giovedì 1 ottobre 2020

Come è cambiata l’idea del “mondo che verrà” nella letteratura


 

La fantascienza è un genere letterario, che è in grado di trascinare il lettore all'interno di nuovi mondi viaggiando in altre galassie, a bordo di navicelle spaziali ultra tecnologiche, ed incontrare forme di vita diverse dalla nostra.

Il binomio tra scienza e fantasia nasce i primi anni del 900', è un periodo durante il quale la scienza fa passi da gigante, e l'incremento della produzione narrativa di questo genere va a braccetto con lo sviluppo di studi scientifici nei vari campi, quali la biologia, la tecnologia, e la medicina.

Sicuramente Huxley con l'opera Il mondo nuovo (trovate una recensione approfondita qui), può definirsi il padre della letteratura fantascientifica, il quale nel 1932 scrive di un futuro in cui la tecnologia, consente di viaggiare su dei piccoli velivoli in grado di coprire grandi distanze in poche ore, e in cui le nascite avvengono solo grazie alla fecondazione in vitro e non più tramite gestazione.

Attraverso questo processo è prossibile stabilire in anticipo, in base al tipo di cure, sia il sesso che il grado di intelligenza di un individuo, applicando un controllo totale sia sulle nascite, che poi sulle coscienze dei futuri neonati che subiranno un processo di condizionamento mentale che li piegherà completamente al volere del governo. Huxley ha sempre amato la scienza ed il progresso in quanto è esso stesso un medico mancato che è sempre stato attorniato, anche in famiglia, da persone con una grande propensione per queste materie. Fu proprio lui, uno dei primi, a creare una fusione fra narrativa e scienza, dando vita alle sue opere estremamente futuristiche.

Per cui se da un lato il lettore viene condotto a sognare di viaggiare nell'universo, esplorare nuove galassie, conquistare nuovi pianeti, dall'altro una storia di fantascienza ha davvero successo solo quando richiama elementi di realismo propri del periodo storico nel quale l'autore si trova a scrivere.

Ad esempio nei primi anni 30' con l'affermarsi del fenomeno della produzione in serie e dunque con l'avvento delle catene di montaggio, iniziano a comparire le prime storie in cui protagonisti, o meglio, antagonisti, sono i robot.

I cambiamenti sociali del periodo storico subito successivo invece, hanno dato lo spunto per le famosissime invasioni aliene di Cronache marziane di Ray Bradbury, il cui tema principale è la scoperta di una nuova dimensione nella quale vivere in maniera molto più semplice eliminando così ogni forma di violenza, discriminazione e corruzione, che hanno reso la terra un pianeta invivibile. Pertanto l'uomo insegue questo sogno di redenzione, fino ad approdare su Marte, dove sperano di creare una vita migliore. Qui invece, entrano in contatto con il popolo marziano, che dominerà gli uomini, grazie al loro potere che consiste nel leggere i desideri più reconditi dell'animo. Pertanto l'uomanità resterà intrappolato nell'illusione marziana, addirittura dimenticando di essere pionieri su un territorio alieno.

Nell'arco del tempo dunque, le condizioni sociali che si riflettono nella produzione della narrativa


fantascientifica mutano: in opere come appunto Dormire in un mare di stelle, l'uomo ha deciso di espandersi per arginare il problema della sovrappopolazione e sono alla ricerca di tecnologie che li spingano sempre più lontano. In questo caso non è più solo la società a spaventare, ma è madre natura che spinge l'uomo, per poter sopravvivere.

Un altro tema fondamentale, specchio della società attuale, che viene affrontato in questo libro, è la paura del "diverso".

La protagonista, Kira, si trova in una situazione nella quale il suo corpo cambia aspetto esteriore, lei ha paura di se stessa, non si piace non si riconosce allo specchio, e questo la porta ad isolarsi a non concedersi il lusso di creare rapporti umani, un pò per paura di danneggiare il prossimo, ma anche perchè non si sente in sintonia con se stessa. Nell'arco della narrazione, però, inizia ad adattarsi alla sua situazione a conviverci e a scoprire quali sono i punti di forza, sui quali può far leva per migliorare la sua condizione, quando inizia ad accettarsi, dissiperà la diffidenza ed imparerà nuovamente a rapportarsi agli altri.

Anche gli alieni che invadono e sterminano, alla fine si riveleranno essere allo stesso modo vittime come gli umani, di una serie di pregiudizi.

Tutto questo è perfettamente aderente alla società attuale, in cui la paura del diverso è portata allo stremo, e Paolini traduce questa piaga in termini fantascientifici, così come i suoi predecessori hanno prima di lui, rendendo la sua storia quanto mai attuale e tangibile.

Il nostro appuntamento breve ma intenso termina qui, ringrazio moltissimo Alessandra di Raggywords per aver organizzato questo bellissimo evento, e la Rizzoli per avermi concesso il privilegio di leggere Dormire in un mare senza stelle in anteprima, alla prossima!

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