No, non avete sbagliato blog, sono proprio io Rossella, che oggi vi parlo di un testo inusuale per chi bazzica questi luoghi.
La Regina del Nord di Anne Lise Marstrand-Jørgensen è un romanzo storico che racconta della regina Margherita, sovrana di Norvegia, Svezia e Danimarca ambientato nella seconda metà del 1300 .
Per chi non lo sapesse, la storia è una materia che amo molto, e quando si tratta, come in questo caso, di fare un tuffo nel passato di paesi affascinanti come quelli nordici, non ho potuto fare a meno di affrontare questa lettura.
Ringrazio sia Valeria che la casa editrice Sonzogno per avermi concesso questa possibilità.
Vi lascio la trama del libro che racconta brevemente anche la storia della regina Margherita così che possiate farvi un'infarinatura delle vicende:
Danimarca, 1363. Margherita ha appena dieci anni quando viene data in sposa a re Håkon VI di Norvegia. Accompagnata e accudita da Kerstin, la sua enigmatica ancella, deve lasciarsi alle spalle la sua bellissima terra natale, l'amato padre, il re Valdemaro IV, e il dolore per la morte improvvisa del fratello Cristoforo. Un unico compito la attende: dare un erede al trono, così da consolidare l'alleanza tra i due regni. Ma quando, nel giro di pochi anni, perde sia il padre sia il marito, Margherita si ritrova da sola a difendere i diritti del suo piccolo Oluf, legittimo erede del grande Nord. Muovendosi in un mondo dove il potere è sempre stato prerogativa degli uomini, la regina lotta contro l'ostilità della corte, le dicerie, le sobillazioni e le continue minacce di guerra per affermare il suo disegno: i regni di Scandinavia devono unirsi sotto un unico sovrano, e quel sovrano dev'essere lei. In questo bestseller, che ha già ricevuto numerosi premi e riconoscimenti, la scrittrice e poetessa Anne Lise Marstrand-Jørgensen ci restituisce il ritratto di una donna risoluta e vulnerabile insieme, divisa tra le proprie ambizioni e i giochi di potere, combattuta tra la fede e le antiche leggende pagane, tra il dovere della ragione e il misterioso richiamo della natura. Dotata di acume e tenacia, Margherita sfiderà le convenzioni e saprà piegare i pregiudizi a proprio favore, diventando una delle figure più visionarie e lungimiranti della sua epoca.
Ho scelto di leggere questo testo guidata dalla mia passione per i miti e le leggende norrene, e mi sono trovata difronte una donna sconvolgente.
Il libro è tutto incentrato sulla vita della regina Margherita, e di come dal momento in cui é stata promessa a soli 10 anni al marito, ha dovuto lottare per non essere fagocitata dalla società e dai giochi politici.
La storia é raccontata in maniera squisita dall'autrice, che non ricorre a lunghe digressioni per inquadrare il periodo storico che fa da sfondo alle vicende, tutto si comprende attraverso i dialoghi e i pensieri dei protagonisti. La lettura é molto scorrevole, e rallenta solo verso la metà del libro, dove gli eventi sono prettamente dettati dai conflitti politici, per cui necessariamente l'autrice ha dovuto affrontare in maniera più approfondita tematiche un po' più noiose, ma ha fatto un grandissimo lavoro di sfoltimento per renderle quanto più leggere e fruibili.
Il personaggio di Margherita e il suo arco di crescita, sono un bellissimo esempio, Anna Lise ci mostra il lato forte, ma anche quello umano di una regina che ha cambiato la storia grazie alla sua forza di volontà, un personaggio che nonostante sia vissuto secoli addietro, incarna perfettamente il modello di donna moderno.
Moglie, Madre, Sorella, Reggente è riuscita ad essere tutte queste cose contemporaneamente a volte sbagliando, così come capita un po' a tutti.
Ho apprezzato il modo in cui questa figura è stata umanizzata ed ammorbidita, senza togliere merito alle sue grandi gesta.
È stato interessante vedere anche come l'interpolazione tra cristianesimo e paganesimo abbia influenzato i movimenti sociali e politici dell'epoca, anche se talvolta, il pensiero dell'autrice si è palesato troppo, soprattutto quando i personaggi prendevano coscienza di situazioni di discriminazione, che all'epoca non avevano gli strumenti per poter identificare.
Per concludere posso dire che è una bellissima lettura, per chi desidera immergersi nel medioevo norreno. È un libro da leggere a piccole dosi alternandolo con altri testi, ma davvero molto interessante, perfetto per questo periodo in quanto rievoca le fredde vibes invernali.
Alla prossima!