Ciao Lettori,
se anche voi avete letto e amato Eragon e tutto il Ciclo dell'Eredità, e siete curiosi di avere qualche info in più sulla nuova serie scritta da Paolini, siete nel posto giusto.
Grazie ad Alessandra di Raggywords che ha organizzato l'evento in collaborazione con Rizzoli, ho avuto modo di leggere "Dormire in un mare di stelle" in anteprima e, vi anticipo, non sono rimasta assolutamente delusa!
Il repentino cambio di genere dell'autore che è passato da high fantasy a fantascienza, mi ha spiazzata e pensavo che non sarebbe riuscito a reggere ad una transizione fra due ambientazioni cosi agli antipodi, questa innovazione ha acceso ancora di più la mia curiosità, il suo intento era quello raccontare una grande storia, e ci è riuscito benissimo!
Quindi siete pronti ad abbandonare le schiene dei vostri draghi per volare in un mare pieno di stelle? Vi assicuro che non ve ne pentirete:
È l’ultima missione nello spazio per la scienziata Kira Navárez. Semplici rilievi di routine su un pianeta non ancora colonizzato. Il sogno di un futuro d’amore con Alan sta per realizzarsi. Ma il giorno della partenza accade qualcosa di inatteso. Qualcosa di terribile. Spinta dalla curiosità, Kira si imbatte in un reperto alieno. Il terrore la invade quando il pulviscolo intorno a lei comincia a muoversi.Una guerra universale è alle porte, e Kira è trascinata nelle profondità della galassia in un’odissea di scoperte e trasformazioni. Lei ha dalla sua compagni formidabili e un coraggio immenso. Ma soltanto fidandosi davvero di se stessa potrà affrontare il destino a cui è chiamata e combattere per i propri simili. Sarà il secondo volume di questa visionaria impresa di Christopher Paolini a svelare fino a dove si spinge il viaggio di Kira, quali conflitti dovrà superare il genere umano per sopravvivere, nel vasto mare di stelle.
Dunque partiamo dall'ambientazione, ci troviamo nello spazio, gli umani sono riusciti a costruirsi una tecnologia talmente tanto avanzata che sono stati in grado di scovare e colonizzare molti altri pianeti facenti parte di nuovi sistemi, per viaggiare da un luogo all'altro ricorrono alla criogenia, in modo da ridurre al minimo il numero delle razioni di cibo e lo stress che può causare al corpo umano un viaggio estremamente lungo in completa assenza di gravità. Quello che differenzia questa storia dalle altre, è che in questo caso, l'umanità, nonostante il progredire della tecnologia, non abbia ancora trovato tracce di altri esseri viventi nell'universo, ha però le prove che siano esistite altre forme di vita grazie alla scoperta di alcuni reperti non riconducibili alla cultura umana.
L'universo vive tendenzialmente in pace, non ci sono grandi conflitti che turbano l'equilibrio della convivenza reciproca, e con l'espansione si sono andati a dissipare gravi problemi quali la sovrappopolazione e l'inquinamento, anche se persistono situazioni di degrado e povertà, perlopiù la società che ci viene tratteggiata da Paolini è una proiezione futuristica estremamente utopica.
E' soprattutto il worldbilding che mette in luce il grandissimo lavoro di ricerca che è stato fatto dall'autore, ci sono infatti riferimenti a sistemi davvero esistenti per esempio Alpha Centauri, ed anche a tecnologie in via di sviluppo ai nostri giorni, questo rende tutto più reale e plausibile, e si ha la sensazione di star leggendo una storia ambientata in un futuro a noi prossimo.
In verità, se volessimo trovare un aggettivo che caratterizzi il libro nell'insieme, si può scegliere senza ombra di dubbio il termine: Realistico, che poi diciamoci la verità, è esattamente la tangibilità delle scene, dei personaggi e delle ambientazioni, ciò che avvicina il lettore, lo coinvolge e lo trattiene. Tutti siamo alla ricerca di qualcosa che possa scaturire delle emozioni, che intrappoli i nostri sensi nel vorticare della nostra immaginazione, che deve comunque attingere da elementi realistici per poter essere sollecitata. Ed è esattamente questo che Paolini fa, partendo per l'appunto dalle ambientazioni, a finire alla caratterizzazione della protagonista.
Kira Navàrez è una xenobiologa, il suo compito è quello di analizzare la fauna di nuovi pianeti, è una donna come tante prima che la sua avventura abbia inizio, è un personaggio che subisce nell'arco di tutta la storia una crescita costante, forse sul finire anche un pò troppo over-powered, ma resta pur sempre una persona nella quale chiunque riesce a identificarsi senza troppo sforzo.
Quello che lascia piacevolmente sorpresi è l'estrema umanità di Kira, le scelte che compie, i suoi gesti, e persino gli aspetti fisiologici del suo corpo, che muta a causa di un "piccolo" inconveniente, sono realistici e questo consente al lettore di empatizzare con la protagonista.
E' una donna che possiede un grandissimo senso di adattamento, nonostante i cambiamenti che ruotano intorno alla sua persona siano terrificanti, e non nasconde di certo le sue emozioni, i suoi momenti deboli, le sue paure. La ritroviamo alla fine del libro cresciuta, una donna che ha affrontato tanti drammi, riuscendo sempre a uscirne a testa alta, seppur con tanta sofferenza. Si può quasi pensare che questa "grande storia", come la definisce lo stesso autore, contenga al suo interno un racconto di formazione, che intrattiene ma da anche modo di riflettere.
Tutti gli altri personaggi che girano intorno a questa storia sono molto da contorno, e nonostante sia sempre Kira l'oggetto dell'attenzione del lettore, ci si accorge che non si desidera altro che leggere dei suoi pensieri, dei suoi stati d'animo e delle sue paure, ci si ritrova trascinati nelle vicende che non si può fare a meno di divorare pagina dopo pagina.
Ma una best mention è doverosa per il personaggio che, dopo la protagonista, diventerà il vostro preferito, ossia Gregorovic: cervello di bordo della nave spaziale sulla quale Kira si imbarcherà per la sua missione. E' l'elemento goliardico di questo romanzo che insieme al resto della ciurma di disadattati, alleggerisce i toni del romanzo.
Per quanto concerne lo stile di Paolini, di certo la scrittura è molto più matura si vede che c'è una struttura più robusta dietro la sua storia, ed un lavoro di editing davvero encomiabile. Il ritmo del susseguirsi degli eventi è abbastanza altalenante, anche se non si è mai portati ad un calo dell'attenzione, l'azione dà il cambio a spiegazioni funzionali alla comprensione della storia, ogni informazione compare al momento giusto, anche se ci sono alcune situazioni che resteranno molto fumose fino alla fine del libro, il cui finale lascia davvero assetati.
Stupisce sicuramente il fatto che con poche e semplici pennellate riesca a dare vita ad una storia così avvincente calandola in un mondo così complesso, Paolini riesce a farci immaginare un mondo complesso senza alcuno sforzo attraverso gli occhi dei vari personaggi, con passaggi brevi e concisi senza mai lanciarsi in descrizioni troppo approfondite che risulterebbero oltremodo pesanti.
La trama scorre veloce, e nonostante le 520 pagine, si arriva alla fine del libro senza sforzo alcuno, in quanto ogni capitolo è pieno di climax sapientemente alimentati, che rendono la lettura estremamente avvincente.
Se proprio devo trovare una nota negativa, posso dire che ci sono troppi tentacoli! Ma non posso e non voglio aggiungere altro per non spoilerare niente!
Vi Aspetto i 1 Ottobre per un altro articolo inerente al cambiamento del mondo della fantascienza, nella letteratura, e vi lascio la locandina con le altre bellissime recensioni delle mie colleghe di avventura.
Grazie ancora alla gentilissima Alessandra per aver organizzato l'evento ed alla Rizzoli per averci fornito la copia del libro.