Bentornat3 sul mio blog, prendete una bella tazza di caffé e accomodatevi, perché oggi parleremo di Addendum alla proposta di legge di autodeterminazione degli oggetti, un bellissimo racconto lungo scritto da Sephira Riva e pubblicato da Delos Digital, che ringrazio per avermi fornito una copia digitale e per aver organizzato questo Review party.
Di seguito vi lascio una breve sinossi in modo che possiate farvi un'idea di ciò di cui vi parlerò più avanti:
Uno sgangherato laboratorio di ricerca nelle isole Svalbard. Una macchina per il controllo del clima che fa grandinare nei corridoi. Un trio di giovanǝ ricercatorǝ con un incarico impossibile: il reverse engineering di un manufatto extraterrestre, commissionato da alieni incorporei (anzi: alien* incorpore*, perché non conosciamo il loro sesso). Cos’è il reverse engineering? E che aspetto ha un alieno incorporeo? La geniale autrice esordiente Sephira Riva gioca con i topoi della fantascienza e con il linguaggio inclusivo, per raccontarci la storia più surreale mai apparsa su Futuro Presente.
Addendum è un bell'esempio di come la narrativa inclusiva non possa rappresentare un limite, né per chi legge né per chi scrive, e può essere applicata a qualsiasi genere letterario.
Riva non si limita solo all'utilizzo dei caratteri tipici di questa nuova necessità stilistica ossia la ə (o Schwa), l'* o il 3 per neutralizzare l'uso del maschile e del femminile, ma estende il suo abbraccio inclusivo anche ai suoi personaggi.
Nadia, Ahmed, Ena e Paco costituiscono un gruppo di scienziati simpatico ed eterogeneo per nazionalità, genere, corporatura e disagi vari.
Ena é una donna corpulenta di origini greche, Nadia invece é gender fluid qualche mattina si sveglia femmina, altre maschio. Ahmed é un musulmano praticante e neuro-atipico, che pur trovandosi al Circolo Polare Artico, non perde il fuso orario di La Mecca per le sue preghiere, e Paco é quello troppo buono, troppo bello e troppo figo per non essere odiato dai suoi colleghi scienziati.
Ci si affeziona subito a questa banda di matti, perché Riva é stata in grado di renderli estremamente realistici pur facendone quasi una rappresentazione macchiettistica, che per chi invece é del mestiere, non si discosta poi troppo dalla realtà.
Ahmed è musulmano e neuro-atipico. Certe volte si alza di scatto dalla sedia con un grido e gli ci vuole un po’ per calmarsi, perché la sua testa va in loop. Succede nei momenti di forte stress, e loro sono costantemente stressati: hanno contratti della durata di sei mesi, sono in pochi e trascorrono troppe ore di fronte al computer.
(Un gentile bip ogni quindici minuti ricorda di battere le palpebre per evitare la secchezza agli occhi.)
Condisce il tutto un'ambientazione canonica, perché dove si può mai trovate un laboratorio che analizza reperti alieni, se non in in un continente Artico?
Anche se, con piccoli tocchi qua e là, ha anche saputo rendere riconoscibile il world Building da lei ideato.
Lo stile di Riva è ironico e scorrevole, ricchissimo di una varietà di termini tecnici che denotano un'ottima conoscenza della materia di cui si sta parlando, non a caso lei è un'ignegniere chimico e la sua formazione traspare prepotente, rendendo il tutto scientificamente molto accurato.
Un difetto a questo racconto bisogna pur trovarlo, ed è decisamente il fatto di essere troppo breve. La conclusione geniale e divertente, fa venire voglia di averne ancora e lascia il palato della mente del lettore solleticante ma all'asciutto.
Quindi in conclusione, questo racconto breve fa per voi se:
- Volete leggere qualcosa che sia scritto con uno stile inclusivo peró non vi va di affrontare letture ben più lunghe.
- Vi piace l'umorismo stile Gaiman
- Siete ricercatori squattrinati che pensano di essere messi male o stressati per il lavoro.
- Avete voglia di qualcosa di bello, e ben scritto a un piccolo prezzo.
Ringrazio ancora la Delos Digital per questa bellissima opportunità, di seguito trovate una locandina, dove potrete trovare gli altri blogger che vi parleranno di Addendum e qualche bella iniziativa, come ad esempio la diretta sul linguaggio inclusivo che avrà luogo sulla pagina Instagram @moedisia , durante la quale avrete modo di conoscere, Sephira Riva.
A presto e Virtual Hugs a tutt3
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