giovedì 1 settembre 2022

Recensione Hide Kiersten White


Ciao Lettorɜ bentrovatɜ su questi schermi!

Se sei qui in questo momento é perché hai adocchiato Hide di Kirsten White, un horror young Adult in uscita proprio in questi giorni per Mondadori. 

É un libro perfetto per l'estate, da leggere in spiaggia o più in generale quando si ha voglia di una lettura breve, scorrevole, alla quale non si deve applicare alcun tipo di attenzione.

Vi lascio la trama così da farvi un'idea e poi passiamo alle considerazioni:

La sfida: trascorrere un'intera settimana a giocare a nascondino, dal sorgere del sole al tramonto, in un parco divertimenti abbandonato da decenni e fare di tutto per non essere presi (da chi non è dato saperlo). Il premio: denaro a sufficienza per rivoluzionare completamente la propria vita. Anche se gli altri concorrenti sono determinati a vincere - per ritagliarsi un futuro da sogno o sfuggire a un passato che li perseguita -, Mack è sicura di poterli battere tutti. In fondo, ciò che deve fare è nascondersi e lei, fin da bambina, non fa altro. Anzi, è proprio questa la ragione per cui è ancora viva mentre la sua intera famiglia è morta. Ma, quando capisce che l'eliminazione dei concorrenti nasconde qualcosa di sospetto, Mack comprende che il gioco è molto più sinistro di quanto potesse immaginare e che per sopravvivere sarà necessario unire le forze...

Hide é un libro che mi ha lasciato l'amaro in bocca sotto moltissimi aspetti, il che mi dispiace abbastanza poiché nutrivo grandi speranze per questo titolo in quanto Kiersten White ha riscosso un discreto successo con i suoi primi libri, eppure questo non mi ha proprio convinta. 

La prosa può sembrare fredda e distaccata, ma ha la capacità di adattarsi in modo elastico ai sentimenti dei vari protagonisti, diventando più ermetica, o leggermente sensuale, un po' nevrotica, seguendo quelle che sono le necessità narrative legate alla caratterizzazione dei vari personaggi, che sono 14 più alcune comparse. Il problema però é che poco meno di 300 pagine, sono davvero poche per poter creare una tridimensionalità per così tanti attori. Si arriva infatti ad un punto che non si riesce più a capire chi sia protagonista di una determinata scena, perché li si inizia a  confondere, soprattutto quando le loro sensazioni iniziano ad equivalersi, per cui lo stile di scrittura della White basato sulla comunicazione emotiva attraverso l'esposizione dei pensieri, inizia a diventare ostica.

L'ambientazione resta la parte più interessante, sicuramente una buona intuizione quella di associare il gioco del nascondino ad un parco dei divertimenti fatiscente, trattandosi di un horror, é davvero una buona base per creare qualcosa di interessante.

Peccato per la trama, che é davvero molto molto debole, é una di quelle letture che se ci si fa troppe domande, crolla come un castello di carta perché non ha solidità. Oltretutto ha voluto inserire all'internodella storia una componente mitologica davvero ipersfruttata, l'ennesima versione del mito di cui davvero non avevamo bisogno. Per le basi gettate con la creazione di questo worldbuilding, mi sarei aspettata di più, avrebbe potuto far galoppare la fantasia e dare vita ad una storia originale, invece ha preferito non rischiare, rifugiandosi in qualcosa che é già stato visto tante volte, senza considerare che la il libro sarebbe risultato scontato e banale.

Un vero peccato considerando anche il fatto che era riuscita ad introdurre delle tematiche davvero interessanti ed inesplorate, come ad esempio il fatto che le persone farebbero qualunque cosa per un po' di fama e di soldi facili, ha fatto una piccola puntatina sul capitalismo parlando del fatto che le persone privilegiate spesso non si rendono conto di quante vite umane calpestano per il raggiungimento del loro benessere. Insomma c'erano dei buoni presupposti affinché questo libro non naufragasse in questo mare di banalità, ma sfortunatamente White non é stata in grado di sfruttare al meglio le sue idee.

In definitiva lo consiglio a chi ha voglia di una lettura breve e scorrevole, un horror poco spaventoso, che punta soprattutto alle scene splatter, adatto anche ai più fifoni (like me) che vogliono testare gradualmente il genere.

Ringrazio Silvia per aver organizzato il review party vi lascio la locandina con gli altri blog che hanno parlato di questo testo cosi che possiate farvi un'idea più precisa.

Alla prossima!

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