che era stato dato nei volumi precedenti, per cui gli avvezzi, un pò faticano a riconoscere ed accettare il suo carattere ribelle, intraprendente e guerrafondaio.

Una cosa che mi è piaciuta molto di questo testo è stato il fatto che per una volta non ci troviamo difronte a dei protagonisti belli, ipermega super affascinanti.

Oak, Wren, Tiernan, Hyacinthe sono tutte creature che non rispecchiano i classici canoni di bellezza, eppure Black è in grado di mostrare quanto tutti loro siano affascinanti e belli a loro modo, perchè il mondo delle fate, come quello degli umani, è popolato da individui che tanto possono essere belli da far male, altri tanto grotteschi da risultare altrettanto belli ed anche da individui ripugnanti. Quello che viene portato alla ribalta è sicuramente il concetto che non bisogna essere necessariamente dei prototipi di bellezza, per poter vivere delle avventure che valgano la pena di essere raccontate.

Nel complesso è un libro che intrattiene, sicuramente non al livello di altre produzioni dell'autrice, ma comunque resta un buon passatempo per chi vuole leggere qualcosa di semplice ed intrigante. Una cosa da segnalare è sicuramente il fatto che ci sono molti riferimenti alla saga principale che anche io che l'ho letta tempo addietro, ho avuto difficoltà a ricondurre, probabilmente per coloro che si approcciano a questa dilogia come prima volta, può essere una situazione un pò ostica.

martedì 18 aprile 2023

Una virtú crudele Emily Thiede




Ciao Lettorə,
Oggi su questi schermi vi parlerò di Una virtú crudele scritto da Emily Thiede ed edito Mondadori che ringrazio per la copia.

Ero molto scettica quando mi è stato proposto questo testo, in quanto ultimamente le uscite young adult, tendono a deludermi molto, per cui sono partita molto prevenuta, e a dirla tutta, la copertina che trovo davvero kitsch, non ha contribuito.

E invece vi dirò che sono stata sorpresa di trovare un testo molto piacevole.

Vi lascio la trama e subito dopo, come al solito, il mio, commento:


Tre matrimoni. Tre funerali. Alessa china la testa per nascondere gli occhi asciutti mentre si inginocchia davanti alla bara tempestata di gioielli sull'altare. Avrebbe pianto. Dopo. Lo ha sempre fatto. Restare vedova a diciotto anni è senza dubbio una tragedia. Ma è difficile trovare le lacrime quando la si vive per la terza volta. Il dono che gli dei hanno concesso ad Alessa, in effetti, avrebbe dovuto amplificare la magia del suo Dorgale, non ucciderlo al minimo tocco. E ora, a un soffio dall'arrivo di uno sciame affamato di demoni che divorerà tutto ciò che incontrerà su Sansaverio, la giovane Lumera non ha più tempo per trovare un altro compagno e insieme opporsi all'avanzata delle forze maligne. Inoltre, influenzati da un predicatore, i suoi stessi soldati tentano di assassinarla, convinti che ucciderla sia l'unica speranza di salvezza per l'isola. Nel disperato tentativo di sopravvivere, Alessa decide di assoldare Dante come guardia del corpo personale, un emarginato cinico e con la fama di essere un assassino. Ma con la ribellione ormai alle porte, i segreti che nasconde l'uomo potrebbero condurre al più terribile dei tradimenti. Si tratta di un alleato o di un nemico? Da questa risposta dipende sia la vita della giovane sia il destino del suo Paese


Editore: MONDADORI (18 aprile 2023)

Copertina rigida: 348 pagine

ISBN-13: 978-8804770688

Prezzo: 19,85€

Traduzione: Irma Versari









Una virtú crudele è l'esempio palese che qualsiasi storia può essere bella e coinvolgente, senza essere problematica. É una di quelle letture leggere, che però intrattengono ed appassionano. 
A differenza di molti young adult di produzione recente, presenta finalmente una protagonista arguta, e che ha un bell'arco di crescita nel corso della trama.
Alessa parte con tante difficoltà, é colei che dovrebbe salvare la sua città, ma non riesce a trovare il compagno giusto, poiché nessuno riesce a resistere al suo tocco mortale.

È una condizione che porta molta solitudine ed una grande ansia da prestazione. Ma Alessa trova soluzioni, non subisce passivamente gli eventi, e cerca sempre l'alternativa che possa migliorare il suo status, anche uscendo fuori dagli schemi che la società impone.

Il suo modello comportamentale è volto proprio a amplificare il senso di comunità, a mostrare quanto è triste isolare una persona per determinati aspetti che la caratterizzano, e quanta sofferenza generi questa solitudine. Mostra anche come una persona emarginata possa uscire dalla sua condizione in maniera intelligente.

La trama in generale si fa seguire, é accattivante anche se non innovativa, l'autrice sa scegliere il ritmo giusto da imprimere agli eventi e il suo stile risulta semplice ed immediato.
Questo fa sì che il world building emerga senza lunghe digressioni, tutto si incastra alla perfezione, ed anche la scelta di un villain che c'è ma non si vede  non disturba.

Menzione speciale va fatta alla traduzione di Irma Versari che non ha avuto vita facile: ci sono in fatti nel testo determinate formule che in originale sono scritte in Italiano, e lei ha avuto la geniale idea di utilizzare termini dialettali sardi per poter traslare questa "unicità" in maniera elegante.

Personalmente l'ho trovata una bella lettura, che mi ha coinvolta ed appassionata.
Se siete alla ricerca di un libro leggero e ben scritto, questo fa al caso vostro.




mercoledì 5 aprile 2023

La custode di parole di Alric e Jennifer Twice

 


Ciao Lettor3,

bentornat3 su questi schermi con una nuova puntata della rubrica "libri brutti". 

Ebbene si anche questo ennesimo "caso editoriale" portato in Italia da Mondadori, si è rivelato essere un flop di dimensioni bibliche.

La custode di parole nasce dalla mente congiunta di Alric e Jennifer i quali iniziano a pubblicare la storia di Arya su wattpad riscuotendo un discreto successo. Per cui una delle più importanti CE francesi, decide di pubblicare le loro avventure. Un'astuta tecnica di marketing volta a sfruttare il successo che la coppia stava avendo sulla piattaforma di scrittura, ma il problema fondamentale è che la CE ha fatto questo investimento senza metterci la sua parte.

Ci troviamo difronte ad un testo che non ha subito minimamente una revisione da parte di un editor, o se c'è stata, è molto poco evidente. L'unica cosa che mi vien da pensare è che il testo è stato poco rimaneggiato per lasciare intatto quanto più è possibile la struttura per i fan di wattpad, purtroppo non ci sarà mai svelato questo arcano, resta il fatto che è una lettura che reputo davvero tempo mal speso.

Di seguito vi lascio la trama, lo so che vi intrigherà, ma non fatevi abbindolare:

«Non ho mai visto nessuno amare le parole come te. E quando dico "amare"' parlo di vero amore. Tu parli ai libri. Ma è ora che tu scopra il mondo fuori dalle pagine, che lo guardi con i tuoi occhi. Parti all'avventura. Il mondo ti aspetta a braccia aperte. Ma per questo dovrai spiccare il volo, assumerti dei rischi. Staccati da ciò che ti trattiene. Trova la tua strada, non solo quella che vogliono scrivere per te.» Età di lettura: da 12 anni.


Editore: Mondadori 

Data di Pubblicazione: 4 aprile 2023

Traduzione: Gioia Sartori

Copertina rigida: ‎540 pagine

ISBN-13: 978-8804753025

Prezzo: 20,80€




Come al solito partirei dal worldbuilding, che è molto standard, la classica ambientazione simil medioevo tipica della letteratura fantasy, con un sistema magico strutturato in modo che faccia acqua da tutte le parti. Le regole sono impiantate in modo tale che ora ci sono e nel capitolo dopo non valgono più.

Quello che resta costante invece è la situazione dei personaggi che hanno una dimensionalità caratteriale pari a quella di una figura piana. Non c'è assolutamente evoluzione psicologica, il tanto sfruttato viaggio dell'eroe che lo modifica, lo cambia e lo forgia, qui non è presente, o meglio: Arya affronta il suo viaggio, ma alla fine delle 500 pagine di passione, la ritroviamo esattamente come era a pagina 1, senza una virgola fuori posto.

Questo è il libro dei grandi clichè, a livello di trama non abbiamo nessun colpo di scena che non possa essere intuito tramite una lettura neppure troppo attenta, il tutto è appesantito dal continuo ricorso al discorso diretto che costituisce forse il 70% della struttura narrativa, persino la trama sulla copertina del libro è un pezzo di discorso, zero sbatti proprio. I dialoghi sono lunghi, farraginosi, noiosi, servono solo a dilatare il tempo di lettura e le pagine che vengono impiegate per esprimere concetti che potrebbero essere riassunti in 3 righe. Inoltre tutto l'arco narrativo è slegato, ogni capitolo è scisso dagli altri e non garantiscono un continuum.

Per questo anche la lettura è risultata davvero lenta e poco stimolante, per non parlare del fatto che ci sono argomenti trattati con non curanza che possono risultare problematici, come ad esempio normalizzare il comportamento di un padre che malmena il figlio.

Insomma questo libro si conquista prepotentemente l'ultimo posto nella classifica dei libri letti fin oggi in questo 2023.

Ringrazio Alessia per aver organizzato il review party e tutte le blogger che hanno partecipato a questa avventura, che mi hanno fatto da supporto psicologico durante questa lettura congiunta che ci ha messo tutte d'accordo.



giovedì 30 marzo 2023

Susine e il Dormiveglia - Il mondo di dopo Vol.2


Ciao Lettoə,

Finalmente dopo ben 5 anni il seguito di Susine e il dormiveglia è in uscita grazie alla Tunuè.

Avevamo lasciato la nostra cara Susine che aveva ritrovato la sua serenità nel mondo del Dormiveglia. 
È proprio in questo mondo fantastico che Susine si è rifugiata dopo la morte della nonna. Ogni giorno scappava in questo luogo, dove aveva modo di rivivere le storie che lei le raccontava. Uno sfortunato giorno però, a causa di un incidente, Susine smarrí nel Dormiveglia le orecchie dei genitori, che da quel momento, smisero di ascoltarsi l'un l'altro, facendo andare alla deriva il loro matrimonio.

In questo secondo volume, Susine, sentendosi responsabile della situazione che coinvolge i genitori, prova a tornare nel mondo del Dormiveglia per ritrovare le loro orecchie ma ahinoi, si troverà in un posto completamente diverso.

La storia di Susine è molto interessante sotto molti punti di vista: aiuta a comprendere come i bambini ragionino in determinate situazioni, sentendosi talvolta responsabili dei malumori dei genitori, anche quando non lo sono. 

Tra il primo e il secondo volume si ha un netto passaggio di toni, nel primo troviamo una storia molto gioiosa, ricca di dolci ricordi e buoni sentimenti, le illustrazioni accompagnano debitamente la storia, con i loro colori vivaci ed i personaggi buffi e simpatici.

Il secondo volume acquista le sfumature della depressione, il mondo in cui Susine si ritrova è grigio e puzza come le "sigarette spente nell'acqua", stavolta la strada per ritornare a casa è più tortuosa, e i colori spenti caratterizzano la narrazione visiva.

Susine affronterà il viaggio dell'eroe così come si confá all'immaginazione di una bambina di circa 7 anni.
In questa fase infatti i bambini, come ci insegna Piaget, importante pedagogista, sono ancora ego-riferiti, stanno imparando a separare sé da ciò che è "al di fuori di sé" e per questo tendono ad attribuire a loro stessi tutto ciò che avviene. Grazie al pensiero magico, riescono a dare una forma più comprensibile della realtà che li circonda.

E l'autore di questa storia sembra essersi ispirato proprio alle teorie di Piaget per poter elaborare la trama.

Il pensiero magico infatti, ha una funzione difensiva e rassicurante, la ritroviamo nel frangente in cui Susine trova la sua serenità nell'immaginare il mondo del Dormiveglia. Un'altra funzione del pensiero magico è quella propiziatoria, ossia il bambino attraverso l'immaginazione, spera nella modifica degli eventi, traendone rassicurazione. Infine, e sicuramente non meno importante, la funzione conoscitiva, che consente di poter apprendere come estendere le loro emozioni dall'immaginazione alla realtà.

In questa storia non manca nulla, ed insegna a noi "grandi" molto più che ai piccoli, aprendoci la mente e imparando a guardare la realtà con gli occhi di un bambino.

Ringrazio Tunuè per la copia del libro, e Valeria di A Place for us to read per aver organizzato questo review Party.



martedì 14 marzo 2023

Il Grande Magazzino dei Sogni di Lee Mi-ye recensione

 Ciao Lettor3,

vi è mai capitato di pensare a quanto siano importanti i nostri sogni e a quanto condizionino la nostra vita?

Quando provate attrazione per qualcuno, il primo luogo in cui queste azioni si concretizzano è proprio il mondo onirico. I sogni spesso sembrano così realistici da farci sperimentare le emozioni che potremmo provare nella realtà, una sorta di ambiente di test che il nostro cervello utilizza per programmare la vita e sondare i nostri sentimenti. Un di meccanismo di protezione inconscio, che ci consente inconsapevolmente di comprendere se determinate situazioni siano un bene o un male, regolando così le nostre scelte nella vita reale.

Lee Mi-ye ci racconta il suo punto di vista incorniciando tante storie all'interno del Grande Magazzino dei Sogni, un negozio nel quale ogni esperienza onirica possibile è in vendita. 

Ho suscitato il vostro interesse? Bene, leggete la trama e subito dopo vi racconterò di più:

Penny è in grande trepidazione: sta per avere un colloquio con il famoso signor Dollagut, l’illuminato proprietario del Grande Magazzino dei Sogni, il negozio su quattro piani più ambito della città. Un posto del tutto singolare dove si accede solo da addormentati e dove si vendono solo sogni. Sogni di ogni tipo, per tutti i gusti, organizzati per sezioni: sogni legati ai piccoli piaceri della vita o ai ricordi di momenti speciali, sogni esclusivi che permettono di incontrare chi non c’è più, sogni dedicati ai riposini di animali e bambini, edizioni limitate e bestseller senza tempo venduti a prezzi speciali. Dopo un colloquio enigmatico in cui Dollagut la interroga sul significato dei sogni, Penny viene assunta, ma l’euforia cede il passo allo sconforto quando si trova letteralmente travolta dalla quantità di clienti che ogni giorno assalta gli scaffali del grande magazzino. Mentre impara a orientarsi affiancando i colleghi più esperti, scopre anche il segreto che rende il Grande Magazzino dei Sogni un luogo così speciale: la magica funzione che ogni sogno porta con sé, la capacità di risvegliare emozioni sepolte, di far vivere sensazioni mai provate, e molto spesso di far superare traumi, come un lutto o la fine di una storia d’amore. Tra i clienti a caccia di sogni Penny incontrerà Jeong A-young, che si rifugia nei sogni per sfuggire alla solitudine, alla ricerca di una scintilla che possa scaldarle il cuore, o Hyeon Jong-seok, che nei sogni cerca la conferma di essere di nuovo pronto ad amare. Imparerà che un sogno premonitore, come quello di avere un bambino, è una piccola incursione nel futuro, e che persino gli incubi sono preziosi alleati per superare un momento critico della vita. Una favola contemporanea ricca di saggezza che celebra il potere misterioso dei sogni, capaci di influenzare le nostre scelte, anche se spesso non lo sappiamo.

Altre informazioni

Prezzo: 17,57€

Editore: Mondadori (14 marzo 2023)

Copertina flessibile: 204 pagine

ISBN-10: 8804755121

Traduzione: Lia Iovenitti 





Il Grande Magazzino dei sogni è un libro di narrativa contemporanea con elementi di realismo magico. Lee Mi-ye ci racconta di una città dedicata alle esperienze oniriche, le persone vanno in giro in ciabatte e pigiama, e ci sono esseri pelosi che rincorrono i sonnambuli che perdono pezzi di abbigliamento, mentre vagano dormienti e indisturbati.

Sull'ambientazione l'autrice fornisce pochi dettagli dando sempre visioni d'insieme che riescono a far calare il lettore in questo mondo lasciando che i bordi restino un pò sfocati, come se la lettura stessa avesse il sapore di un sogno.

La scrittura è leggera e delicata in conformità con altre opere della narrativa orientale, il ritmo è ben scelto in quanto gli eventi salienti cadenzano la narrazione senza annoiare, mantenendo sempre toni molto pacati, sereni, tranquilli.

Questo libro è davvero senza pretesa alcuna se non quella di donare un pò di speranza a chi legge, sono poco più di 200 pagine, ma molto pregne di significato. I sogni sono una materia effimera ma che condiziona molto la relatà e l'autrice ci fornisce il suo punto di vista raccontandoci le storie delle persone che Penny, la nostra protagonista, incontrerà sul suo cammino,

Una lettura dolce e confortevole che può essere fatta soprattutto in momenti in cui si ha bisogno di un pò di comprensione, sarà difficile trovare una storia che non sia in grado di toccare le corde del vostro cuore e nella quale immedesimarsi.



martedì 7 marzo 2023

Destini Incrociati Lexi Ryan


Ciao Lettorə,

Bentornati su questi schermi, vorrei tanto parlarvi bene di Destini incrociati di Lexi Ryan, il secondo della dilogia Promesse vane di cui vi ho parlato settimana scorsa, ma qua le uniche cose che si sono incrociate sono state le mie braccia, per evitare di far volare il Kindle dal balcone. Se il primo volume ci aveva lasciato con "promesse" di miglioramento, posso confermare con veemenza che sono proprio state vane, perché penso che il seguito sia peggiorato male proprio.

Vi lascio la trama e subito dopo il mio commento al vetriolo:

Quando seppe che la sorella Jas era stata venduta al re dei Fae delle ombre, Brie pensò che la sua vita non sarebbe potuta andare peggio di così. Ma ora, intrappolata in una ragnatela di bugie che lei stessa ha tessuto, dal momento che, innamorata contemporaneamente di due principi, non può più fidarsi di nessuno dei due, la sua esistenza non le appare certo più semplice.

La guerra ormai è alle porte della corte di Unseelie, eppure Brie non è ancora in grado di scegliere da che parte stare. Come potrebbe farlo, visto che non è capace di comprendere nemmeno se stessa? Più precipita, più le appare chiaro che le profezie non mentono e che lei - che le piaccia o meno - ha un ruolo da giocare nel destino del regno fatato.

Altre informazioni:

Prezzo: 18,90€

Editore: MONDADORI (28 febbraio 2023)

Copertina rigida: ‎ 312 pagine

ISBN-10: ‎ 8804756144

Traduzione: Vanessa Valentinuzzi


Destini Incrociati, a differenza del primo, presenta un'ambientazione sicuramente ampliata ritroviamo qualche nozione geopolitica, socio-culturale e storica (sempre relativamente parlando mondo di fantasia propostoci). Sfortunatamente resta comunque troppo poco, perché ciò che riscontriamo é tutto già visto trito e ritrito, di bambini che scavano in miniera ce ne raccontava già Verga due secoli fa, per dirne uno così, a caso. 

Tutto ciò che viene lasciato in sospeso nel primo libro, che si poteva anche solo definire anonimo ma tutto sommato ben scritto, lascia spazio a vera carta straccia. 


In questo secondo volume la fanno da padrone buchi di trama, situazioni al limite della credibilità, poteri che appaiono e scompaiono all'occorrenza. Ok, stiamo parlando di un fantasy, ma a tutto c'è un limite. La sospensione dell'incredulità, il patto che tutt* i* lettor* siglano quando aprono un libro, viene violato più e più volte, fin che ad una certa chi legge si sente davvero preso in giro.


Si vede lo sforzo dell'autrice nel voler creare qualcosa che non sia solo "una love story" ma, proprio non ci siamo, in fin dei conti tutto si riduce al solito concetto stantio: l'amore vince su tutto.


La trama manca completamente di struttura, é come se i personaggi si fossero impossessati della scrittrice, che non ha saputo dare un freno, oltre che un senso, alle loro azioni.


Abriella fa un passo avanti e tre indietro e arrivata a metà libro davvero non la si tollera più, è insulsa ed inconcludente. Per non parlare degli altri personaggi che si mantengono sul grigio, ma non perché di fatto siano stati costruiti così, ma semplicemente perché non ha saputo dare un minimo di tridimensionalità a nessuno di loro.


Salvo i globlin, gli unici carini della situazione. 


Il finale non merita neppure un commento, frettoloso e scontato com'è.

Non uso dare voti ai libri che leggo, ma questo é stato deludente dalla prima all'ultima pagina alla quale sono arrivata soltanto nella vana speranza di ritrovare qualcosa di positivo, e purtroppo con grande rabbia e rammarico, non l'ho trovata.






mercoledì 1 marzo 2023

Project Hail Mary di Andy Weir





Ciao Lettor3,

Finalmente su questi schermi un pò di fantascienza nuda e cruda come piace a me, e sono felicissima di poter condividere con voi l'immenso piacere che mi ha procurato leggere Project Hail Mary.

E' il primo testo di Andy Weir a cui mi approccio e di sicuro ho intenzione di recuperare gli altri, perchè con il suo stile ha saputo creare un prodotto molto emozionale a differenza dei libri dello stesso genere che, pur ricchi di nozioni scientifiche a volte risultano un pò distaccati.

Con queste premesse vi lascio alla trama, a seguito della quale, come sempre, troverete il mio commento: 

Quando Ryland Grace si risveglia, non ha assolutamente idea di dove si trovi né di chi sia. Vede solo che il suo corpo è collegato a decine di tubi, che gli oggetti intorno a lui cadono troppo velocemente e che i suoi due compagni di viaggio giacciono inermi nello spazio angusto che condividono. Poi, lentamente, la memoria riaffiora: Grace si trova a migliaia di chilometri dalla Terra, su una minuscola navicella spaziale lanciata a tutta velocità nelle profondità insondate dello spazio, unico sopravvissuto di una missione disperata per salvare il pianeta. Se fallisce, l'umanità è destinata a sparire a causa di misteriosi organismi che si nutrono dell'energia solare e che stanno rapidamente portando la Terra verso una nuova era glaciale. A bordo di Hail Mary, Grace è consapevole che ha pochissimo tempo a disposizione per neutralizzare il pericoloso nemico e che il destino della specie dipende unicamente da lui. O forse non è solo?

Altre informazioni:


Prezzo: 22,80€

Editore: Mondadori (28 febbraio 2023)

Copertina rigida: 480 pagine

Traduzione: Vanessa Valentinuzzi





Come vi ho brevemente anticipato pocanzi, PHM è un libro che si mantiene sui toni molto classici della fantascienza contemporanea, lo si evince anche dall'ambientazione, tutte le vicende si svolgono su questa navicella che vaga da sola nello spazio, un topos letterario sicuramente molto sfruttato, ma che d'altronde, fa parte dell'immaginario fantascientifico così come gli scenari medioevali sono intrinsechi del genere fantasy e così via.

La vera arte di Andy Weir sta nell'aver creato delle dinamiche davvero interessanti inserendo elementi di varie teorie della fisica, non risultando mai noioso, anzi! La trama è davvero molto avvincente e il nostro Grace, insegnante di scienze alle scuole medie, ma ex cervellone universitario, si trova al centro di un rebus che dovrà risolvere con il solo aiuto della sua intelligenza e di scarse tecnologie.

Grace inizialmente parte con l'essere assimilato al classico eroe nazionale americano, che nonostante i pochi mezzi, ha sulle spalle il destino dell'intera umanità, inizierà anche lui il "viaggio dell'eroe" per antonomasia, ma si diversificherà in molti aspetti.

Andy Weir ha deciso infatti di far trasparire l'umanità di Grace, mettendolo in situazioni altamente emotive dinanzi alle quali lui ha reagito esattamente come ci si aspetta da una persona normale ossia piangendo, disperandosi, spesso perdendo la speranza, che invece in altri contesti "l'eroe per eccellenza" non abbandona mai. Invece Grace abbandona, ed è in grado di trovare strade alternative dettate dalla sua capacità di insight (l'attitudine che tutti noi abbiamo nel far ricorso alle nostre conoscenze latenti che emergono nel momento del bisogno). 

Inoltre in questo contesto riesce ad inserire anche un bellissimo rapporto di amicizia con una forma aliena che si basa sullo stesso amore ed entusiasmo che entrambi hanno per la scienza, dando animo a delle scene davvero molto emotive, che trascineranno l* lettor3 nel vortice degli eventi, che lasceranno senza fiato fino all'ultima parola.

Per cui consiglio caldamente questo libro a tutti appassionati e non, perchè lo stile di questo autore secondo me è in grado di avvicinare qualsiasi tipo di persona al suo mondo.

Ringrazio Mondadori per la copia del libro e Silvia per aver organizzato l'evento.

Alla Prossima!