Oggi vi parlerò di questa recente uscita di Edizioni Piemme, che fin da quando é stata annunciata ha stuzzicato la mia curiosità, le mie aspettative saranno state positivamente confermate? SPOILER: SI!
Di seguito vi lascio la trama e subito dopo troverete, come al solito, il mio commento:
La prima indagine della detective Himekawa della polizia di Tokyo. Nome: Reiko Himekawa. Età: 29 anni. Segni particolari: lentiggini d'estate, un intuito formidabile, un'adolescenza difficile, una passione un po' morbosa per le autopsie ben fatte. Professione: la più giovane detective della sezione Omicidi di Tokyo. Quando nei pressi del laghetto artificiale di Mizumoto Park, in un tranquillo sobborgo di Tokyo, viene ritrovato un cadavere, Reiko Himekawa è ben felice di ricevere la telefonata che - in quanto detective della polizia metropolitana di Tokyo, sezione Omicidi - la convoca immediatamente sul posto. L'alternativa sarebbe stata passare un'altra serata con genitori e zia, a sentirsi dire che a ventinove anni è ora di smetterla di giocare a guardie e ladri e cercarsi un marito. Arrivata a Mizumoto Park, che già pullula di suoi colleghi, Reiko si trova davanti una strana scena del crimine: un corpo avvolto in un sacco di plastica blu è stato lasciato sul ciglio della strada, tra i cespugli, in piena vista, quasi come se l'assassino volesse a tutti i costi che qualcuno lo trovasse... Più tardi, si scoprirà che anche le molte ferite inferte alla vittima presentano delle stranissime caratteristiche; e quando, proprio nel laghetto del parco, un secondo corpo viene ritrovato nello stesso tipo di sacco, per Reiko è chiaro che la caccia al più enigmatico serial killer di Tokyo è appena cominciata...
ALTRE INFORMAZIONI
- ISBN: 9788856684261
- Edito: Edizioni Piemme
- Collana: THRILLER STR
- Formato: Rilegato
- Pagine Arabe: 350
- Traduttore: Ingiardi C.
Omicidio a Mizumoto Park é un thriller ricco di violenza, psicologa e non, altamente disturbante. Utilizzo questo termine con un'accezione positiva, perché é cristallino il fatto che l'autore voglia suscitare in coloro che leggono il suo testo delle emozioni, perlopiù sgradevoli, che però consentono un livello di empatia tale con i suoi personaggi, che anche al termine della lettura lascia la sua traccia.
Il testo é scritto in prima persona, con vari pov che si alternano, ma senza confondere il lettore. La cosa particolare é il fatto che scrive in maniera molto introspettiva raccontando le azioni dei personaggi, e dando voce espressamente ai loro pensieri, che ritroviamo scritti in corsivo per sottolineare il dialogo interno dei protagonisti.
Questo sottolinea ancora di più il tratto caratteristico della cultura Giapponese, ossia la forte attenzione alla formalità, ci troveremo infatti davanti a situazioni nelle quali i personaggi agiscono in maniera formale, pensando tutt'altro. Un escamotage furbo da parte dell'autore esplicitare i pensieri, che normalmente non trasparirebbero dalla descrizione di un atteggiamento.
Honda rappresenta perfettamente il Giappone moderno, con le sue contraddizioni, dove una donna meritevole riesce anche a raggiungere una carica importante, ma subisce la pressione dei colleghi uomini, perché non riescono a sopportare che una donna possa avere il comando. Senza contare le continue molestie alle quali viene costantemente esposta.
L'autore fa trasparire una società in cui non importa quanto prestigioso sia il ruolo ricoperto da una donna, poiché la si definisce solo in base al fatto che non abbia ancora preso un marito. É il caso appunto dell'ispettrice Reiko Himekawa, la quale all'età di 30 anni ha avuto una sfolgorante carriera, che però non è abbastanza poiché non è sposata e neppure ambisce ad una relazione.
La sua pervicacia e la sua determinazione, prevalicano queste ostilità, Reiki ha una missione e con un forte spirito la porterà avanti, a volte soprassedendo sulle invettive, e battendo i suoi avversari con intuito e intelligenza, affermando la sua supremazia.
Ci ho visto in questa storia una forte critica alla formalità delle istituzioni, Honda con un colpo al cerchio ed un colpo alla botte dimostra quanto a volte la schematicità, per quanto utile, non é sempre indice di alte performance.
Per quanto riguarda la trama, chi é un po' avvezzo alla lettura di manga, ritroverà una certa familiarità, sono 350 pagine ricche e ben strutturate, c'è all'interno anche una metastoria, dei capitoli che intervallano la narrazione e fanno riferimento ad un personaggio del libro e ho trovato molto stimolante indovinare di chi si trattasse.
Personalmente è un libro che ho apprezzato tanto, che ho letto tutto d'un fiato nonostante ci fossero scene davvero difficili da mandare giù, che ben rappresentano la società Giapponese nel suo eterno contrasto tra tradizione e modernità.
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