giovedì 9 luglio 2020

Recensione Crescent City Sarah J. Maas







Crescent City -  La casa di Terra e Sangue
Autore: Sarah J Maas
Traduzione: Vanessa Valentinuzzi
Casa Editrice: Mondadori
Prezzo:19,90
Pagine: 708
Vol. 1 di 3


Ciao Lettori!

Oggi parleremo di Crescent City, il primo libro della nuova trilogia di Sarah J Maas che ho avuto l'opportunità di leggere in anteprima grazie all'evento organizzato da Beatrice Coviello alias https://eynyspaolinibook.blogspot.com/  e Yelena Zerulo alias https://lalibreriadiyely.blogspot.com in collaborazione con Mondadori.

Iniziamo col dire che l'approccio alla lettura di questo libro è importante: aspettarsi qualcosa di strutturato, con delle tematiche importanti o argomenti di spicco è sicuramente fuori luogo. Questa è una lettura da svago, con una grande dose di trash adatta ad un pubblico adulto, ottima per intermezzare letture più corpose. E' sconsigliabile alle persone sensibili a temi quali: femminismo, pari opportunità o, più ampiamente, alle tematiche di genere, perchè purtroppo la Maas non è certamente portatrice di esempi positivi, in quanto questo libro è ricco di elementi disturbanti sotto questo punto di vista.

Di seguito trovate la trama in modo che possiate farvi un'idea di quello di cui andremo a parlare successivamente:

Ventitré anni, mezza Fae e mezza umana, Bryce Quinlan ha una vita perfetta: di giorno lavora in una galleria d’arte e di notte passa da una festa all’altra, senza problemi e senza preoccupazioni. Quando però una brutale strage scuote profondamente Crescent City, la città in cui vive, e Bryce perde una persona a lei molto cara, il suo mondo crolla in mille pezzi lasciandola disperata, ferita e molto sola. Adesso non cerca più il divertimento, ma un oblio in grado di farle dimenticare i terribili fatti che hanno cambiato la sua vita per sempre. Due anni dopo l’imputato è finalmente dietro le sbarre ma, tutt’a un tratto, i crimini ricominciano e Bryce è decisa a fare tutto il possibile per vendicare quelle morti. Ad affiancarla nelle indagini arriva Hunt Athalar, un famoso angelo caduto, prigioniero degli arcangeli che lui stesso aveva tentato di detronizzare. Le sue grandi capacità e la sua forza incredibile sono utilizzate all’unico scopo di eliminare i nemici del suo capo. Quando però si scatena il caos in città, Hunt riceve una proposta irrinunciabile: aiutare Bryce a trovare l’assassino e riconquistare, in cambio, la sua libertà.
Quando Bryce e Hunt cominciano a scavare in profondità nel ventre di Crescent City, scoprono un potere terrificante e oscuro che minaccia tutto e tutti, e vengono travolti da una passione irrefrenabile, che potrebbe renderli entrambi liberi, se solo lo volessero.

Fonte: Janae Pinterest
Crescent City si colloca sicuramente nella categoria Urban Fantasy, tutto si ambienta all'interno della città di Lunathion, polietnica, ricca di storia e di divertimenti di ogni tipo: locali alla moda, droga  ed un' amministrazione corrotta, fanno da sfondo alle vicende dei protagonisti.
Ci si ritrova a leggere di un governo totalitario e crudele, in cui la schiavitù è ben lungi dall'essere abolita, il tutto calato all'interno di una struttura sociale molto complessa, composta da quattro Case principali nelle quali vengono raggruppate le varie razze per elemento di appartenenza, nello specifico: terra, acqua, aria e ombre.
A capo delle Case troviamo 4 regnanti, che a loro volta sono sotto il controllo di un Governatore che a sua volta è sotto il comando di 7 antichissimi Angeli che al mercato mio padre comprò...
Le informazioni inerenti al worldbilding che la Maas dissemina tra le pagine, sono davvero molto frammentate ed inizialmente confondono il lettore sul ruolo preciso che ognuna di queste figure occupa nel contesto che descrive.

Senza dubbio non gioca a favore della chiarezza la sua scrittura maldestra, che sembra non sia stata soggetta ad un editing attento in quanto spesso ci sono frasi sconnesse, periodi completamente decontestualizzati e descrizioni che non coincidono (clamoroso un punto in cui viene descritto minuziosamente il vestito della protagonista, che neppure due righe dopo, si trova ad estrarre il cellulare dalla tasca dei jeans!). Inoltre quando non è chiaramente reso noto il soggetto della frase, si fa non poca fatica a capire di chi sia il point of view di cui si sta leggendo, e il più delle volte conviene procedere per capire bene le informazioni, piuttosto che ritornare su ciò che si è già letto.
A completare un quadro sufficientemente disastroso dal punto di vista stilistico, si aggiunge la scelta di un linguaggio estremamente scurrile. Probabilmente l'intenzione era quella di rendere più realistici i dialoghi ma, sfortunatamente, si è fatta prendere troppo la mano rendendoli spesso elemento disturbante anzicchè goliardico, soprattutto perchè si tratta quasi sempre di uscite a sfondo sessuale spesso molto offensive e sessiste, dove anche l'utilizzo di un rossetto rosso da parte di una donna assume un significato deplorevole, in quanto associato alla fellatio.

Anche i personaggi risultano essere estremamente stereotipati, tutti i protagonisti di sesso maschile sono belli in modo assurdo e sembra acquisiscano valore solo perchè posseggono muscoli da paura o visi perfetti (Derek Zoolander sei tu?), sono tutti potenti guerrieri letali, ma chi salverà le sorti di tutti loro? La protagonista principale (ovviamente) bellissima (anche lei), sottoposta alla sorveglianza costante dei sicari più abili perchè indifesa e senza poteri. Alla fine però, proprio lei, subisce un overpower e diventa all'improvviso la più abile combattente, che fa sfigurare tutti gli altri, riuscendo dove molti hanno fallito, diventando la versione femminile di Rambo l'immortale.

Pertanto, avendo personaggi così poco particolari, anche la trama si sviluppa lentamente, non mancano di certo le incongruenze, qualche colpo di scena c'è ma non è poì così eclatante, tutto si concretizza nelle ultime 200 pagine, mentre le precedenti 500 si focalizzano molto di più nell'approfondire la ship, immancabile, stucchevole e scontata. Poche invece le scene di sesso per cui la Maas è molto famosa.

In conclusione è difficile scegliere un target al quale consigliare questo libro: non è ben scritto, non è interessante, poco coinvolgente, pressochè scontato. E' difficile trovare anche un solo lato positivo,
però devo dire che se si intraprende questa lettura seppellendo lo spirito critico in una cassa piombata sotto almeno 3 metri di terra, diventa anche divertente in quanto alcune situazioni sono talmente tanto trash da sfociare nel ridicolo. Quella fra tutte che mi ha fatto ridere di più, è stata una scena in cui i protagonisti erano immersi in un momento di intimità:

[...] "Che Urd mi protegga" pensò. Gli afferrò il ca**o, provocandogli un verso di piacere. <<Sia lodato il ca**o>> sussurrò lui contro il collo di lei, provocandole una risata. [...]
 Un altro punto a favore di Crescent City è dato dal fatto che questo volume, è quasi autoconclusivo, il finale lascia sicuramente spazio a dei seguiti, ma è molto esaustivo, per cui potrebbe essere ideale per chi volesse cimentarsi per la prima volta con questa autrice molto discussa.

In ogni caso vi invito a leggere le recensioni delle mie colleghe d'evento che usciranno nei prossimi giorni, così da potervi fare un'idea più completa, di seguito vi lascio la locandina con le date e i blog:









2 commenti:

  1. Bellissima recensione, la penso esattamente come te. Mi hai letteralmente tolto le parole di bocca.

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  2. Io non riuscirei mai a fare una recensione della Maas, non saprei da dove cominciare! Invece tu hai reso benissimo l'idea "che Urd mi protegga!" 😂

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