lunedì 26 luglio 2021

Recensione Ready player One Ernest Cline

Genere: Distopia Fantascienza
Traduzione: Laura Spini
Editore: Mondadori
Collana: Oscar Fantastica
Formato: Brossura
Pagine: 480
Costo: 13,90 euro


Bentrovati cari lettori,

Finalmente posso urlare al miracolo e dirmi soddisfatta di una lettura. Purtroppo in questo periodo non sono stata molto fortunata, e ho letto perlopiù cose carine ma che non mi hanno entusiasmata particolarmente.

Ready player one di Ernest Cline riedito da Mondadori (che ringrazio per la copia ARC), é stata una lettura che mi ha ricongiunta ad una delle mie più grandi passioni, ossia il gaming.

Per chi non conoscesse la trama di seguito può trovare la sinossi dell'editore:

2044. Crisi ambientale e disuguaglianze sociali hanno reso il pianeta un brutto posto in cui vivere. Per il giovane Wade l'unica possibile evasione è l'universo virtuale di OASIS. Un gioco. Una caccia al tesoro. Una fortunata lotteria... o molto di più? Lo

Dunque partirei con il dire che non é un libro per tutti, penso che possa essere molto apprezzato dai veri nerd, dagli appassionati della cultura pop anni 80 e geek in generale, perché ci sono riferimenti continui a film, serie TV, canzoni e videogiochi cabinati e non, che se si conosce almeno un pochino rendono la caccia al tesoro e la lettura molto più piacevole, rispetto a chi invece è completamente digiuno sull'argomento.

Anche lo spirito e le tematiche che si ritrovano all'interno del testo, forse, non possono essere comprese a pieno da chiunque. La cultura del videogioco ad oggi é comunque poco apprezzata e visibilmente bisfrattata, le persone che giocano molto, vengono accusate di essere perdigiorno, svogliate, ma spesso dietro questo attaccamento ci sono problemi di ben altra natura.

Nel caso di Parzival, lui si rifugia nella realtà virtuale per scampare alla misera esistenza alla quale é costretto dalla povertà in cui vessa. Nel gioco cerca di ricrearsi una vita che non sia così miserabile, va a scuola, si erudisce, e come tutti, partecipa alla ricerca del famoso easter egg che darà accesso all'immensa eredità lasciata dal creatore di Oasis.

Il suo unico amico è Aech un altro gunter come lui, con il quale si crea un rapporto di stima reciproca, che andrà poi anche oltre la vita virtuale.

Quello che vuole insegnare questo libro in generale, è proprio che spesso si riesce a essere molto più veri e sinceri virtualmente di quanto si possa esserlo nella realtà.

Questo perché vengono a cadere tutta una serie di convenzioni ed imbarazzi, primo fra tutti il disagio della fisicità. Su Oasis ognuno può essere ciò che vuole e come vuole, ed in questo modo traspare tutta la personalità che invece non è possibile esternare nel mondo reale a causa del giudizio della società.

Parzival: Siamo su OASIS, qui non siamo altro che nuda personalità.
ART3MIS: mi permetto di dissentire. Tutto delle nostre personalità è filtrato dai nostri avatar, il che ci permette di controllare il nostro aspetto e la nostra voce quando siamo a contatto con gli altri, OASIS ti permette di essere chi vuoi essere. É per questo che é diventato una specie di droga.

Pertanto è bello sapere anche che questo concentrato di personalità che viene mostrato online, genera amicizie solide e durature come quelle reali, se non addirittura più forti, perché le convenzioni cadono e restano solo i buoni principi, che non si possono non trasportare anche nella realtà. 

Mentre parlavamo, assecondando il rituale che due persone seguono di solito quando si conoscono, mi resi conto che noi ci conoscevamo già, e meglio di chiunque altro. Eravamo legati a livello mentale. La capivo, mi fidavo di lei e le volevo bene; era mia amica. Niente era cambiato né sarebbe cambiato per un dettaglio irrilevante come il sesso, il colore della sua pelle o il suo orientamento sessuale.

Insomma Ready Player One é un libro molto ricco di contenuti, che non é fatto solo per mero intrattenimento, tutt'altro. Se avete voglia di fare una lettura diversa, se siete amanti di internet e dei social, vi consiglio questa lettura.

Ringrazio infine Alessandra di RaggyWords per aver organizzato l'evento e Silvia di Abookplaylist per le grafiche bellissime che potete vedere qui sotto.

1 commento:

  1. È commovente il trasporto con cui ne hai parlato. Io non so se leggerlo, immagino che sia godibile anche se non si è videogiocatrici, ma immagino anche che non coglierei tutti i riferimenti

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