Ciao Lettor3,
oggi parliamo di Davenport, una saga divisa in due volumi scritta da Krystal Marquis edita Mondadori, che ha suscitato il mio interesse in quanto racconta la storia di una famiglia di schiavi, che liberatasi, riesce a fare una grande fortuna con l'azienda di famiglia.
Pensavo di trovarmi difronte ad un punto di vista innovativo con il quale raccontare il periodo della ripresa economica americana, ma alla fine la parte centrale è sicuramente stata quella romance.
Non che mi sia dispiaciuto perchè infondo lo ammetto, sono fan dei drama storici, ma da questo libro mi aspettavo qualcosa in più.
Vi lascio la trama in modo che possiate farvi un'idea e subito dopo il mio commento:
Chicago, 1910: i Davenport sono una delle pochissime famiglie nere a godere di un'immensa ricchezza e di uno status sociale elevato. Una fortuna creata con coraggio e intraprendenza dal capostipite William, un ex schiavo che anni prima è fuggito al Nord e ha finito col fondare la Davenport Carriage Company determinando per sé e i suoi figli un destino ricco di opportunità. Immerse in un mondo sfavillante fatto di palazzi imponenti, vestiti magnifici, balli sfarzosi e pregiudizi duri a morire, le giovani della famiglia sono alla ostinata ricerca della propria strada.
C'è Olivia, la sorella maggiore, pronta a compiere il suo dovere sposando un uomo perbene e che tutto si aspetta tranne che un incontro imprevisto faccia vacillare le sue certezze. C'è Helen, la minore, più interessata a riparare automobili che a innamorarsi e mettere su famiglia. Poi, accanto a loro, c'è Amy-Rose, l'amica d'infanzia delle due ragazze e ora diventata la loro cameriera personale, che sogna di aprire un'attività in proprio e di sposare l'uomo di cui è innamorata da sempre. Infine Ruby, la migliore amica di Olivia, spinta dalla famiglia a conquistare il cuore di un ragazzo proprio mentre qualcun altro sta già iniziando a conquistare il suo.
Editore: MondadoriIn buona sostanza Davenport è un libro che accompagna queste pigre giornate estive, soprattutto per coloro a cui piacciono i drama alla Bridgerton o Downton Abbey, belli infarciti di romance di altri tempi, con qualche accenno ai principali eventi storici accaduti nel periodo in cui sono ambientati.
Marquis è stata brava a ricreare le ambientazioni del periodo in maniera abbastanza fedele, sia per quanto riguarda gli usi e i costumi, sia per ciò che concerne la descrizione degli ambienti e delle architetture.
Una nota di demerito però va alla traduzione, che non ha saputo riportare in maniera corretta l'utilizzo dei pronomi. Viene troppo spesso dato del "tu", nei dialoghi tra fidanzati, ed addirittura con membri della servitù, quando all'epoca veniva utilizzato solo in situazioni di estrema intimità. Questa colloquialità un pò spezza l'incantesimo, certo non pregiudica la comprensione del testo, ma infastidisce.
Inoltre, per quanto concerne le tematiche che vengono affrontate, restano sempre molto superficiali, e per certi versi un pochino improbabili per l'epoca, come ad esempio le vicende che riguardano Helen, i cui tratti della personalità risultano essere un pò troppo all'avanguardia per il periodo.
Prepotente è sicuramente la parte romance, ricca di intrecci, e dell'amore d'altri tempi che tanto fa palpitare il cuore. Qui non troviamo storie non convenzionali, la maggior parte delle relazioni è costruita sui classici triangoli amorosi molto sfruttati in questo tipo di letteratura.
Per cui la parte relativa all'ascesa delle famiglie di colore nell'alta borghesia che tanto mi aveva stuzzicata, purtroppo fa solo da scenografia, e inoltre ricorda vagamente le vicende di Lady Agatha Danbury, nell'ultimo spin-off di Bridgerton dedicato alla Regina Carlotta attualmente su visibile su Netflix.
Insomma, niente di nuovo sul fronte occidentale, se non altro è una lettura dal ritmo lento, godibile e senza troppe pretese, per chi ha voglia di un pò di romanticismo di altri tempi.
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