per la rubrica libri belli fuori e brutti dentro oggi parliamo di Fable di Adrienne Young che ho letto nell'ambito di un review party organizzato da Francesca di Coffee & Books.
Che dire, il libro è bellissimo, ammaliante ma ahimè questi aggettivi positivi si fermano solo alla forma esteriore, perchè purtroppo la storia non è altrettanto interessante.
Vi lascio la trama e qualche info utile e dopo troverete il mio commento:
Figlia del più potente trafficante dello Stretto, la giovane Fable ha conosciuto un solo luogo che possa chiamare "casa": una nave ormai colata a picco. Quattro anni prima ha visto la madre annegare durante una terribile tempesta; il giorno seguente il padre l'ha abbandonata su un'isola covo di furfanti. Per sopravvivere Fable ha dovuto imparare a badare a se stessa, senza fidarsi di nessuno e contando solo su ciò che sua madre le ha insegnato. A tenerla viva è il desiderio di lasciare l'isola, ritrovare il padre e rivendicare il proprio posto al suo fianco. Ad aiutarla nell'intento c'è West, un giovane mercante. Fable però si accorge presto che durante la sua permanenza sull'isola i nemici del padre e i rischi connessi alla sua attività si sono moltiplicati; e, come se non bastasse, West non è chi dice di essere. Ma la ragazza non ha scelta: se vuole rimanere viva, dovrà lottare insieme a lui contro pericoli ben peggiori degli uragani che flagellano lo Stretto.
Editore: Mondadori
Data di uscita italiana: 23 Maggio 2023
Cpertina rigida: 390 pagine
ISBN-13: 978-8804769798
Traduzione: Maria Concetta Scotto di Santillo
Che dire? Fable lascia disarmati persino di parole per la sua proverbiale inconsistenza.
Partirei dal world building, se solo vi fosse qualcosa da poter raccontare.
La prima parte del testo è tutto ambientato su una nave sgangherata di cui, in realtà, viene mostrato poco e nulla. L'autrice infarcisce il testo di molti tecnicismi nautici che, sono difficili da comprendere per chi non è del campo, annoiano, e non forniscono nessun valore aggiunto alla storia.
Non c'è una descrizione neppure a pagarla, per cui tutto il lavoro immaginativo compete a* lettor*.
La caratterizzazione dei personaggi è davvero molto basic, Fable è la classica protagonista dai capelli rossi dal carattere indomito e ribelle, over powered all'inverosimile, che tutto può e mai nulla stringe, chiaramente super mega bella, e altrettanto tutti gli altri personaggi sono un'agglomerato di clichè triti e ritriti che non vale neppure la pena elencare.
La trama non è altro che una serie di eventi estremamente prevedibili, basta arrivare al capitolo 3 per intuire come andrà avanti la storia, e vi assicuro che non c'è un colpo di scena neppure a pagarlo.
Per quanto riguarda lo stile, posso affermare con estrema lucidità che i temi dei ragazzi di scuola media sono scritti meglio e sono anche più interessanti. E' tutto molto confusionario, gli eventi non sono pianificati e descritti, i dialoghi sono a dir poco imbarazzanti e soprattutto inverosimili.
Insomma per me è un disastro su tutta la linea, non mi viene in mente un solo motivo per cui mi verrebbe da consigliare questo libro, se non per il semplice fatto che si legge in maniera estremamente rapida.
Non sono solita dare votazioni, e chi mi segue lo sa, ma questo su una scala da 1 a 10 sarebbe un 2.
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