Autori: Patrick Ness, Siobhan Dowd
Traduzione: Giuseppe Iacobaci
Collana: Oscar Fantastica
Editore: Mondadori
Titolo orginale: A Monster Calls
Pagine: 240
Formato: Brossura
Prezzo: 10,50 euro
Salve lettori e bentrovati,
Con la recensione di oggi spero di sfatare un mito vecchio come il mondo, ma che purtroppo é ancora troppo diffuso.
Mi si irrigidiscono le sinapsi ogni volta che sento dire che la narrativa per ragazzi é poco interessante, poiché ricca di contenuti banali, tematiche poco aderenti alla vita degli "adulti" e quindi viene catalogata come di serie B.
Ecco io inviterei chi crede in queste affermazioni a leggere Sette minuti dopo la mezzanotte. L'idea per questo libro é stata buttata giù dalla scrittrice Siobhan Dowd, durante la fase terminale della sua malattia. Il testimone é stato poi passato a Patrick Ness per far sì che questo libro vedesse la luce.
Quello che aveva erano i personaggi, una premessa dettagliata e l'inizio. Quello che non aveva, sfortunatamente, era il tempo
E non possiamo che essere felici del fatto che Ness abbia portato avanti egregiamente questo splendidolavoro, con una delicatezza e un piglio tali da prendere per mano il lettore dalla prima pagina, e continuare a tenergliela anche a libro chiuso.
La storia di Conor, é una di quelle storie di cui nessuno vorrebbe mai trovarsi ad essere il protagonista. Sua mamma é malata di cancro, e Ness ci racconta delle ultime fasi della vita di questa donna, ma soprattutto di come Conor, riuscirà ad affrontare, e superare la perdita.
Ad aiutare Conor, ci sarà un Mostro che gli racconterà delle storie dove nulla é ciò che sembra, dove il confine tra bene e male, giusto o sbagliato, é così sottile da poterlo confondere, in cui spesso la decisione più tragica, risulta essere anche la migliore per far sì che le persone possano vivere serenamente.
Il percorso di Conor nell'accettazione del dolore non é semplice, lui é convinto del fatto che la mamma guarirà, mentre invece grazie all'aiuto del Mostro inizierà ad elaborare anche la possibilità che questo possa non accadere. Ciò lo renderà nervoso, impulsivo, rabbioso, e la cosa bella é che nessun adulto gli dirà che questo é sbagliato. Lo aiuteranno a vivere il suo dolore con pazienza e a volte anche lasciandosi andare a queste stesse emozioni, a dimostrazione del fatto che anche questi sentimenti, per quanto brutti, o sconvolgenti, sono da vivere.
Sette minuti dopo la mezzanotte é un libro in grado di suscitare emozioni forti, é un libro che ti scrolla le spalle con forza e ti costringe ad aprire la mente e gli occhi, ma é anche in grado di fornire un supporto emotivo duraturo. Una volta chiuso, ci si sente tristi ma arricchiti di una forza d'animo impareggiabile, che dà una spinta forte e decisa a chiunque sia stato in grado di empatizzare con la storia, è la stessa sensazione di dolce tranquillità che si avverte alla fine di un temporale, che é stato brutto si, ma ha lavato il nostro mondo che adesso appare limpido e brillante di tutti i colori che la vita ci offre, se solo imparassimo a lasciare andare le cose negative che ci asfissiano.
Penso che sia un aiuto per chiunque stia vivendo un momento particolarmente difficile della propria vita, è una storia triste ma che è in grado di lasciare impresso qualcosa nella mente. Aiutano sicuramente il linguaggio semplice e diretto dell'autore, che non gira intorno al problema ma lo affronta a viso duro, senza indorare la pillola. Anche qui emerge chiara la volontà di dimostrare che la vita è dura, ma per quanti schiaffi possa rifilare, c'è sempre un modo per uscire dal tunnel, e lo si può fare solo affrontando i problemi con coraggio, senza costruire muri di false illusioni dentro le quali vivere.
Gli esseri umani sono bestie complicate, credono alle bugie consolatrici pur conoscendo la realtà dolorosa che le ha rese necessarie.
E ora vi chiedo: alla luce di quanto letto fin qui, pensereste ancora che la narrativa per ragazzi sia effimera?
Ringrazio Nia per aver organizzato il Review Party per il quale ho scritto questa recensione e la Mondadori per la copia digitale omaggio.
Bellissima recensione, si vede che il libro ti ha coinvolta molto. Del resto come non potrebbe? Una delle migliori letture di quest'anno❤️
RispondiEliminaParole perfette per un libro a mio parere perfetto. Hai ragione, è un aiuto per chi sta o ha vissuto un periodo orrendo come può essere la malattia di un nostro caro. Mi sono resa conto di tante cose mentre lo leggevo e ho capito molte cose a mente più lucida, ovvero che il dolore in qualche modo serve a renderci forti sì, ma anche ad affrontare il mostro più temibile di tutti: la verità.
RispondiEliminaUn libro da leggere più volte nella vita. Non un libro facile, ma spietato come la verità
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