Bentrovati cari lettori,
questo è un anno che si sta dimostrando un pò fiacco dal punto di vista di nuove letture interessanti. Di recente sono usciti davvero tanti titoli che sembravano promettere fuochi d'artificio ed invece si sono rivelati essere solo fuochi di paglia.
Fortuna che c'è la Bardugo a regalarci qualche gioia, grazie a Mondadori, sono stati pubblicati gli ultimi due capitoli della sua trilogia d'esordio meglio conosciuta come Grisha Trilogy. Per chi ancora non lo sapesse, in questa saga sono contenuti eventi precedenti alla dilogia di Sei di corvi, che essendo appunto un lavoro postumo, risulta essere ben più maturo della Grisha Trilogy, che per quanto bella, contiene comunque qualche imperfezione dovuta all'inesperienza.
La scelta di Mondadori di pubblicare tutti i e tre i libri in maniera così ravvicinata, è sicuramente dettata dal fatto che il 24 Aprile verrà pubblicata su Netflix la serie televisiva ispirata a questa saga, e dunque perchè non cavalcare l'onda?
Nell'attesa di sapere se questa nuova produzione Netflix sarà un successone o un flop, io mi sono portata avanti e ho letto anche gli altri due libri della trilogia ossia Assedio e Tempesta e Rovina e Ascesa, oggi ci concentreremo sul primo dei due, di cui di seguito troverete la trama:
Ricercata per tutto il Mare Vero, perseguitata dal senso di colpa per le vite spezzate a causa sua nella Faglia d'Ombra, Alina, la potente Evocaluce, sta cercando di ricostruirsi una vita con Mal in una terra dove nessuno è a conoscenza della sua vera identità. Tuttavia, questo dovrebbe averlo imparato, non si può sfuggire al proprio passato. Né, soprattutto, ci si può sottrarre per sempre al proprio destino. L'Oscuro infatti, che non solo è sopravvissuto alla Faglia d'Ombra ma ha acquisito anche un terrificante nuovo potere, è più determinato che mai a reclamare per sé il controllo della Grisha ribelle e a usarla per impossessarsi del trono di Ravka. Non sapendo a chi altri rivolgersi, Alina accetta l'aiuto di un alleato imprevedibile. Insieme a lui e a Mal combatterà per difendere il suo paese che, in balia della Faglia d'Ombra, di un re debole e di tiranni rapaci, sta andando rapidamente in pezzi. Per riuscirci, però, l'Evocaluce dovrà scegliere tra l'esercizio del potere e l'amore che pensava sarebbe stato sempre il suo porto sicuro. Solo lei infatti può affrontare l'imminente tempesta che sta per abbattersi su Ravka e nessuna vittoria può essere guadagnata senza sacrificio. Finché l'Oscuro vivrà – questo Alina lo sa bene – non esisterà libertà per il suo paese. Né per lei. Forse, dopo tanti tentennamenti, è infine giunto il momento di smettere di scappare e di avere paura. Costi quel che costi.
Dunque per quanto riguarda lo stile di scrittura della Bardugo e l'ambientazione, non c'è nulla da aggiungere a quanto già detto nella recensione di Shadow and Bone, il primo capitolo della saga il cui articolo dedicato potere ritrovarlo cliccando qui.
In Assedio e Tempesta, ritroviamo Mal e Alina leggermente più maturi rispetto a quando li avevamo lasciati. Alina è molto più consapevole del suo potere e della forza che risiede in esso, anche se ha ancora difficoltà ad accettarlo, c'è un forte lavoro di introspezione sulla sua figura in questo libro, che ci aiuta a capire il perchè di molte scelte della nostra eroina, ma che rende la narrazione a tratti un pò lenta. Mal invece finalmente riscuote dal torpore i sentimenti che prova per Alina, e mentre lei matura sotto tanti aspetti, lui invece quasi regredisce perchè nonostante dica di amarla, più lei diventa potente, più lui si sente inadeguato a starle accanto, diventando anche abbastanza castrante per la sua amata.
L'Oscuro nel frattempo è diventato più potente, ma in questo libro, non gioca da protagonista, sono si le sue azioni a indirizzare l'andamento della trama, ma non è una presenza forte come nel primo libro.
Questa "mancanza" viene sopperita alla grande dall'introduzione di Nikolai, un personaggio che è impossibile non amare. Un uomo estremamente arguto, e dalle mille sfaccettature, la sua ironia e i plot twist che è in grado di creare sono un vero toccasana per la narrazione, che senza di lui sarebbe stata estremamente piatta.
In conclusione posso dire che forse questo è il volume meno accattivante dei tre, ma decisamente non inutile, se solo si pensa al fatto che ci viene introdotto un personaggio fondamentale come Nikolai, e prepara il terreno allo scoppiettante finale di saga che non mancherà di tantissimi colpi di scena, e di cui vi parlerò domani.
Ho un solo commento:
RispondiEliminaN I K O L A I
Si sa che a volte i libri di mezzo sono un po'... di mezzo! Però nel complesso mi attira molto questa trilogia anche se non sono proprio sicura che sia nelle mie corde... so che è un mondo molto particolare!
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