Autore: Alix Harrow
Editore: Mondadori
Genere: Fantasy
Pagine: 396
Prezzo: 20,00 euro
Ciao Lettori!
Che periodo di fuoco per le nostre letture è stato questo mese di Ottobre vero? Ci sono state un mare di uscite interessantissime per chi come me è amante del genere fantastico, ed oggi vado ad aggiungere un altro libro alla pila.
Vi parlerò de Le Diecimila Porte di January, un libro molto carino, di quelli che fanno passare del tempo piacevole, una lettura leggera e sognante secondo me molto adatta al periodo autunnale, si abbina molto a questa stagione per la variabilità dei suoi contenuti. Vi lascio alla trama e poi vi spiegherò meglio cosa ne penso:
Estate 1901. Un'antica dimora nel Vermont, piena di cose preziose e sorprendenti. La più peculiare è forse January Scaller, che vive nella casa sotto la tutela del facoltoso signor Locke. Peculiare e atipica, almeno, è come si sente lei: al pari dei vari manufatti che decorano la magione è infatti ben custodita, ampiamente ignorata, e soprattutto fuori posto. Suo padre lavora per Locke, va in giro per il mondo a raccogliere oggetti "di un valore singolare e unico", e per lunghi mesi la ragazzina rimane nella villa ridondante di reperti e stranezze, facendo impazzire le bambinaie e, soprattutto, rifugiandosi nelle storie. È così che, a sette anni, January trova una porta. Anzi, una Porta, attraverso cui si accede a mondi incantati che profumano di sabbia, di antico e di avventura... Sciocchezze da bambini. Fantasie assurde, le dicono gli adulti. E January si impegna con tutta se stessa per rinunciare a quei sogni di mari d'argento e città tinte di bianco. Per diventare grande, insomma. Fino al giorno in cui, ormai adolescente, non trova uno strano libriccino rilegato in pelle, con gli angoli consumati e il titolo stampigliato in oro semiconsunto: "Le diecim por". Un libro che ha l'aroma di cannella e carbone, catacombe e terra argillosa. E che porta il conforto di storie meravigliose nel momento in cui January viene a sapere che il padre è disperso da mesi. Probabilmente morto. Così la ragazza si tuffa in quella lettura che riaccende il turbine di sogni irrealizzabili. Ma lo sono davvero? Forse basta avere il coraggio di inseguirli, quei sogni, per farli diventare realtà. Perché pagina dopo pagina January si accorge che la vicenda narrata sembra essere indissolubilmente legata a lei...
Una delle cose che si apprezzano di più di questo libro, probabilmente è proprio l'ambientazione con la quale l'autrice è stata particolarmente brava, il filone principale della storia di January è ambientata negli Stati Uniti, tra la fine dell'800' e gli inizi del 900', molto belli e interessanti sono i piccoli dettagli storici che troviamo nel fiume narrativo, che consentono una contestualizzazione del racconto ben precisa, questo aiuta moltissimo a marcare nettamente la differenza che c'è tra il mondo "reale" che il lettore conosce, con i mondi che scopriremo attraverso le parole di January.
Considerate che dietro ognuna delle magiche Porte che vengono aperte, si nasconde un universo completamente diverso dal nostro, che l'autrice, è stata bravissima a caratterizzare con poche semplici frasi che regalano subito il concetto all'immaginazione del lettore. Troveremo mondi oscuri e mostruosi, mondi che profumano di legno di cedro, cannella e sale, mondi popolati da donne cacciatrici ognuno di questi, descritto sempre impeccabilmente non solo attraverso la vista, ma anche stimolando l'olfatto, facendo immergere con tutti i sensi a disposizione il lettore nella storia.
Quest'ultima è raccontata dal punto di vista di January che parla delle sue vicende come fosse un narratore esterno, la sua storia inizia quando trova una Porta all'età di 7 anni ed attraversandola scopre un mondo nuovo e meraviglioso, da quel momento in poi molte cose cambiano nella sua vita, inizia a crescere e trascorreremo insieme a lei la sua adolescenza, mentre acquisirà la consapevolezza di essere diversa dagli altri e non solo per il colore della sua pelle, che non è scura come quella degli schiavi africani che lavorano nei campi di cotone, ma neppure chiara come quella dei ricchi bianchi dell'alta società di cui fa parte, grazie al signor Locke, il suo tutore.
January, è sempre metà di qualcosa e non riesce a trovare il suo posto nel mondo, e questo la fa soffrire, non è bianca, ma neppure nera, non è povera, ma neppure ricca perchè i vestiti che la avvolgono sono acquistati tutti con la fortuna a disposizione del signor Locke, è apparentemente libera, ma comunque stretta nella morsa delle convenzioni secondo le quali una ragazza, per di più di colore, deve essere solo e soltanto un bellissimo oggetto da collezione ben educato. La sua stessa vita, come scopriremo leggendo, non è altro che l'unione di due mondi.
Quando January attraversa quella porta per la prima volta, inizia ad avvertire il peso della sua dualità ed inizia a lottare pian piano per trovare il percorso che la condurrà finalmente a non essere più la metà di qualcosa.
Vedrete, le porte sono molte cose: fessure e spiragli, misteri e confini.
Ma più di ogni altra cosa, le porte introducono il cambiamento.
Quando vengono attraversate, anche dalle cose più piccole e rapide,
il cambiamento segue a ruota, come i delfini nella scia di una nave.
January però, non è l'unico personaggio interessante di questa storia. Addie ci viene presentata come una donna dallo spirito libero e selvaggio, che non ha paura di cavalcare l'avventura per raggiungere i suoi scopi, è la donna che ognuna di noi vorrebbe essere, forte e schietta, furba e amorevole, ma soprattutto LIBERA.
La storia di January è scritta davvero molto bene, la prosa della Harrow non ti fa saltare una pagina è davvero piacevole e scorrevole da leggere, e benchè la trama sia molto scontata e prevedibile, ci si incanta davanti a periodi molto poetici, ed alla stessa struttura che ha dato a tutto il libro.
Attraverso gli occhi di January infatti leggeremo un metalibro, che contiene la mirabolante storia di Julian e Adelaide, ed insieme a lei solcheremo i mari, ci innamoreremo, e lotteremo per ritrovare ciò che è andato perso.
Se volete leggere qualcosa di leggero, piacevole, ma anche ben fatto , allora vi consiglio di acquistare Le diecimila porte di January, che sebbene abbia le sue peculiarità, soprattutto per la prevedibilità della trama e per la conclusione davvero troppo brusca, merita un'occasione di lettura, perchè fa compagnia, ma soprattutto, fa sognare.
Ringrazio Ylenia per aver organizzato l'evento per il quale pubblico questa recensione, e la Mondadori per avermi dato la possibilità di leggere il libro in anteprima. Di seguito come al solito vi lascio la locandina dove potrete trovare altri blog che ne hanno parlato e approfondire la vostra opinione.
Una bellissima recensione, questo libro mi ispira tantissimo, è in Wish list 😍. Lo comprerei subito se non fosse che ho una pila infinita di letture arretrate 😂
RispondiEliminaTi ringrazio <3
EliminaCome ho già commentato sul tuo feed, è una lettura che non so se faccia per me o no, tuttavia come genere e storia mi intriga molto!
RispondiEliminaLa tua recensione come sempre mi piace molto e credo spieghi bene a cosa andremo incontro durante la lettura, sono incuriosita! Magari gli darò una possibilità!
So che la storia non è niente di particolarmente originale, eppure mi è entrata nel cuore <3
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