Titolo: Thunderhead
Autore: Neal Shusterman
Editore: Mondadori
Genere: Distopico
Volume 2 di 3
Pagine: 396
Prezzo: 20.00€
Ciao lettori!
Oggi grazie all'evento organizzato da Beatrice di eynyspaolinibook in collaborazione con Mondadori, vi parlerò del secondo volume della Trilogia della falce di Neal Shusterman, qui potete trovare anche la recensione di Falce, il primo volume di questa saga che mi lascia sempre più perplessa.
Accomodatevi sulle vostre poltone, letti, sedie o pavimenti prendetevi una bella tazza di thè (o qualsiasi cosa voi vogliate, oggi offro io!) e iniziamo questa dissertazione con la trama del libro:
In un mondo che ha sconfitto fame, guerre e malattie, le falci decidono chi deve morire. Tutto il resto è gestito dal Thunderhead, una potentissima intelligenza artificiale che controlla ogni aspetto della vita e della società. Tranne, appunto, la Compagnia delle falci. Dopo il loro comune apprendistato, Citra Terranova e Rowan Damisch si sono fatti idee opposte sulla Compagnia e hanno intrapreso strade divergenti. Da ormai un anno Rowan si è ribellato ed è fuggito, diventando una vera leggenda: Maestro Lucifero, un vigilante che mette fine alle esistenze delle falci corrotte, indegne di occupare la loro posizione di privilegio. Di lui si sussurra in tutto il continente. Ormai divenuta Madame Anastasia, Citra è una falce anomala, le sue spigolature sono sempre guidate dalla compassione e il suo operato sfida apertamente il nuovo ordine. Ma quando i suoi metodi vengono messi in discussione e la sua stessa vita minacciata, appare evidente che non tutti sono pronti al cambiamento. Il Thunderhead osserva tutto, e non gli piace ciò che vede. Cosa farà? Interverrà? O starà semplicemente a guardare mentre il suo mondo perfetto si disgrega?
L'ambientazione resta la stessa, ma viene gradualmente ampliata in quanto Shusterman ci mostra qualche scorcio in più relativo alla società in cui si ambienta la nostra storia. Scopriamo che il mondo creato dal Thunderhead non è poi così perfetto, in quanto ci sono persone chiamate i Loschi, che non riescono proprio ad adattarsi alle regole, e le infrangono di continuo, la punizione per questo è l'emarginazione, la discriminazione, e l'impossibilità di colloquiare direttamente con il Thunderhead.
Inoltre troviamo anche la figura dei Nimbus, che sono una sorta di agenti di governo, che sono messi lì per creare un'interfaccia fra gli umani ed il Thunderhead, i quali si occupano di compiti abbastanza inutili, in quanto è sempre l'incontrastata intelligenza artificiale a regnare su tutto.
In questo libro, ci viene data anche qualche spiegazione in più relativa proprio al perchè sono stati apportati dei cambiamenti nella società mettendoli in contrasto con l'epoca mortale, quello che fra tanti lascia più spiazzati è il motivo per il quale non viene operato un controllo delle nascite, piuttosto che creare una compagnia ad hoc, e addirittura super partes, che si occupi di regolare l'incremento della popolazione: bhè si tratta solo della promessa che il Thunderhead ha fatto all'umanità di preservare la libertà degli individui, che però, per dirne una, non sono liberi di poter morire definitivamente come gli pare e quando gli pare, vedi per esempio i Tonisti che sono costretti a dar fuoco ai loro corpi prima che arrivino i droni-ambulanza per la rianimazione.
[...] La prima sarebbe infrangere il mio giuramento di assicurare le libertà individuali e arginare le nascite. Questo non è fattibile, perchè sono incapace di infrangere un giuramento. Dunque, non è possibile imporre un tasso di natalità.
Per quanto concerne i personaggi ci sono parecchie cose da dire, intanto il libro riparte esattamente da dove si è fermato il capitolo precedente, Citra è stata investita falce e ha preso il nome di Madame Anastasia e continua ad essere la pupilla di Madame Curie, Faraday è ancora dato per morto, ma in realtà è impegnato in una ricerca particolare che non è possibile svelare senza dire troppo in merito all'evoluzione della trama, e ritroviamo anche Rowan che è diventato il giustiziere mascherato della situazione, che si occupa di uccidere tutte le falci che risultano secondo lui corrotte.
Ma abbiamo due new entry davvero interessanti: il primo e Greyson Tolliver, un ragazzo che fin da piccolo, è stato allevato dal Thunderhead, perchè i suoi genitori non hanno mai desiderato occuparsi di lui. Ama moltissimo l'intelligenza artificiale che lo ha aiutato tanto da decidere di iscriversi all'accademia per diventare un agente Nimbus e servirlo a vita, ma i piani del Thunderhead per lui saranno ben diversi.
Altro protagonista indiscusso e fin troppo presente di questa storia è appunto il Thunderhead, che si fa narratore delle vicende, protagonista, e Piero Angela della situazione. Nel primo volume c'erano degli intermezzi creati dai diari delle spigolature dei vari personaggi che si alternavano, mentre invece questa volta sono i pensieri del Thunderhead che spadroneggiano, risultando spesso ripetitivi e non sense.
Se da un lato è interessante capire come si è arrivati dall'epoca mortale alla condizione di cui ci racconta Shusterman, nelle parti dedicate al Thunderhead si ritrova solo un'elogio continuo delle proprie capacità che lo rendono QUASI onnipotente, concetto già di per sè contraddittorio in quanto o si è onnipotenti o non lo si è, non può esistere un "quasi".
E' grazie alla sua presenza che i buchi di trama presenti in questa trilogia si ampliano piuttosto che restringersi, nonostante ci siano dei piccoli tentativi di appianare le situazioni e renderle plausibili, siamo ben lungi dalla coerenza.
Oltretutto, lo stile di Shusterman, così freddo e distaccato, non consente di empatizzare realmente con i personaggi, che scorrono tra le pagine, senza sollevare alcun tipo di emozione a chi legge le loro storie.
Anche la stessa struttura di questo volume mi ha lasciata abbastanza perplessa, perchè riprende esattamente quella del primo, con anche gli stessi colpi di scena applicati ovviamente a personaggi diversi. Non c'è climax, le vicende vengono raccontate in maniera piatta e distaccata, non concedendo al lettore di gustarsi le situazioni in corso e, come per il primo, tutta l'azione si concentra negli ultimi capitoli. Indubbiamente, è un libro estremamente scorrevole e ricco di colpi di scena che si legge in pochissimo tempo, come Falce, va preso per quello che è e non bisogna far caso alle parti in cui la narrazione è forzata per le esigenze di trama.
In conclusione posso dire che, sono comunque portata a leggere l'ultimo volume proprio per capire come andrà a finire questa saga che presenta non poche imperfezioni, ma che si fa comunque leggere per la particolarità degli argomenti trattati, aggiungo inoltre che Shusterman in questo volume, si è un pò sbottonato, movimentando il tutto con molta più azione e tanto trash, soprattutto sul finire.
Nell'attesa del terzo ed ultimo capitolo della stroria, vi invito a leggere le altre recensioni, di seguito la locandina dell'evento:
Anche io ho ricontrato gli stessi problemi e gli stessi buchi di trama. Vedremo se saranno risolti nel terzo.
RispondiEliminaLa tua recensione è perfetta, una delle migliori che tu abbia mai scritto, a mio parere
Sono molto incuriosita da questa saga anche se ammetto che voglio recuperarla solo perché c'è un intelligenza artificiale. Mi dispiace un po' per le pecche, però sembra comunque interessante come saga!
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