Autore Naomi Mitchison
Editore Fazi - collana Lainya
Editore Fazi - collana Lainya
Genere: Favola Fantasy
Pagine 125
Costo 15 euro
Ciao Lettori, betrovati!
Da qualche mese ormai la Fazi ci sta stuzzicando con la sua nuova uscita per la collana Lainya ossia Il viaggio di Halla.
Ebbene sono felicissima di segnalarvi che finalmente l'attesa è terminata e dal 5 Novembre sarà disponibile in tutte le librerie questa piccola perla.
Si tratta di una favola che è ben lungi dall'essere indicata solo per i bambini, è una storia ricchissima di folklore, di mitologia ed oltremodo filosofica. Di seguito vi lascio la trama che successivamente andrò ad analizzarvi in manienra più approfondita:
Questa è la storia di Halla, figlia di un re che decide di abbandonarla nei boschi. Qui viene accudita dagli orsi e poi cresciuta dai draghi sulle montagne rocciose; ma il tempo dei draghi, minacciati dagli odiosi e crudeli esseri umani, sta per finire. Odino, Padre di tutte le cose, offre ad Halla una scelta: vivere alla maniera dei draghi, accumulando tesori da difendere, o viaggiare leggera e attraversare il mondo con passo lieve? Iniziano così le fantastiche avventure della ragazza, che girovagherà alla scoperta di nuove terre e antiche leggende, in mezzo a creature incredibili, luoghi misteriosi e magie dimenticate. La sua conoscenza di tutti i linguaggi, sia quelli umani che quelli animali, la aiuterà ad andare oltre le apparenze, ma anche a mettere in discussione ciò in cui ha sempre creduto, mentre affronta, una dopo l’altra, le nuove sfide sul suo cammino.
Chi ama l'ambientazione fantasy, non potrà sicuramente sottrarsi alla lettura di questa favola davvero molto interessante sotto molti punti di vista. La Mitchison, mette in campo tantissimi fattori che la rendono particolare. Primo fra tutti è sicuramente il fatto che, una volta tanto, il punto di vista non è quello del valoroso eroe che salva la principessa dal drago, scopriremo bensì l'altro lato della medaglia. La storia di Halla ci mostra il retroscena delle classiche favole, in cui sono i draghi a subire lo scotto della cattiveria dell'uomo, che si rifiuta di sottostare ai soprusi operati dagli animali leggendari, che per questo vengono ammazzati e derubati del loro tesoro così faticosamente accumulato. Ci mostra il lato tenero e compassionevole di queste bestie che vengono sempre demonizzate, arrivando a farcele amare, pur sapendo che tutto sommato le loro azioni spesso sono deplorevoli, perchè diciamoci la verità, forse chiedere in sacrificio le principesse di tanto in tanto, i draghi avrebbero pure potuto evitarlo.
Altro aspetto estremamente interessante, è la ricchezza di personaggi derivanti dalla mitologia nordica, come ad esempio le Valkirie che cavalcano cavalli alati, o le Norne che sono in grado di modificare il destino attraverso l'intreccio dei fili. Il ruolo più importante nella vicenda è affidato a Odino, che appare all'interno della storia come un vagabondo orbo, che soccorrerà la nostra protagonista nel momento del bisogno, aiutandola a farle capire come affrontare il suo cammino, con una metafora bellissima:
<<Viaggia leggera, piccola mia,
come viaggia leggero il vagabondo,
e il suo amore sarà con te>>
Halla era ricoperta dell'oro che aveva recuperato a seguito dell'uccisione dell'eroe che aveva rovinato la sua vita idilliaca con i draghi, ma durante il cammino i kg del prezioso metallo di cui si era ornata, diventavano pesanti ed intralciavano il suo passo. Odino con questa frase, ha voluto che la piccola si concentrasse su ciò che realmente conta nella vita, utilizzando l'oro come metafora per dire che non tutto ciò che è materiale conta nella vita, anzi, il più delle volte rallenta il nostro cammino. In tal senso il viaggio di Halla prende una connotazione molto più filosofica, che si avvicina moltissimo al viaggio di Siddartha di Hesse.
Per quanto concerne la scrittura dell'autrice, il suo stile rispecchia quello della narrativa favolistica tradizionale, la scelta del narratore esterno lo rende molto piatto, ma ricchissimo di dettagli relativi all'ambientazione, mentre invece sono appena accennate le caratteristiche dell'aspetto dei vari personaggi, di cui anche il profilo psicologico è solo abbozzato. Sono le loro azioni che costituiscono l'intero dipanarsi della trama, che può essere suddivisa nettamente in due parti.
La prima vede la piccola Halla crescere prima con la sua famiglia di orsi e successivamente con i draghi, è molto semplice, lineare e ricorda, per la presenza degli animali parlati, le favole di Esopo. Ad un tratto la vita della protagonista viene sconvolta da un episodio tragico, che la spingerà ad intraprendere il suo viaggio, grazie all'intervento del deus ex machina, altra figura tipica della tradizione favolistica latina. Questo stacco così netto va a costituire la seconda parte della favola, molto più ricca di significato metaforico, la storia diventa molto più confusa e molto meno lineare rispetto alla prima parte.
Una delle cose che mi ha spinta alla lettura di questo libriccino di appena 125 pagine, è il fatto che Naomi Mitchison, fosse una cara amica di Tolkien, nonchè prima lettrice delle sue opere quando ancora inedite, ed effettivamente in questa storia è palese la contaminazione di stile con il grande genio, ulteriore motivo per il quale vi consiglio di dare una sbirciatina a questa piccola perla rimasta sepolta per troppo tempo.
Ringrazio la Fazi per il file digitale e per avermi dato la possibilità di organizzare questo evento che vedrà coinvolti anche i blog che trovate nella locandina sottostante:
Che bella recensione! Anche io sono stata spinta alla lettura per l'amicizia dell'autrice con Tolkien, devo dire che in alcuni punti me l'ha un po' ricordato, soprattutto per il tema del viaggio ^.^
RispondiEliminaEhi Rossella! Ma sai che mi trovi d’accordo con un sacco di cose che hai detto? Soprattutto mi è piaciuto come l’autrice abbia descritto come vengono visti gli “eroi” da coloro che li combattono ogni giorno, ovvero i draghi. È una bella analisi la tua!
RispondiEliminaGrazie di aver pubblicato questa recensione e di aver organizzato l'evento! Il fatto che fosse amica di Tolkien me la fa ammirare ancora di più
RispondiEliminaSembra davvero un libro bellissimo, mi incuriosisce molto questo genere di storie che mostra un altro lato delle tavole. Ammetto che non lo avevo preso in considerazione ma sto pensando di recuperarlo!
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