Ciao Lettor3,
se siete qui a leggere questo articolo è sicuramente perchè La figlia della dea della luna di Sue Lynn Tan, vi ha incuriositi tanto quanto me.
Chi mi conosce sa che la letteratura orientale ha sempre un fascino al quale io proprio non riesco a negarmi, per cui ho iniziato questa lettura con curiosità ma senza eccedere nelle aspettative, ed in effetti il primo libro di questa dilogia non mi è dispiaciuto.
E dunque Tan ci propone un retelling che attinge alla mitologia Cinese nello specifico dalla storia di Chang'e la dea della luna, vi lascio alla trama e ad alcune info generiche e subito dopo troverete il mio commento:
Cresciuta sulla Luna, Xingyin non sa che la stanno nascondendo dal temibile imperatore del Regno Celeste, che ha esiliato sua madre per aver rubato l'Elisir di Lunga Vita. Quando però, utilizzando inconsapevolmente la magia di cui è dotata, rivela la propria esistenza, è costretta a fuggire abbandonando la sua casa. Sola, incapace di controllare i propri poteri e piena di paura, si dirige verso il Regno Celeste, terra di meraviglie e di segreti. Qui, sotto mentite spoglie, impara l'arte dell'arco e della magia insieme al figlio dell'imperatore, cercando di ignorare la passione che presto inizia a divampare tra di loro. Per salvare la madre, Xingyin sarà costretta a intraprendere un viaggio avventuroso e ad affrontare creature leggendarie e pericolosi nemici. Ma quando la magia proibita minaccia il regno e Xingyin si ritrova a sfidare nientemeno che il feroce imperatore, dovrà scegliere se rischiare di perdere tutto ciò che ama o lasciare che il reame sprofondi nel caos…
Come anticipato poco fa La figlia della dea della luna, è un libro scritto molto bene, ma che purtroppo ha una trama non molto articolata.
Il world building è una cosa sulla quale Tan la lavorato tantissimo, è davvero ricco e grazie alla sua scrittura immersiva riesce a renderlo così vivido e scintillante da restare a bocca aperta.
L'ambientazione della storia deve tanto al folklore cinese, per darvi un'idea immaginate una fusione tra Mulan e il mondo dell'aldilà di dragon ball: vi lascio questa immagine di lei che per spostarsi vola su una nuvoletta come quella di Goku...ho adorato!
Le descrizioni dettagliate ma mai pesanti dell'autrice accompagnano la storia senza mai diventare invasive, meravigliando laddove purtroppo lo stupore non arriva attraverso una trama interessante.
La volontà manifestata era quella di raccontare una versione "woman power" della leggenda cinese della dea della luna, ma purtroppo il modello narrativo applicato non è stato dei più geniali.
Ritroviamo infatti in classico instant love, una protagonista con uno scopo che purtroppo perde di vista per inseguire i suoi problemi d'amore, un triangolo, e tutta una serie di situazioni estremamente prevedibili.
Altro problema è che l'autrice mette davvero troppa carne a cuocere, ci sono tutta una serie di storie parallele che vengono esaurite troppo velocemente e che non sono assolutamente propedeutiche allo svolgimento della trama principale, sembrano messe li solo per allungare il brodo e confondere i* lettor* che dopo un pò perdono di vista la strada principale.
Per quanto concerne la caratterizzazione dei personaggi, l'ho trovata un pò superficiale. La protagonista, Xingyin, ha un arco di crescita un pò anomalo, è come se la psicologia del personaggio non andasse al passo con le sue azioni. Oltretutto alcuni eventi per far si che lei acquisisca grandi poteri sono molto forzati, come ad esempio il fatto che impari ad essere una eccezionale tiratrice con l'arco solo perchè figlia di uno dei migliori arcieri del tempo.
Insomma ci sono delle incongruenze non da poco, e in alcuni passaggi non mi è piaciuto neppure come è stata gestita la love story, in quanto spesso e volentieri la gelosia ed i silenzi punitivi sono passati per azioni legittimate, che Xingyin subisce in maniera passiva quasi colpevolizzando se stessa.
Mi è molto piaciuto invece come è stato affrontato il tema del bullismo, Tan ci ha mostrato delle situazioni limite, che Xingyin ha superato egregiamente, mostrando sia il lato negativo del subire del bullismo, ma anche a suo modo dando l'esempio positivo per superare determinate situazioni senza necessariamente dover soccombere.
La figlia della dea della luna non è un libro eccezionale, ma sicuramente in grado di ammaliare con una bella scrittura, e con delle ambientazioni fresche e scintillanti. Non lo annovererò sicuramente tra i migliori libri letti fin ora, ma neppure nei peggiori. Va più che bene per intrattenersi in un sogno ad occhi aperti, soprattutto per gli amanti della cultura orientale.
Ringrazio Francesca di Coffee and books per aver organizzato l'evento e Mondadori per la copia digitale.
Alla prossima!