venerdì 11 novembre 2022

Dev1at3 Jay Kristoff


Ciao Lettorə,

Se sei qui é perché immagino tu voglia sapere se la serie L1f3 L1K3 scritta da Jay Kristoff edita da Mondadori, abbia un andamento incrementale o meno. Purtroppo devo dire che le cose non vanno migliorando. D3viat3 é il secondo libro della trilogia, e come la maggior parte dei libri di mezzo, possiede delle caratteristiche che lo rendono meno interessante rispetto agli altri. Per questo motivo, spero che la serie si riprenda con il libro finale,
perché ora come ora, penso che sia davvero un lavoro mediocre. 

Vi lascio la trama, di questo secondo volume in modo che possiate avere un'infarinatura generale di quello che é successo in L1f3 L1K3 senza troppi spoiler, ed avere delle piccole anticipazioni di D3v1at3 che vi aiutino a contestualizzare le mie parole:

È l’alba della battaglia decisiva tra le rovine della città di Babel. Eve e Lemon sono state amiche per la pelle, ma in questa lotta si trovano l’una contro l’altra. Eve è divisa tra i ricordi della propria vita umana, che ancora conserva, e la scoperta di essere un’androide. Insieme alle sue “sorelle” e ai suoi “fratelli”, ora deve trovare la vera Ana Monrova, il cui DNA è fondamentale per creare un esercito di sembianti.


Nel frattempo per Lemon è giunto il tempo di fare i conti con un potere che ha troppo a lungo rifiutato, e che qualcuno vuole usare come arma. La svolta per lei è l’incontro con un ragazzo, Grimm, che le propone di portarla fuori da quella terra devastata e piena di orrori, verso un’enclave abitata da altri devianti come lei. Lì, finalmente Lemon scoprirà un senso di appartenenza, e forse anche l’amore.


Ma non tutto è come appare: tra amici e nemici, buoni e cattivi che si scambiano continuamente di ruolo, anche Lemon si unirà alla ricerca di Ana Monrova, e dovrà trovarla prima che ci riesca la sua vecchia amica.

Come dicevo poc'anzi, il lavoro di Kristoff con questa serie è davvero mediocre, ed é un peccato, perché ci sono le basi giuste per creare qualcosa di nuovo, eppure l'autore ha preferito rimanere nella sua confort zone, limitandosi a fare un ctrl+c - ctrl+v di cose già viste rimescolando il calderone con il suo stile irriverente da fan fiction, che a molti appassiona, ma a lungo andare perde di brillantezza.

Inoltre stilisticamente parlando, adotta delle scelte che hanno un'effetto speed down. Se uno dei pregi di L1f3 L1K3 era proprio la scorrevolezza del libro, Dev1at3 é di una lentezza e di una pesantezza davvero spaventose. Questo grazie a due motivi fondamentali il primo é lo svolgimento non sense della trama: il nostro gruppo di protagonisti si divide, dando luogo a ben quattro storiline diverse, che trovano un collegamento solo sul finire. In ognuna di esse non ci sono grandi plot twist, che si verificano solo nel momento in cui le loro azioni iniziano a convergere, per cui possiamo dire con assoluta certezza che una buona metà del libro poteva tranquillamente essere evitata.
In secondo luogo, questa dissezione di storie comporta l'utilizzo di ben 4 pov diversi, che ad una certa, diventano pesanti e anche difficili da seguire, rallentando così immensamente la narrazione. Si può comprendere la necessità di approfondire la caratterizzazione dei personaggi incontrati nel precedente volume, ma così é davvero troppo: Ezekiel non dà nessun valore aggiunto alla storia, il suo personal drama si incentra sulla scelta della persona da amare. Cricket é forse il personaggio con il potenziale maggiormente interessante perché si trova in una serie di situazioni in cui mette in discussione le tre leggi della robotica (chiaramente riprese dal ben più noto Asimov), poteva uscirne qualcosa di bello, ma di fatto è solo stato patetico. Eve e il suo cambiato di personalità repentino lascia sconvolti e molto a disagio nei confronti del suo personaggio, ed infine Lemon che ha forse la parte più interessante, ma anche qui mal eseguita perché ricca di cliché.

Unico punto a favore di questo libro e l'ampliamento dell'ambientazione che risulta abbastanza interessante e ricca, penalizzata però dalla pessima tecnica di descrizione di Kristoff, il quale non riesce mai ad accompagnare il lettore nel processo di immaginazione.

Dunque per il momento posso dire che la trilogia non mi sta appassionando, peccato perché le idee c'erano anche, ma davvero troppo ispirate e mal eseguite.

Spero tanto che il terzo libro vada un po' a migliorare la situazione.

Alla prossima!








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