venerdì 23 ottobre 2020

Le Diecimila porte di January Alix E. Harrow

 

Autore: Alix Harrow
Editore: Mondadori
Genere: Fantasy
Pagine: 396
Prezzo: 20,00 euro


Ciao Lettori!

Che periodo di fuoco per le nostre letture è stato questo mese di Ottobre vero? Ci sono state un mare di uscite interessantissime per chi come me è amante del genere fantastico, ed oggi vado ad aggiungere un altro libro alla pila.

Vi parlerò de Le Diecimila Porte di January, un libro molto carino, di quelli che fanno passare del tempo piacevole, una lettura leggera e sognante secondo me molto adatta al periodo autunnale, si abbina molto a questa stagione per la variabilità dei suoi contenuti. Vi lascio alla trama e poi vi spiegherò meglio cosa ne penso:

Estate 1901. Un'antica dimora nel Vermont, piena di cose preziose e sorprendenti. La più peculiare è forse January Scaller, che vive nella casa sotto la tutela del facoltoso signor Locke. Peculiare e atipica, almeno, è come si sente lei: al pari dei vari manufatti che decorano la magione è infatti ben custodita, ampiamente ignorata, e soprattutto fuori posto. Suo padre lavora per Locke, va in giro per il mondo a raccogliere oggetti "di un valore singolare e unico", e per lunghi mesi la ragazzina rimane nella villa ridondante di reperti e stranezze, facendo impazzire le bambinaie e, soprattutto, rifugiandosi nelle storie. È così che, a sette anni, January trova una porta. Anzi, una Porta, attraverso cui si accede a mondi incantati che profumano di sabbia, di antico e di avventura... Sciocchezze da bambini. Fantasie assurde, le dicono gli adulti. E January si impegna con tutta se stessa per rinunciare a quei sogni di mari d'argento e città tinte di bianco. Per diventare grande, insomma. Fino al giorno in cui, ormai adolescente, non trova uno strano libriccino rilegato in pelle, con gli angoli consumati e il titolo stampigliato in oro semiconsunto: "Le diecim por". Un libro che ha l'aroma di cannella e carbone, catacombe e terra argillosa. E che porta il conforto di storie meravigliose nel momento in cui January viene a sapere che il padre è disperso da mesi. Probabilmente morto. Così la ragazza si tuffa in quella lettura che riaccende il turbine di sogni irrealizzabili. Ma lo sono davvero? Forse basta avere il coraggio di inseguirli, quei sogni, per farli diventare realtà. Perché pagina dopo pagina January si accorge che la vicenda narrata sembra essere indissolubilmente legata a lei...



Una delle cose che si apprezzano di più di questo libro, probabilmente è proprio l'ambientazione con la quale l'autrice è stata particolarmente brava, il filone principale della storia di January è ambientata negli Stati Uniti, tra la fine dell'800' e gli inizi del 900', molto belli e interessanti sono i piccoli dettagli storici che troviamo nel fiume narrativo, che consentono una contestualizzazione del racconto ben precisa, questo aiuta moltissimo a marcare nettamente la differenza che c'è tra il mondo "reale" che il lettore conosce, con i mondi che scopriremo attraverso le parole di January. 

Considerate che dietro ognuna delle magiche Porte che vengono aperte, si nasconde un universo completamente diverso dal nostro, che l'autrice, è stata bravissima a caratterizzare con poche semplici frasi che regalano subito il concetto all'immaginazione del lettore. Troveremo mondi oscuri e mostruosi, mondi che profumano di legno di cedro, cannella e sale, mondi popolati da donne cacciatrici ognuno di questi, descritto sempre impeccabilmente non solo attraverso la vista, ma anche stimolando l'olfatto, facendo immergere con tutti i sensi a disposizione il lettore nella storia.

Quest'ultima è raccontata dal punto di vista di January che parla delle sue vicende come fosse un narratore esterno, la sua storia inizia quando trova una Porta all'età di 7 anni ed attraversandola scopre un mondo nuovo e meraviglioso, da quel momento in poi molte cose cambiano nella sua vita, inizia a crescere e trascorreremo insieme a lei la sua adolescenza, mentre acquisirà la consapevolezza di essere diversa dagli altri e non solo per il colore della sua pelle, che non è scura come quella degli schiavi africani che lavorano nei campi di cotone, ma neppure chiara come quella dei ricchi bianchi dell'alta società di cui fa parte, grazie al signor Locke, il suo tutore.
January, è sempre metà di qualcosa e non riesce a trovare il suo posto nel mondo, e questo la fa soffrire, non è bianca, ma neppure nera, non è povera, ma neppure ricca perchè i vestiti che la avvolgono sono acquistati tutti con la fortuna a disposizione del signor Locke, è apparentemente libera, ma comunque stretta nella morsa delle convenzioni secondo le quali una ragazza, per di più di colore, deve essere solo e soltanto un bellissimo oggetto da collezione ben educato. La sua stessa vita, come scopriremo leggendo, non è altro che l'unione di due mondi.
Quando January attraversa quella porta per la prima volta, inizia ad avvertire il peso della sua dualità ed inizia a lottare pian piano per trovare il percorso che la condurrà finalmente a non essere più la metà di qualcosa.

Vedrete, le porte sono molte cose: fessure e spiragli, misteri e confini.
Ma più di ogni altra cosa, le porte introducono il cambiamento.
Quando vengono attraversate, anche dalle cose più piccole e rapide,
il cambiamento segue a ruota, come i delfini nella scia di una nave.
January però, non è l'unico personaggio interessante di questa storia. Addie ci viene presentata come una donna dallo spirito libero e selvaggio, che non ha paura di cavalcare l'avventura per raggiungere i suoi scopi, è la donna che ognuna di noi vorrebbe essere, forte e schietta, furba e amorevole, ma soprattutto LIBERA.

La storia di January è scritta davvero molto bene, la prosa della Harrow non ti fa saltare una pagina è davvero piacevole e scorrevole da leggere, e benchè la trama sia molto scontata e prevedibile, ci si incanta davanti a periodi molto poetici, ed alla stessa struttura che ha dato a tutto il libro.
Attraverso gli occhi di January infatti leggeremo un metalibro, che contiene la mirabolante storia di Julian e Adelaide, ed insieme a lei solcheremo i mari, ci innamoreremo, e lotteremo per ritrovare ciò che è andato perso.

Se volete leggere qualcosa di leggero, piacevole, ma anche ben fatto , allora vi consiglio di acquistare Le diecimila porte di January, che sebbene abbia le sue peculiarità, soprattutto per la prevedibilità della trama e per la conclusione davvero troppo brusca, merita un'occasione di lettura, perchè fa compagnia, ma soprattutto, fa sognare.

Ringrazio Ylenia per aver organizzato l'evento per il quale pubblico questa recensione, e la Mondadori per avermi dato la possibilità di leggere il libro in anteprima. Di seguito come al solito vi lascio la locandina dove potrete trovare altri blog che ne hanno parlato e approfondire la vostra opinione.




giovedì 22 ottobre 2020

Dormire in un mare di stelle C. Paolini Vol. 2

 

Autore: Christopher Paolini
Editore: Rizzoli
Vol. 2 di 2
Genere: Fantascienza
Pagine 467
Prezzo 19,00 euro


Bentrovati Lettori,

siete rimasti anche voi con il fiato sospeso alla fine del libro Dormire in un mare di stelle di Christopher Paolini? Ed anche voi, come me, attendevate con ansia di leggere il seguito? Buone notizie per voi!

 Il volume 2 è già uscito in tutte le librerie per Rizzoli ed io ho avuto modo di poterlo leggere in anteprima, grazie all'evento organizzano dalla splendida Alessandra di RaggyWords, approfitto per ringraziare come sempre anche la Rizzoli per la copia del libro.

Ma veniamo a noi: Avevamo lasciato Kira sull'orlo di una guerra intergalattica, in viaggio verso  Sole insieme all'equipaggio della Wallfish e ad Itari, la medusa ribelle che desidera portare la pace fra umani e wranaui per affrontare il nemico comune costituito dagli incubi. Detto ciò vi lascio la trama di questo secondo volume senza spoiler in modo che possiate capire come più o meno si evolverà la questione:

La nostra civiltà è in pericolo. Restano poche speranze, ora che la guerra dilaga in ogni angolo dell’universo contro non una, ma due potenti specie nemiche. Kira e i compagni dell’astronave Wallfish si trovano davanti a un bivio: eseguire gli ordini ricevuti e abbandonare la missione, oppure infrangere le regole e lanciarsi in un folle viaggio verso il cuore dello scontro?Kira sa di essere l’unica in grado di proteggere l’umanità e restituirle un futuro perché – ormai lo ha capito – il misterioso reperto alieno che è diventato tutt’uno con il suo corpo e la sua mente potrebbe rivelarsi l’arma decisiva per fermare il conflitto. Deve esercitarsi, però, imparare il prima possibile a padroneggiare le infinite sfumature di questo nuovo potere straordinario.È ricercata dalle autorità, fronteggia continui attacchi nemici, eppure Kira non ha più dubbi. Il pensiero della sua famiglia, di Falconi e la sua banda la accompagnano nell’ultima, colossale avventura oltre i confini dell’umano. Il traguardo è lontano e incerto, ma lei farà l’impossibile per raggiungerlo. È tutto ciò che desidera, il solo destino di salvezza: riportare la pace tra le stelle.

Io sarei in grado di descrivere  questo secondo volume con una sola parola: WOW! ma dato che sono oltremodo logorroica, non posso fermarmi a questa onomatopea senza aggiungere le motivazioni che la generano, perciò andiamo per gradi:

L'ambientazione resta la stessa del primo volume, Paolini la approfondisce sempre di più contestualizzando gli elementi che la caratterizzano all'interno della storia, facendoli diventare addirittura funzionali alla narrazione, in tal senso non ci sono periodi descrittivi che potrebbero annoiare, bensì vediamo le cose attraverso gli occhi dei nostri personaggi, aggiungendo ogni volta un dettaglio in più alle figure create dall'immaginazione.

In questo libro finalmente viene dato spazio anche agli altri protagonisti della storia, Kira è una personalità davvero interessantissima, ma ad un certo punto si avverte la necessità di approfondire meglio anche gli altri, ed è bellissimo il fatto che si inizia a conoscerli attraverso la maturazione della nostra protagonista, man mano che  riacquista fiducia in se stessa, riacquista fiducia nel prossimo e permette agli altri di creare un rapporto con lei. Le personalità che si apprezzano di più sono sicuramente quella di Gregorovich, il cervello di bordo un pò matto che dà brio a tutta la narrazione e strappa più di una risata, ne leggeremo la storia che lo ha portato ad affrontare la mutazione da umano a cervello super dotato e se ne comprenderà meglio la psicologia.

Una debole vibrazione percorse le pareti del condotto,

poi nell’intera Wallfish rimbombò una voce potente e cavernosa:

«METTI GIÙ QUEL MAIALE!».

Gregorovich.

Anche il personaggio di Falconi diventa sempre più interessante, anche se forse è l'unico che era stato approfondito durante i primi passaggi, qui ne abbiamo una visione ancora migliore, un uomo duro pronto a tutto pur di salvare il suo equipaggio: maiali, gatti e cervelli inclusi! Dotato di un grande animo e di un grande coraggio che dimostrerà sia sul campo di battaglia che in altre situazioni un pò più piccanti che non starò qui a spoileravi, ma che faranno un pò sorridere.

La narrazione procede in maniera molto più spedita rispetto al primo volume, gli accadimenti si succedono uno dopo l'altro e non danno respiro al lettore, che seppur volesse staccarsi dalle pagine no, proprio non può, è come andare sulle montagne russe, non si fa in tempo a scendere giù da un picco di climax che ecco già incombere un altro allo sfogliare della pagina.

Si arriva così davvero molto rapidamente al termine del libro che presenta un finale agrodolce, stringe il cuore, ma ti fa apprezzare ancora di più tutta la storia, perchè a mio giudizio solo le storie che suscitano dei sentimenti, sono quelle davvero ben riuscite.

Un passaggio d'obbligo va fatto per l'edizione, da un lato capisco l'esigenza di dividere il racconto in due volumi, perchè effettivamente sarebbe stato troppo tutto insieme, d'altro canto però mi sarei aspettata che fosse fatta in maniera più puntuale, in quanto tutte le appendici che avrebbero potuto facilitare la lettura del primo volume quali ad esempio: lo spaziotempo e il viaggio nello spazio in FTL, la cronologia ed il glossario, sarebbe stato molto più utile averli al termine del primo libro che non del secondo. Ma credo che questo sia forse l'unico appunto che mi sento di fare ad un'edizione ben fatta soprattutto in termini di impaginazione e traduzione.

In definitiva mi sento di consigliare a tutto il mondo la lettura di questo piccolo preziosissimo capolavoro, certo il primo libro sarà un pò più impegnativo del secondo, ma ne vale davvero la pena!

Vi lascio qui di seguito anche il calendario con le altre recensioni delle mie amiche e colleghe così che possiate confrontare e leggere altri pareri. Se volete invece recuperare la recensione del primo volume potete trovarla cliccando qui. Alla prossima!




martedì 13 ottobre 2020

La guerra dei Papaveri R.F. Kuang


Titolo Originale: The Poppy War
Editore: Mondadori
Autore: Rebecca Kuang
Volume 1 di 3
Genere: Fantasy
Pagine: 614
Prezzo: 22,00 euro


Ciao Lettori e ben ritrovati,

questo sarà un periodo ricchissime di uscite, in particolar modo per Mondadori, che sta portando in Italia delle chicche succulente per noi amanti del genere fantasy.

Proprio oggi è in uscita l'attesissimo primo libro della trilogia di Rebecca Kuang: La guerra dei Papaveri o in lingua madre The Poppy War, che ha avuto un grandissimo successo in particolare negli Stati Uniti, dove la nostra autrice ormai vive da diversi anni. Rebecca Kuang, infatti, nasce in Cina a Guangzhou e a soli 19 anni è riuscita a scrivere un'opera davvero ricca di tematiche interessanti ma anche di storia.

Rebecca infatti non ha allentato il legame con il suo paese d'origine, ma ha trasformato la storia e la cultura della Cina del XX secolo in un'ambientazione perfetta per il suo racconto, attingendo alle terribili memorie della guerra sino-giapponese, è riuscita ad intrappolare fra le pagine la crudeltà e il dolore che è in grado di generare il conflitto con un realismo davvero efficace.

Dopo questa dovuta introduzione per questa stupefacente autrice esordiente, vi lascio la trama del libro dopo la quale passerò ad illustrarvi le mie opinioni in merito:

Rin ha passato a pieni voti il kējǔ, il difficile esame con cui in tutto l'Impero vengono selezionati i giovani più talentuosi che andranno a studiare all'Accademia. Ed è stata una sorpresa per tutti: per i censori, increduli che un'orfana di guerra della provincia di Jī potesse superarlo senza imbrogliare; per i genitori affidatari di Rin, che pensavano di poterla finalmente dare in sposa e finanziare così la loro impresa criminale; e per la stessa Rin, finalmente libera da una vita di schiavitù e disperazione. Il fatto che sia entrata alla Sinegard – la scuola militare più esclusiva del Nikan – è stato ancora più sorprendente. Ma le sorprese non sono sempre buone. Perché essere una contadina del Sud dalla pelle scura non è una cosa facile alla Sinegard. Presa subito di mira dai compagni, tutti provenienti dalle famiglie più in vista del Paese, Rin scopre di avere un dono letale: l'antica e semileggendaria arte sciamanica. Man mano che indaga le proprie facoltà, grazie a un insegnante apparentemente folle e all'uso dei papaveri da oppio, Rin si rende conto che le divinità credute defunte da tempo sono invece più vive che mai, e che imparare a dominare il suo potere può significare molto più che non sopravvivere a scuola: è forse l'unico modo per salvare la sua gente, minacciata dalla Federazione di Mugen, che la sta spingendo verso il baratro di una Terza guerra dei papaveri. Il prezzo da pagare, però, potrebbe essere davvero troppo alto.



Come anticipato, l'ambientazione è quella di una Cina medioevale sull'orlo di una guerra che affonda i suoi risentimenti in epoche molto più antiche in cui la magia dominava i campi di battaglia, e le leggende di quelle azioni pervadono ancora l'immaginario popolare. Non sono proprio ben chiari fin dall'inizio i motivi socio-politici che portano allo scontro fra la Federazione e l'impero del Nikan governato dall'Imperatrice che si pensa abbia il potere di ammaliare ereditato dalla sua Dea protettrice ossia la Vipera, e dai suoi 12 signori della guerra, perennemente in complotto fra di loro per entrare nelle grazie della loro sovrana.Il worldbilding non è eccessivamente complesso, e ci viene rappresentato con poche semplici pennellate in grado di dare al lettore un'idea che starà a lui poi sviluppare attraverso la sua immaginazione, in quanto sono davvero essenziali i passaggi descrittivi che l'autrice ci riserva.

Il libro in sè è suddivisibile in due parti, la prima è completamente dedicata all'esperienza formativa di Rin, la protagonista della nostra storia, che risulta essere una ragazza forte ed ostinata, in grado di fare scelte drastiche pur di perseguire i suoi obiettivi. Nella prima metà del libro la seguiremo prima mentre si prepara agli esami per l'ammissione all'Accademia militare dell'impero, motivata fortemente dalla voglia di scampare ad un matrimonio opportunistico che i suoi genitori affidatari volevano combinarle con un uomo anziano. Rin studia avidamente, e dimostra un coraggio spavaldo affrontando e schernendo Nezha, uno dei rampolli d'alta classe erede di una grande casata, rischierà quasi di essere espulsa, ma grazie al maestro Jiang riuscirà a trovare la retta via e ad avvicinarsi alla demologia, una materia che le insegnerà a mettersi in contatto con la sua dea, la fenice, che catalizzerà attravero il corpo di Rin tutto il suo potere distruttivo. In accademia incontrerà anche Altan e Kitay altri due personaggi che avranno un ruolo importante nelle vicende successive.

Certo è interessante capire come nasce il personaggio di Rin e come si evolve, ma è davvero troppo dedicare ben oltre 200 pagine (che euqivale più  meno a metà del libro) alla sua permanenza in questa accademia, lanciandosi in noiose descrizioni circa le figure e gli stili delle arti marziali che non verranno mai utilizzate in battaglia, perchè si, la vera guerra si combatte con spade, scudi ed altre armi di genere vario fino ad arrivare alle bombe fabbricate con il salnitro, e ovviamente come nel caso particolare di Rin, con la magia.

La seconda parte del libro diventa molto più interessante, in quanto finalmente inizia l'azione ed i personaggi che abbiamo conosciuto fin ora si trovano immersi fino ai gomiti nella vera guerra, la Kuang si lancia in descrizioni molto veritiere e sanguinarie riportando scene raccapriccianti e realistiche dei campi di battaglia, che portano il lettore ad arricciare le dita dei piedi e a comprendere quanto effettivamente il conflitto sia qualcosa di terribile anche a livello psicologico. In tal senso è possibile notare anche una sorta di involuzione del personaggio di Rin che tanto appare spavaldo nella prima parte, quanto timoroso nella seconda parte. Grazie al maestro Jiang ha imparato a controllare il potere distruttore della sua Dea, ma a causa della paura incontenibile, non riesce a tirarlo fuori e a sfruttarlo sul campo di battaglia così come fa il suo capitano Altan Trengsin, detentore come lei, del furore delle fiamme della fenice, con il quale riesce a risollevare le sorti delle battaglie in cui è coinvolto benchè la sua legione consti solo di una decina di elementi, tutti con dei particolari poteri, ma nessuno equiparabile al suo.

Gli altri componenti del gruppo dei Cike (è così che si chiama la legione di Rin) riescono a mettersi in contatto con i propri dei facendo uso di sostanze stupefacenti contenute nei semi di papavero (da qui appunto il nome del libro), pratica che invece il maestro di Rin le ha sempre sconsigliato di usare, a favore invece della meditazione, che è sicuramente meno immediata e non salva la vita sul campo di battaglia. Per cui Rin vive questo "dramma" di non saper scegliere tra gli insegnamenti che le ha lasciato il suo maestro, e  l'insistenza di Altan che la sprona continuamente ad utilizzare il suo potere come un'arma, e poco riconosciamo il temperamento forte che caratterizzava Rin nei primi capitoli del libro. Certo la crudeltà della guerra mina anche la psiche di chi la combatte e insinua la paura anche negli animi più coraggiosi, ma qui si perde tanto, troppo del personaggio che la Kuang ha minuziosamente creato nelle 200 e passa pagine iniziali.

In conclusione posso dire che è un fantasy sicuramente innovativo, sia per l'ambientazione che per i temi trattati, la crudezza di alcune scene lo rende certamente indicato per un pubblico adulto, lo stile è abbastanza scorrevole e se avesse dedicato meno tempo a raccontarci aneddoti davvero molto marginali per il dipanarsi della trama, lo sarebbe stato ancora di più.

Attendo con grande fervore il prossimo volume di questa saga, anche per capire se c'è una maturazione stilistica da parte dell'autrice che sicuramente racchiude in se un grandissimo potenziale.

Ringrazio Silvia Bernuzzi https://dicorviescrivanie.blogspot.com/ per aver organizzato questo evento, è la Mondadori per avermi inviato una copia omaggio del libro.

Di seguito trovate la locandina dell'evento in modo che possiate farvi un'idea più approfondita leggendo anche le recensioni delle mie colleghe:






lunedì 12 ottobre 2020

Thunderhead Neal Shusterman recensione



Titolo: Thunderhead
Autore: Neal Shusterman
Editore: Mondadori
Genere: Distopico
Volume 2 di 3 
Pagine: 396
Prezzo: 20.00€


Ciao lettori!

Oggi grazie all'evento organizzato da Beatrice di eynyspaolinibook in collaborazione con Mondadori, vi parlerò del secondo volume della Trilogia della falce di Neal Shusterman, qui potete trovare anche la recensione di Falce, il primo volume di questa saga che mi lascia sempre più perplessa. 

Accomodatevi sulle vostre poltone, letti, sedie o pavimenti  prendetevi una bella tazza di thè (o qualsiasi cosa voi vogliate, oggi offro io!) e iniziamo questa dissertazione con la trama del libro:

In un mondo che ha sconfitto fame, guerre e malattie, le falci decidono chi deve morire. Tutto il resto è gestito dal Thunderhead, una potentissima intelligenza artificiale che controlla ogni aspetto della vita e della società. Tranne, appunto, la Compagnia delle falci. Dopo il loro comune apprendistato, Citra Terranova e Rowan Damisch si sono fatti idee opposte sulla Compagnia e hanno intrapreso strade divergenti. Da ormai un anno Rowan si è ribellato ed è fuggito, diventando una vera leggenda: Maestro Lucifero, un vigilante che mette fine alle esistenze delle falci corrotte, indegne di occupare la loro posizione di privilegio. Di lui si sussurra in tutto il continente. Ormai divenuta Madame Anastasia, Citra è una falce anomala, le sue spigolature sono sempre guidate dalla compassione e il suo operato sfida apertamente il nuovo ordine. Ma quando i suoi metodi vengono messi in discussione e la sua stessa vita minacciata, appare evidente che non tutti sono pronti al cambiamento. Il Thunderhead osserva tutto, e non gli piace ciò che vede. Cosa farà? Interverrà? O starà semplicemente a guardare mentre il suo mondo perfetto si disgrega?

L'ambientazione resta la stessa, ma viene gradualmente ampliata in quanto Shusterman ci mostra qualche scorcio in più relativo alla società in cui si ambienta la nostra storia. Scopriamo che il mondo creato dal Thunderhead non è poi così perfetto, in quanto ci sono persone chiamate i Loschi, che non riescono proprio ad adattarsi alle regole, e le infrangono di continuo, la punizione per questo è l'emarginazione, la discriminazione, e l'impossibilità di colloquiare direttamente con il Thunderhead.
Inoltre troviamo anche la figura dei Nimbus, che sono una sorta di agenti di governo, che sono messi lì per creare un'interfaccia fra gli umani ed il Thunderhead, i quali si occupano di compiti abbastanza inutili, in quanto è sempre l'incontrastata intelligenza artificiale a regnare su tutto.
In questo libro, ci viene data anche qualche spiegazione in più relativa proprio al perchè sono stati apportati dei cambiamenti nella società mettendoli in contrasto con l'epoca mortale, quello che fra tanti lascia più spiazzati è il motivo per il quale non viene operato un controllo delle nascite, piuttosto che creare una compagnia ad hoc, e addirittura super partes, che si occupi di regolare l'incremento della popolazione: bhè si tratta solo della promessa che il Thunderhead ha fatto all'umanità di preservare la libertà degli individui, che però, per dirne una, non sono liberi di poter morire definitivamente come gli pare e quando gli pare, vedi per esempio i Tonisti che sono costretti a dar fuoco ai loro corpi prima che arrivino i droni-ambulanza per la rianimazione.

[...] La prima sarebbe infrangere il mio giuramento di assicurare le libertà individuali e arginare le nascite. Questo non è fattibile, perchè sono incapace di infrangere un giuramento. Dunque, non è possibile imporre un tasso di natalità. 

Per quanto concerne i personaggi ci sono parecchie cose da dire, intanto il libro riparte esattamente da dove si è fermato il capitolo precedente, Citra è stata investita falce e ha preso il nome di Madame Anastasia e continua ad essere la pupilla di Madame Curie, Faraday è ancora dato per morto, ma in realtà è impegnato in una ricerca particolare che non è possibile svelare senza dire troppo in merito all'evoluzione della trama, e ritroviamo anche Rowan che è diventato il giustiziere mascherato della situazione, che si occupa di uccidere tutte le falci che risultano secondo lui corrotte.
Ma abbiamo due new entry davvero interessanti: il primo e Greyson Tolliver, un ragazzo che fin da piccolo, è stato allevato dal Thunderhead, perchè i suoi genitori non hanno mai desiderato occuparsi di lui. Ama moltissimo l'intelligenza artificiale che lo ha aiutato tanto da decidere di iscriversi all'accademia per diventare un agente Nimbus e servirlo a vita, ma i piani del Thunderhead per lui saranno ben diversi.
Altro protagonista indiscusso e fin troppo presente di questa storia è appunto il Thunderhead, che si fa narratore delle vicende, protagonista, e Piero Angela della situazione. Nel primo volume c'erano degli intermezzi creati dai diari delle spigolature dei vari personaggi che si alternavano, mentre invece questa volta sono i pensieri del Thunderhead che spadroneggiano, risultando spesso ripetitivi e non sense.
Se da un lato è interessante capire come si è arrivati dall'epoca mortale alla condizione di cui ci racconta Shusterman, nelle parti dedicate al Thunderhead si ritrova solo un'elogio continuo delle proprie capacità  che lo rendono QUASI onnipotente, concetto già di per sè contraddittorio in quanto o si è onnipotenti o non lo si è, non può esistere un "quasi".

E' grazie alla sua presenza che i buchi di trama presenti in questa trilogia si ampliano piuttosto che restringersi, nonostante ci siano dei piccoli tentativi di appianare le situazioni e renderle plausibili, siamo ben lungi dalla coerenza.
 Oltretutto, lo stile di Shusterman, così freddo e distaccato, non consente di empatizzare realmente con i personaggi, che scorrono tra le pagine, senza sollevare alcun tipo di emozione a chi legge le loro storie.

Anche la stessa struttura di questo volume mi ha lasciata abbastanza perplessa, perchè riprende esattamente quella del primo, con anche gli stessi colpi di scena applicati ovviamente a personaggi diversi. Non c'è climax, le vicende vengono raccontate in maniera piatta e distaccata, non concedendo al lettore di gustarsi le situazioni in corso e, come per il primo, tutta l'azione si concentra negli ultimi capitoli. Indubbiamente, è un libro estremamente scorrevole e ricco di colpi di scena che si legge in pochissimo tempo, come Falce, va preso per quello che è e non bisogna far caso alle parti in cui la narrazione è forzata per le esigenze di trama.

In conclusione posso dire che, sono comunque portata a leggere l'ultimo volume proprio per capire come andrà a finire questa saga che presenta non poche imperfezioni, ma che si fa comunque leggere per la particolarità degli argomenti trattati, aggiungo inoltre che Shusterman in questo volume, si è un pò sbottonato, movimentando il tutto con molta più azione e tanto trash, soprattutto sul finire.

Nell'attesa del terzo ed ultimo capitolo della stroria, vi invito a leggere le altre recensioni, di seguito la locandina dell'evento:


martedì 6 ottobre 2020

Heartstopper vol 2 recensione



Vol. 2 di 3
Autore: Alice Oseman
Tipologia: Graphic Novel
Genere: Romance - Young Adult
Editore:Mondadori collana Oscar Ink
Costo: 17,00 euro

Ciao a tutti lettori,

Oggi torniamo a parlare di Heartstopper in occasione dell'uscita del secondo volume, pubblicato dalla Mondadori, nella collana Oscar Ink.

Per chi non lo sapesse, Heartstopper è una graphic novell scritta da Alice Oseman, che tratta di argomenti a tema LGBT, ma non solo.
La pubblicazione di questi tre volumi, ha superato diversi traguardi, i protagonisti di questa novell erano già presenti in altri lavori della Oseman, che ha poi deciso di scrivere qualcosa solo per loro. E' partita da wattpad e successivamente, è riuscita a farsi strada grazie ad una campagna lanciata su Kickstarter, fino ad arrivare oggi fra le nostre mani.

I volumi si presentano in una veste grafica davvero deliziosa, le copertine al tatto sembrano vellutate e le pagine colorate aggiungono quello stile particolare che ormai contraddistingue un pò tutte le edizioni Oscar Vault.


Questo secondo volume, devo dire, mi è piaciuto anche molto più del primo, in quanto tratta del coming out e della diversità di genere, con una delicatezza davvero disarmante.
Scorrendo le pagine di questo fumetto, vediamo evolversi gli stati d'animo dei nostri protagonisti, Charlie e Nic, che affronteranno un pò tutte le fasi che, più o meno, vengono affrontate dai ragazzi e dalle ragazze che scoprono di avere orientamenti sessuali diversi.

Si parte con la paura della scoperta di una sessualità diversa, ma non per questo sbagliata, i sentimenti che legano i due ragazzi infatti, sono di una profondità che li sbalordisce entrambi, ed è proprio grazie alla forza del loro legame e al loro incrollabile coraggio, che riusciranno a farsi strada.
Viene anche affrontato il tema del bullismo di cui non ho molto apprezzato lo sviluppo, in quanto è vero che il bullo di turno va affrontato, ma arrivare alle mani non è mai la reazione giusta, neppure quando l'esasperazione raggiunge livelli alti, ed in un racconto che vuole ergersi un pò a romanzo di formazione, mi è sembrato fuori luogo.

Anche la storia in se è eccessivamente edulcorata, le cose non sono sempre così facili come le mostra la Oseman per i ragazzi che si trovano ad affrontare una simile esperienza. Sicuramente è un faro di speranza che si accende per mostrare come dovrebbero andare le cose, un espempio che possa spingere qualcuno, ad afferrare la propria vita con coraggio per affermare la propria personalità, e magari cambiare lo stato attuale delle cose.

Ciò non toglie che molte tavole fanno venire le lacrime agli occhi, e spesso mi sono ritrovata a pensare come sia possibile che ci siano persone in grado di rifiutare o criticare amori così belli, solo perchè esistono tra persone dello stesso sesso.

In conclusione, mi sento di consigliare la lettura di Heratstopper un pò a tutti, è importante conoscere ciò che viene etichettato come diverso dalla massa, perchè solo conoscendo le cose impariamo ad accettarle e a com-prenderle.

Ringrazio Alessandra per aver organizzato questo evento bellissimo, e la Mondadori per la copia cartacea davvero incantevole.
Vi do appuntamento alla prossima lasciandovi la locandina per andare a leggere le altre recensioni scritte per l'evento.
Cliccando qui potete leggere la recensione del primo volume.




sabato 3 ottobre 2020

Recensione Medioevo Elvio Ravasio

 


Autore: Elvio Ravasio
Editore: Gribaudi
Genere: Fantascienza/Distopico
Prezzo: 16,90 euro


Ciao Lettori,

vi siete  mai trovati nella condizione, di dover iniziare la lettura di un nuovo libro, ma di non sentirvi attratti da un genere in particolare? Prediligete il fantasy, ma vi piacciono anche letture fantascientifiche con risvolti distopici? Ebbene Medioevo di Elvio Ravasio è il testo adatto agli eterni indecisi!

Bando alle ciance, vi lascio una brevissima sinossi in modo che possiate avere un'idea di quello di cui vi andrò a parlare nelle prossime righe:

Anno 2354, città stato di Vertoria.

In un’era in cui l’immortalità appartiene a una casta elitaria e le differenze sociali logorano un sistema ormai vicino al collasso, dove l’insensato uso della tecnologia portò alla devastazione geologica del pianeta, gli Antichi controllano da otto secoli il potere assoluto. Da burattinai scaltri e perversi, reggono i fili di un equilibrio sempre più precario manovrando governi fantoccio. Soggiogando un popolo incapace di reagire e relegato ai margini di un tessuto societario ormai in cancrena.

Un efferato omicidio e un ingiustificato rapimento, innescheranno una concatenazione di insoliti eventi. Tiran, un mago di 800 anni e Ann, una giovane strega, uniranno le loro forze per rovesciare il regime, contrapponendo i propri poteri ai corpi potenziati dei biocyborg a capo dell’esercito di Vertoria. L’intervento degli Antichi cercherà di rendere vani i loro tentativi ma, l’insurrezione innescata da feroci atti di crudeltà e manipolata da poteri occulti, sconvolgerà i loro piani.

Un viaggio a ritroso nel tempo rimane l’unica alternativa per rimediare a un futuro senza futuro, ma la tecnologia che lo renda possibile non è ancora stata inventata.


Credits by https://www.elvioravasio.com/

Medioevo, è un libro davvero particolare in quanto è difficile inquadrarlo perfettamente in un genere letterario, l'ambientazione è di certo fantascientifica, ci troviamo nel 2354 in un futuro tecnologicamente molto avanzato, in cui l'uomo è riuscito a prendere il sopravvento sulla natura, costruendo città enormi dotate di ogni genere di impianti che consentono di controllare tutto nei minimi dettagli. Le varie città poi sono suddivise in distretti, ognuno dei quali sopperisce a determinate funzioni di vitale importanza per tutti gli abitanti, come ad esempio coltivare il cibo, estrarre il ferro ed altri minerali utili per le varie costruzioni, la produzione tessile e così via. La povertà dilaga e l'unico distretto dove si vive degnamente, è quello in cui risiedono i governanti della città-stato di Vertoria. 

E' proprio nel descrivere l'impostazione della società che il romanzo cambia nuovamente collocazione, avvicinandosi al genere distopico. L'autore ci racconta di un governo che mira a creare una società utopica in cui le coscienze degli individui vengono sedate attraverso una parvenza di benessere. La pace viene mantenuta, le pance riempite, le persone hanno la sensazione che tutto vada per il meglio. Ma è davvero così se buona parte della popolazione vive nella miseria, e sono tutti costantemente posti sotto un gravoso regime militare che coercizza e sopprime qualsiasi tentativo di insurrezione?

Anche gli esponenti del governo, sono in realtà dei fantocci alle spalle dei quali si nascondono coloro che realmente muovono tutti i fili delle sorti del popolo. Si tratta di una casta di antichi maghi, che è riuscita a trovare il segreto per l'immortalità e dai tempi più antichi, probabilmente dal Medioevo, manipola i reggenti che si sono susseguiti, dirigendo e facendo mutare la società a loro piacimento.

Per evitare che qualcuno possa sovvertire il corso degli eventi che loro hanno stabilito, cercano e sterminano tutti i maghi e le streghe che riescono a stanare con l'ausilio dei Biocyborg, umani i cui corpi sono stati modificati a tal punto da renderli delle macchine perfette e letali.

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I protagonisti di questa mirabolante avventura sono davvero ben caratterizzati ed interessanti. Ann è una ragazza di 21 anni forte e spregiudicata, con un carattere di ferro che la aiuterà ad affrontare cose ben più grandi di lei, iniziando dalla tragica perdita della madre sino ad arrivare alla modifica del suo intero essere con l'aiuto di Tiran. Quest'ultimo è un potente ed antico mago, di indole molto egoista, che è mosso dall'amore e dalla vendetta, è disposto a innescare una rivolta pur di perseguire i suoi interessi.

Anche i personaggi secondari vengono curati nei minimi dettagli, e considerando la mole del volume che consta di sole 439 pagine, ed è autoconclusivo, denota la grandissima bravura dell'autore che non perde mai di vista la trama principale della sua storia. Tutto si incastra alla perfezione, e non si trova una sola pagina inutile all'interno di questo volume, sintomo di un lavoro di editing fatto come si deve.

Molto interessante è anche il modo di mescolare il passato qui rappresentato dalla magia, con il futuro impersonato dalla tecnologia in una continua contrapposizione che ci accompagnerà per tutto il racconto e che si presenta anche sotto forma visiva nell'accurata edizione del libro. La carta utilizzata per la stampa e doppia e rigida sembra quasi di stare leggendo di raggi laser, cyborg e pistole, su una antica pergamena. Inoltre anche lo stesso titolo è in contrapposizione su una copertina che rappresenta l'immagine, quantomai futuristica, della città di Vertoria.

Inoltre il libro al suo interno è corredato da meravigliose illustrazioni, a cura di Fabio Porfida, Livia De Simone e Gaia Pace che di sicuro impreziosiscono un'edizione davvero stupenda targata Gribaudi.

In conclusione mi sento di consigliare Medioevo a tutti gli appassionati del genere fantascientifico, ma anche agli amanti del fantasy che vogliono provare qualcosa di nuovo, tenendo un piede ben saldo nella narrativa a loro cara.

E' un romanzo coinvolgente ricco d'azione estremamente scorrevole e dinamico, muta sotto gli occhi del lettore al voltare di ogni pagina, impossibile prevedere qualsiasi mossa dei personaggi, vi terrà con il fiato sospeso fino all'ultima pagina.

Ringrazio Luca Terlizzi di Recensioni autentiche per la copia e per avermi dato la possibilità di leggere questa piccola perla che probabilmente non sarei mai riuscita a scovare in questo mare di libri.





giovedì 1 ottobre 2020

Come è cambiata l’idea del “mondo che verrà” nella letteratura


 

La fantascienza è un genere letterario, che è in grado di trascinare il lettore all'interno di nuovi mondi viaggiando in altre galassie, a bordo di navicelle spaziali ultra tecnologiche, ed incontrare forme di vita diverse dalla nostra.

Il binomio tra scienza e fantasia nasce i primi anni del 900', è un periodo durante il quale la scienza fa passi da gigante, e l'incremento della produzione narrativa di questo genere va a braccetto con lo sviluppo di studi scientifici nei vari campi, quali la biologia, la tecnologia, e la medicina.

Sicuramente Huxley con l'opera Il mondo nuovo (trovate una recensione approfondita qui), può definirsi il padre della letteratura fantascientifica, il quale nel 1932 scrive di un futuro in cui la tecnologia, consente di viaggiare su dei piccoli velivoli in grado di coprire grandi distanze in poche ore, e in cui le nascite avvengono solo grazie alla fecondazione in vitro e non più tramite gestazione.

Attraverso questo processo è prossibile stabilire in anticipo, in base al tipo di cure, sia il sesso che il grado di intelligenza di un individuo, applicando un controllo totale sia sulle nascite, che poi sulle coscienze dei futuri neonati che subiranno un processo di condizionamento mentale che li piegherà completamente al volere del governo. Huxley ha sempre amato la scienza ed il progresso in quanto è esso stesso un medico mancato che è sempre stato attorniato, anche in famiglia, da persone con una grande propensione per queste materie. Fu proprio lui, uno dei primi, a creare una fusione fra narrativa e scienza, dando vita alle sue opere estremamente futuristiche.

Per cui se da un lato il lettore viene condotto a sognare di viaggiare nell'universo, esplorare nuove galassie, conquistare nuovi pianeti, dall'altro una storia di fantascienza ha davvero successo solo quando richiama elementi di realismo propri del periodo storico nel quale l'autore si trova a scrivere.

Ad esempio nei primi anni 30' con l'affermarsi del fenomeno della produzione in serie e dunque con l'avvento delle catene di montaggio, iniziano a comparire le prime storie in cui protagonisti, o meglio, antagonisti, sono i robot.

I cambiamenti sociali del periodo storico subito successivo invece, hanno dato lo spunto per le famosissime invasioni aliene di Cronache marziane di Ray Bradbury, il cui tema principale è la scoperta di una nuova dimensione nella quale vivere in maniera molto più semplice eliminando così ogni forma di violenza, discriminazione e corruzione, che hanno reso la terra un pianeta invivibile. Pertanto l'uomo insegue questo sogno di redenzione, fino ad approdare su Marte, dove sperano di creare una vita migliore. Qui invece, entrano in contatto con il popolo marziano, che dominerà gli uomini, grazie al loro potere che consiste nel leggere i desideri più reconditi dell'animo. Pertanto l'uomanità resterà intrappolato nell'illusione marziana, addirittura dimenticando di essere pionieri su un territorio alieno.

Nell'arco del tempo dunque, le condizioni sociali che si riflettono nella produzione della narrativa


fantascientifica mutano: in opere come appunto Dormire in un mare di stelle, l'uomo ha deciso di espandersi per arginare il problema della sovrappopolazione e sono alla ricerca di tecnologie che li spingano sempre più lontano. In questo caso non è più solo la società a spaventare, ma è madre natura che spinge l'uomo, per poter sopravvivere.

Un altro tema fondamentale, specchio della società attuale, che viene affrontato in questo libro, è la paura del "diverso".

La protagonista, Kira, si trova in una situazione nella quale il suo corpo cambia aspetto esteriore, lei ha paura di se stessa, non si piace non si riconosce allo specchio, e questo la porta ad isolarsi a non concedersi il lusso di creare rapporti umani, un pò per paura di danneggiare il prossimo, ma anche perchè non si sente in sintonia con se stessa. Nell'arco della narrazione, però, inizia ad adattarsi alla sua situazione a conviverci e a scoprire quali sono i punti di forza, sui quali può far leva per migliorare la sua condizione, quando inizia ad accettarsi, dissiperà la diffidenza ed imparerà nuovamente a rapportarsi agli altri.

Anche gli alieni che invadono e sterminano, alla fine si riveleranno essere allo stesso modo vittime come gli umani, di una serie di pregiudizi.

Tutto questo è perfettamente aderente alla società attuale, in cui la paura del diverso è portata allo stremo, e Paolini traduce questa piaga in termini fantascientifici, così come i suoi predecessori hanno prima di lui, rendendo la sua storia quanto mai attuale e tangibile.

Il nostro appuntamento breve ma intenso termina qui, ringrazio moltissimo Alessandra di Raggywords per aver organizzato questo bellissimo evento, e la Rizzoli per avermi concesso il privilegio di leggere Dormire in un mare senza stelle in anteprima, alla prossima!